Prima escursione fuori porta?
Il parco dei mostri di Bomarzo. Non è molto distante dalla città di Viterbo, e merita assolutamente di essere visitato. Risale alla metà del cinquecento, quando il proprietario delle terre in cui sorge oggi il parco, il principe Pier Francesco Orsini, volle creare un parco da dedicare alla moglie - che chiamò Sacro Bosco - in cui sarebbero state riprodotte, scolpite nella roccia, figure mitologiche, strutture surreali, e architetture impossibili.
Le rocce utilizzate per la realizzazione delle opere erano già presenti nel terreno del parco, emerse dal sottosuolo per via di smottamenti, frane, e terremoti. Per il principe fu quindi un gioco da ragazzi creare un percorso attraverso queste rocce, e creare una sorta di enigma da risolvere, percorrendo e ammirando le creazioni volute per il parco.
E' un viaggio davvero affascinante. A seconda di quanto vi lasciate trasportare, il parco è visitabile in un tempo che varia tra l'oretta scarsa e le due, tre ore abbondanti. Ovviamente ci sono aree attrezzate per i picnic, aree verdi dove potersi rilassare, e anche un piccolo bar all'interno della struttura in cui si fanno i biglietti.
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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