sabato 22 settembre 2018

Un giorno al Ballon Festival di Ferrara

Glauco Silvestri
Un paio di Weekend fa ho passato una giornata al Parco Urbano di Ferrara, in occasione del Balloon Festival, una manifestazione che ancora non avevo avuto la possibilità di visitare fino a oggi.
Un'occasione baciata dal bel tempo, e da un caldo estivo, ma con un piccolo inconveniente in serata che ha impedito lo show finale... Ma poco male, perché per il resto è stato tutto speciale.

Ma andiamo nel dettaglio... E partiamo con il contorno della festa, in attesa che le Mongolfiere fossero pronte per essere ammirate e lanciate in cielo per fare spettacolo. Lo stand dell'Aeronautica Militare ha ovviamente attirato la mia attenzione...

Il Drone

Ali Rotanti

E ovviamente l'angolo dei bambini non poteva essere ignorato, visto che hanno ridotto una povera Twingo in...

Paint it!

Le Mongolfiere, nel frattempo, cominciavano a gonfiarsi sui due campi a loro dedicati.

Sleeping Ballon

Mentre piccoli palloni dalle forme divertenti già giravano attorno al pubblico per farli divertire, e sbalordire.

L'elefante e...

L'ape

Fox

Rocket

Poi eccolo, la prima Mongolfiera è in piedi, e pronta a portare il pubblico in un volo vincolato (n.d.r. In stile ascensore) a una ventina di metri da terra.

Fuoco

I'm Flying

Il caldo non è il migliore amico delle Mongolfiere, per cui bisogna attendere che la temperatura cali un pochino per poter vedere i veri gioielli della giornata. Nel frattempo, in cielo, c'è da ammirare la spettacolare coreografia di un gruppo di artisti dell'aria su Parapendio a motore.

Smoke in the Sky

Enjoy the colors

Play in the Sky

I giganti del cielo vengono finalmente rivelati uno a uno. Finalmente le altre Mongolfiere si gonfiano e si preparano ad essere ammirate dal pubblico.

Funny Face

Il Gufo

Occhi a palla

Sfortuna vuole che il vento non sia favorevole, che conduca verso l'impianto Petrolchimico, e di conseguenza non consenta il decollo in sicurezza dei bellissimi palloni esposti. Niente decollo, niente spettacolo finale, ma anche solo camminare tra i giganti dell'aria riserva sorprese affascinanti, come un gruppo di ammiratori dello Steampunk, che è venuto al Balloon Festival in costume.

Ritratto Steam

E con un'ultima fiammata si chiude la festa.

Accensione!

Mentre i palloni si sgonfiano la gente si allontana e si raduna attorno agli stand gastronomici. Per noi è tempo di tornare verso casa, ma per voi è tempo di cliccare qui, e di andare a vedere l'album completo delle foto che ho scattato durante questa bella kermesse.



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giovedì 13 settembre 2018

Il museo Ferrari

Glauco Silvestri
Poche settimane fa ho visitato per la prima volta il museo Lamborghini. In 46 anni non ci ero mai stato prima. Idem per il museo Ferrari, che solo qualche settimana fa ho avuto occasione di andare a visitare... Per la prima volta in vita mia.

Le vincenti

Il concetto è sempre quello... Io che ho una grande passione per le auto, e che da sempre seguo i grandi marchi che provengono dalla mia terra, non potevo esimermi dall'andare a vedere questo museo. E finalmente ci sono stato, un po' grazie al tempo ballerino che scatena sempre dei temporali proprio quando si progettano delle scampagnate fuori porta, un po' grazie alla pazienza della mia morosa, che ha accettato di accompagnarmi.

Ferrari 340 MM

Il percorso del museo non è basato sulla linea temporale che tutti potrebbero immaginare. Si salta spesso e volentieri tra passato e presente, strizzando l'occhio al futuro, per raccontare più che altro il percorso seguito dal Cavallino Rampante nel suo produrre vetture veloci, di lusso, e dal fascino inimitabile.
Certo, si comincia dalle origini, con due vetture prodotte per la velocità pura: la 250GT Berlinetta, e quel mostro sacro da oltre 280km/h che era la Ferrari 340 MM. Al loro fianco non poteva che essere la 812 Superfast.

Ferrari 812 Superfast

Si passa quindi alle sportive eleganti, quelle per il pubblico esigente che - però - non desidera scendere in pista per guidare una Ferrari. Ed ecco apparire alla nostra vista la bellissima 250GT Coupè, la 166 Inter superleggera, e la 195 Inter. Vetture pensate anche per il mercato internazionale. La Ferrari è già un marchio che fa sognare non solo gli italiani, ma anche gli stranieri.

Ferrari 195 Inter

Accanto a loro, vetture da prestazioni pensate per onorare il "Tour de France" automobilistico: la classica 250GT Berlinetta TDF, e la modernissima F12 TDF.

Ferrari 250GT Berlinetta TDF

Ferrari F12 TDF

Ed eccoci alla Formula 1. Ferrari esordì in un periodo di crisi, quando la FIA aprì la F1 alle vetture di Formula 2, e Ferrari aveva pronta la 500 F2. Da qui fu un sodalizio mai interrotto, con un curioso aneddoto, quando nel lontano 1955 la scuderia acquisì le vetture sportive Lancia, e iscrisse al campionato del 1956 la Ferrari D50, con il marchio Lancia sulla calandra.

Ferrari 500 F2

Ferrari (Lancia) D50

E gli anni sono trascorsi, tra successi, delusioni, momenti memorabili, e con essi anche le vetture sono mutate in modo inimmaginabile per i progettisti degli esordi. La F2008 è un esempio di come l'aerodinamica di una vettura odierna sia complessa, sofisticata, e affascinante.

Ferrari F2008

E comunque il percorso del museo non finisce con le sportivissime della Formula 1. Si torna tra i comuni mortali, se si può dire, con vetture molto amate dal Drake, ovvero le 2+2, ovvero delle auto eleganti, a quattro posti, che strizzano l'occhio ai manager che amano la velocità (n.d.r. Come il Drake!).

Ferrari 330GT 2+2

Le vetture sono parecchie, vanno dalla 330GT 2+2, passano per la 'brutta' 412, finiscono con il fare l'occhiolino alla elegante e modernissima GTC4 Lusso.

Ferrari GTC4 Lusso

Ed eccoci alla fine del percorso. In bella mostra l'ultima nata della Ferrari, la 488, sia nella versione GTB, sia nella versione Pista. E poi c'è la Portofino... Un vero gioiello di eleganza per un'auto scoperta.

Ferrari 488 GTB

Ferrari Portofino

Se questo breve percorso vi ha affascinato, allora vi consiglio di cliccare qui, per vedere l'album completo dedicato alla mia visita del museo Ferrari. Troverete molte altre immagini, e molte altre vetture che qui ho solo citato, ma che meritano comunque di essere ammirate.






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domenica 9 settembre 2018

Immagini dalle Vacanze (parte 3): Sofia

Glauco Silvestri
Ultima tappa del nostro viaggio è Sofia, città in cui siamo rimasti qualche giorno, e che probabilmente avrebbe necessitato di un periodo ancora più lungo per essere scoperta approfonditamente.

Come già avevamo visto a Vidin, anche qui troviamo un crogiolo di civiltà mescolate armonicamente assieme. La moschea è affascinante, è la prima volta che entro a vederne una, e per quanto - come luogo di culto - sia molto semplice, non si smette mai di guardarsi attorno con meraviglia.

La Moschea

Decorazioni

Soffitto e Lampadario

In Preghiera

Non molto distante, neanche a farlo apposta, c'è anche una sinagoga. Costruzione imponente, che può essere visitata previo controllo con metal detector, e che stupisce per il dettaglio, per i simbolismi, per ciò che offre allo sguardo e allo spirito.

La Sinagoga

Bambina che Corre

Lampadario

La Stella

Non mancano ovviamente le chiese ortodosse. Ne ho visitate parecchie, a partire dalla monumentale Alexander Nevsky, passando per l'accogliente Santa Sofia (n.d.r. Poco distante), la piccola chiesa russa (n.d.r. Anch'essa poco distante), e la meravigliosa Sveda Nedelya.

Cattedrale Alexander Nevsky 

Santa Sofia 

Guglie Dorate

Sveta Nedelya

Battesimo

I cattolici sono rappresentati da 'La Rotonda', che sorge proprio nel bel mezzo di resti romani, è piccola, 'rotonda', misteriosa, e ben nascosta avvolta tra il Palazzo Reale, alcune costruzioni amministrative, e un Casinò.

La Rotonda

Resti Romani

Guardie a Palazzo Reale

Parlando di resti romani, non possiamo dire che la città sia 'distratta' nei confronti queste origini illustri. Tutt'altro, visto che durante gli scavi per la metropolitana, trovando molto materiale archeologico, hanno deciso di scavare fino a 60 metri di profondità per fare i tunnel della metro, e creare una sorta di museo sotterraneo - visitabile gratuitamente - nei primi piani interrati delle stazioni.

Resti Antichi 

Tunnel

Quando si scende a prendere la metropolitana, ve lo posso giurare, si provano emozioni che sono difficili da descrivere. Senza contare che la metro di Sofia è una delle più sofisticate d'Europa, ed è completamente automatizzata, i treni non hanno conducente a bordo.

Punto di Guardia

Dal passato a oggi

Tram Giallo

Signora dei Piccioni

Vetrine

Sofia è una città dal doppio volto. E' vitale ed energica. Ovunque ci sono cantieri, e si sta ristrutturando tutto ciò che va ristrutturato. Ovviamente ci sono tracce del passato recente, come già visto a Vidin, e il contrasto è impressionante. Camminando sul marciapiede si possono notare palazzi nuovissimi, o davvero in ottime condizioni, e palazzi che paiono stare in piedi grazie allo spirito santo. Anche le strade offrono la stessa impressione. Alcune sono perfette, altre son lastricate di buche.

Murales

Walking

Chupa Chups

Qui è meglio camminare guardando la strada, non lo schermo del cellulare.
La gente è cordiale e amichevole. Mentre passeggiavamo in una strada vicino all'albergo, un signore che portava la spesa a casa, ci ha invitati a entrare per vedere - e fotografare - il suo bel giardino. Dubito che una cosa simile possa accadere a un turista a Bologna, o in una qualunque altra città italiana.

Giardino

I gatti sono ovunque, e come avveniva per i cani a Vidin, qui sono 'della comunità', e curati dalla cittadinanza, permettendo loro di vivere liberi, in salute, e - nonostante tutto - schivi nei confronti degli umani benefattori (n.d.r. Ma se provi a dar loro del cibo, son disposti a seguirti ovunque pur di continuare a mangiare).

Shopping Center 

Shopping Center

Ci sarebbe ancora tanto da raccontarvi su Sofia. Le terme cittadine sono state chiuse, il palazzo è diventato un museo, ma le acque sono ancora disponibili  ai cittadini attraverso delle grandi fontane poste proprio davanti al museo. Ci sono molte fontane, e persino i centri commerciali hanno un'aspetto imponente e affascinante, come il mercato centrale, che davvero incanta sin dal primo sguardo.

Chiesa Boyana

La Croce

Tomba

Durante la nostra permanenza abbiamo anche colto l'attimo per uscire dal centro città e visitare i dintorni. Siamo andati a vedere la piccola Chiesa Boyana, che se all'esterno ha poco da dire, dentro è davvero meravigliosa (n.d.r. Peccato non si sia potuto fare foto).

Il Monastero

Monaci

L'inferno

Affreschi

E siamo andati al Monastero Rila, ben nascosto tra i monti attorno a Sofia, e davvero affascinante. Oltre ad offrire ospitalità ai monaci che lo gestiscono, il monastero è meta di viandanti, e - ovviamente - di turisti. La sua particolarità, a parte la struttura a 'castello' che in passato serviva a proteggere i religiosi dagli assalti di malintenzionati, è la chiesa al suo centro, davvero riccamente adornata, e completamente ricoperta di affreschi ove - con linguaggio estremamente semplice, al punto da ricordare i fumetti - veniva illustrato alle persone ignoranti, ai contadini, ai montanari, gli insegnamenti delle sacre scritture.
Ed è così che si conclude il nostro viaggio. Tre giorni volano in un attimo quando si visitano luoghi così affascinanti, e così Sofia rimane alle nostre spalle mentre l'aereo si solleva per riportarci a casa.

Qui rimane una bella collezione di foto dedicate a Sofia che spero andrete a vedere, mentre qui potete rivivere l'intero mio viaggio a bordo della Motonave Verdi, sulle acque del Danubio.




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