Ultima tappa del nostro viaggio è
Sofia, città in cui siamo rimasti qualche giorno, e che probabilmente avrebbe necessitato di un periodo ancora più lungo per essere scoperta approfonditamente.
Come già avevamo visto a Vidin, anche qui troviamo un crogiolo di civiltà mescolate armonicamente assieme. La moschea è affascinante, è la prima volta che entro a vederne una, e per quanto - come luogo di culto - sia molto semplice, non si smette mai di guardarsi attorno con meraviglia.
Non molto distante, neanche a farlo apposta, c'è anche una sinagoga. Costruzione imponente, che può essere visitata previo controllo con metal detector, e che stupisce per il dettaglio, per i simbolismi, per ciò che offre allo sguardo e allo spirito.
Non mancano ovviamente le chiese ortodosse. Ne ho visitate parecchie, a partire dalla monumentale Alexander Nevsky, passando per l'accogliente Santa Sofia (n.d.r. Poco distante), la piccola chiesa russa (n.d.r. Anch'essa poco distante), e la meravigliosa Sveda Nedelya.
I cattolici sono rappresentati da 'La Rotonda', che sorge proprio nel bel mezzo di resti romani, è piccola, 'rotonda', misteriosa, e ben nascosta avvolta tra il Palazzo Reale, alcune costruzioni amministrative, e un Casinò.
Parlando di resti romani, non possiamo dire che la città sia 'distratta' nei confronti queste origini illustri. Tutt'altro, visto che durante gli scavi per la metropolitana, trovando molto materiale archeologico, hanno deciso di scavare fino a 60 metri di profondità per fare i tunnel della metro, e creare una sorta di museo sotterraneo - visitabile gratuitamente - nei primi piani interrati delle stazioni.
Quando si scende a prendere la metropolitana, ve lo posso giurare, si provano emozioni che sono difficili da descrivere. Senza contare che la metro di Sofia è una delle più sofisticate d'Europa, ed è completamente automatizzata, i treni non hanno conducente a bordo.
Sofia è una città dal doppio volto. E' vitale ed energica. Ovunque ci sono cantieri, e si sta ristrutturando tutto ciò che va ristrutturato. Ovviamente ci sono tracce del passato recente, come già visto a Vidin, e il contrasto è impressionante. Camminando sul marciapiede si possono notare palazzi nuovissimi, o davvero in ottime condizioni, e palazzi che paiono stare in piedi grazie allo spirito santo. Anche le strade offrono la stessa impressione. Alcune sono perfette, altre son lastricate di buche.
Qui è meglio camminare guardando la strada, non lo schermo del cellulare.
La gente è cordiale e amichevole. Mentre passeggiavamo in una strada vicino all'albergo, un signore che portava la spesa a casa, ci ha invitati a entrare per vedere - e fotografare - il suo bel giardino. Dubito che una cosa simile possa accadere a un turista a Bologna, o in una qualunque altra città italiana.
I gatti sono ovunque, e come avveniva per i cani a Vidin, qui sono 'della comunità', e curati dalla cittadinanza, permettendo loro di vivere liberi, in salute, e - nonostante tutto - schivi nei confronti degli umani benefattori (
n.d.r. Ma se provi a dar loro del cibo, son disposti a seguirti ovunque pur di continuare a mangiare).
Ci sarebbe ancora tanto da raccontarvi su Sofia. Le terme cittadine sono state chiuse, il palazzo è diventato un museo, ma le acque sono ancora disponibili ai cittadini attraverso delle grandi fontane poste proprio davanti al museo. Ci sono molte fontane, e persino i centri commerciali hanno un'aspetto imponente e affascinante, come il mercato centrale, che davvero incanta sin dal primo sguardo.
Durante la nostra permanenza abbiamo anche colto l'attimo per uscire dal centro città e visitare i dintorni. Siamo andati a vedere la piccola Chiesa Boyana, che se all'esterno ha poco da dire, dentro è davvero meravigliosa (
n.d.r. Peccato non si sia potuto fare foto).
E siamo andati al Monastero Rila, ben nascosto tra i monti attorno a Sofia, e davvero affascinante. Oltre ad offrire ospitalità ai monaci che lo gestiscono, il monastero è meta di viandanti, e - ovviamente - di turisti. La sua particolarità, a parte la struttura a 'castello' che in passato serviva a proteggere i religiosi dagli assalti di malintenzionati, è la chiesa al suo centro, davvero riccamente adornata, e completamente ricoperta di affreschi ove - con linguaggio estremamente semplice, al punto da ricordare i fumetti - veniva illustrato alle persone ignoranti, ai contadini, ai montanari, gli insegnamenti delle sacre scritture.
Ed è così che si conclude il nostro viaggio. Tre giorni volano in un attimo quando si visitano luoghi così affascinanti, e così Sofia rimane alle nostre spalle mentre l'aereo si solleva per riportarci a casa.
Qui rimane una bella collezione di foto dedicate a Sofia che spero andrete a vedere, mentre
qui potete rivivere l'intero mio viaggio a bordo della
Motonave Verdi, sulle acque del Danubio.
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