Una mostra sul popolo che è stato la vera base portante della nostra cultura, ancora prima di Roma, e che si spande sul territorio emiliano attraverso diverse esposizioni in musei locali.
Bologna, in questo contesto, ha abbinato il percorso Etrusco all'interno della mostra stabile sulla storia della città, a Palazzo Pepoli. Mostra attiva dal 25 ottobre scorso, e che giungerà al termine il 22 febbraio prossimi. Mostra che è solo un piccolo passo attraverso il percorso ben più ampio che ricopre molti siti archeologici emiliani, tanti musei, e persino passeggiate di Archeo-Trekking, per non dimenticare persino l'organizzazione di gite 'fuori porta' della durata di più giorni che conducono fino il Lazio, altro territorio in cui gli Etruschi prosperarono (e dove è stato trovato il Sarcofago degli sposi). Insomma... un progetto corposo, di cui per ora ho visto solo l'esposizione di Palazzo Pepoli.
Palazzo Pepoli, come ho anticipato, ospita una mostra stabile sulla storia di Bologna. Esso già possedeva alcuni reperti etruschi, del resto è proprio da lì che tutto nasce. 26 secoli di storia non sono pochi, e per visitare tutto il museo con attenzione ci vogliono tre ore. E' un viaggio emozionante, che in certi momenti può far sorridere, altri commuovere, altri pensare, e che - soprattutto - fa pensare a quanto sia stata, e sia ancora, speciale la bella Bologna. Del resto è qui che è nato il Papa Gregorio XIII, che fondò il calendario Gregoriano, l'attuale calendario. E' qui che Marconi ha inventato la radio. E' qui che Cassini fece i suoi studi e fondò l'Accademia delle Scienze. E' Bologna che per prima ottenne la libertà dei propri cittadini dal giogo della chiesa. E' Bologna che fondò la prima università al mondo. E' Bologna che prosperò per la sua seta e i suoi telai tecnologicamente avanzatissimi per l'epoca. Potrei andare avanti per ore e ore ad elencare quante cose sono accadute nel territorio bolognese... ma gli Etruschi?
Il museo ha deciso di inglobare il percorso bolognese con quello etrusco, per cui è girando tra i reperti dedicati alla storia della città che si incontrano quelli più rilevanti per il popolo etrusco. A segnalarli è il volto del simpatico Apa, un etrusco virtuale uscito da un vaso funerario conservato al museo archeologico bolognese, e che grazie a un simpatico cartone animato 3D realizzato qualche anno fa, ci accompagna nel percorso del museo. Subito all'ingresso si trova una ricostruzione di una tomba etrusca, con le pareti decorate da illustrazioni che mostrano l'intero percorso dal momento della morte al luogo dove lo spirito continuerà il proprio percorso.
Seguono molte illustrazioni, tabelloni da leggere, qualche vaso, alcune statue, il cartone animato, e infine il momento clou... un vero e proprio ologramma che ci mostra il sarcofago degli sposi.
La delusione è stata tanta! Lo ammetto. Avevo letto con superficialità il volantino... E mi ero illuso! Credevo ci fosse il vero sarcofago esposto. Questo è conservato gelosamente a Villa Giulia, a Roma - e visto come era stato trovato, e quanto tempo ci è voluto per ricostruirlo, mi pare giusto che sia così! A Bologna è invece messo in mostra un modello 3D. Un modello eccezionale, lo ammetto. Lo spettacolo è davvero incredibile. Si rimane incantati nel vederlo. Però...
Vi lascio con un video sul Sarcofago. Io, magari molto presto, tornerò a vedere i siti archeologici di Marzabotto e Villanova di Castenaso. Si è accesa una scintilla di curiosità in me, per troppo tempo ho lasciato gli Etruschi nel dimenticatoio.
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