domenica 31 maggio 2020

Dizionario Bilingue Italiano-Cane - #Recensione #Libri

Glauco Silvestri
Acquistato in tempi non sospetti, correva l'anno 2014, il Dizionario bilingue italiano-cane è venuto comodo in questi giorni, visto che in famiglia è arrivato di recente il piccolo Sansone, e che - in un qualche modo - noi 'genitori' e lui 'neoarrivato' dobbiamo trovare il modo di comunicare.

Ben realizzato, il dizionario ci offre ben 150 situazioni tipiche che si presentano ai proprietari di cani. Ci permette di comprendere meglio il comportamento del nostro compagno di vita e di non fraintendere i suoi atteggiamenti. Ci da anche qualche dritta utile, molti insegnamenti relativi alla legislazione vigente, e... be' svela anche alcune curiosità!

Ovvio che non è un vero e proprio dizionario, del resto io e la mia compagna non abbiamo cominciato a comunicare con Sansone abbaiando, però... Abbiamo compreso i suoi momenti di disagio, il suo modo di esprimere affetto, di voler giocare, di chiedere attenzione... E' quindi una pubblicazione utile, per quanto non possa contenere tutte le risposte, visto che un cane è un essere senziente, col suo carattere e le sue peculiarità.

Aiuta ad avvicinarsi al mondo animale, ad apprezzarlo maggiormente e a comprenderlo meglio. Ora c'è anche una edizione aggiornata di questo libro, questa, e se siete intenzionati a prendere un cagnolino, ve la consiglio caldamente.




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sabato 30 maggio 2020

Il Mondo degli Aquiloni - #Libro #Recensione

Glauco Silvestri
Nuovo libro letto durante la fase di Lockdown, anche questo un Urania, anche questo proveniente da un mercatino dell'usato. Parlo de Il mondo degli Aquiloni, di Keith Roberts... Forse non un autore molto produttivo, ma di sicuro uno di quelli che sa quello che fa!

La storia è ambientata in un futuro prossimo venturo. Ok, la solita catastrofe nucleare, e il solito nucleo di sopravvissuti che si è organizzato in una società molto differente da quelle che conosciamo oggi. A dominare è l'ordine religioso dei Var, che difendono quanto rimane dalla minaccia dei Demoni... I Demoni provengono dall'alto, e dal mare, e in generale, dal mondo ancora contaminato dalle guerre del passato. Sono creature traslucide, per certi versi 'primitive', e violente, e contaminate, e pericolose per la salute dell'uomo.
A monitorare la situazione è un corpo di aeronauti, piloti di Aquiloni, con il compito di pattugliare i confini tra mille pericoli.
Il romanzo ci racconta le vicende di alcuni piloti. Ragazzi col sogno di poter volare, col desiderio di difendere le proprie terre, a costo della propria vita. L'ortodossia è la parola chiave. Non si può credere che quanto raccontato dalla Chiesa Variante sia solo superstizione. I demoni esistono, vanno stanati, ed eliminati.
Ma fare il pilota di Aquiloni non è facile. I mezzi sono vecchi, spesso in male arnese, e gli incidenti possono capitare. Così come il clima, variabile e violento, può essere temibile quanto i demoni. Ma anche l'ordine religioso è minacciato, dall'interno, da altri credi nascenti. Come la Chiesa della via di Mezzo, nata proprio nelle terre di Mezzo, più prospere e meno soggette all'influenza dei confini, e come gli Ultras, degli estremisti che prendono le regole alla lettera, e non accettano eccezioni, e applicato quanto scritto con una rigidità inaudita. E poi ci sono i popoli, che hanno paura più degli ordini religiosi che delle minacce esterne...

Insomma, un mondo complesso e affascinante, raccontato da giovani con la passione, da vecchi ormai bruciati dalle esperienze, da uomini delusi dalla vita, da marinai in fuga dalle proprie responsabilità, e da uomini di chiesa, non sempre così ligi ai dettami del loro ordine... Ma anche dalle donne, donne di potere ossessionate dai loro vizi, e donne povere ossessionate dai loro timori.

Affascinante, e diverso da tutto ciò che ho letto sul tema 'post atomico'. E il finale sorprende, spaventa, ma regala anche un filo di speranza... Che sia quello buono?



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venerdì 29 maggio 2020

Upload - #SerieTV #Recensione

Glauco Silvestri
Aria fresca in periodo di lockdown. Upload è una serie che ho scovato proprio nel periodo in cui non si poteva uscire di casa, una serie fresca, per certi versi satirica, ma anche avveniristica. E' fantascienza, ed è anche critica di un mondo che, lentamente, sta convergendo verso qualcosa di non dissimile da quanto mostrato nel telefilm.



Siamo in un futuro prossimo, ma non così lontano, è il 2033! Si è trovato il modo di fare l'upload della nostra personalità sui computer, e di farla rivivere in un mondo simulato, per sempre, e in modo talmente reale che, i morti, possono continuare a dialogare con i vivi attraverso i cellulari, o i computer, o i sistemi di realtà virtuale. E' una scoperta incredibile, ma anche costosa, e difatti solo i ricchi, o i benestanti, possono accedervi. Però - bisogna dirlo - questa realtà alternativa è diventata tanto allettante che, spesso, in ospedale, pur essendo ancora coscienti, alcuni preferiscono scegliere l'upload piuttosto che le cure tradizionali.
A ogni modo, la nostra storia comincia proprio in questo contesto. Nathan è un programmatore di successo, e assieme a un suo amico, sta cercando finanziamenti per il suo progetto di un mondo virtuale gratuito, che garantirebbe l'upload anche ai ceti meno abbienti. Nathan viene coinvolto all'improvviso, in un incidente incomprensibile, e la sua famiglia preme affinché lui faccia l'upload, piuttosto che rischiare di non uscire dalla sala operatoria. E upload sia... Ma quando arriva nel mondo virtuale, il suo assistente reale, scopre che alcuni suoi ricordi sono stati... cancellati?
C'è infatti il dubbio che Nathan sia stato ucciso perché il suo progetto poteva mettere a rischio il business milionario degli upload...

Divertente, con personaggi surreali davvero ben caratterizzati. Gli effetti speciali sono di prim'ordine, e la regia non è da meno. Non mancano citazioni al mondo reale, e... be', è davvero una commedia satirica molto affascinante, intrigante, e capace di far riflettere.
Voi, se in futuro fosse possibile una tecnologia di questo tipo, in una situazione in cui rischiate di morire, vi fareste uploadare in un mondo virtuale?

PS. Un film che obbligatoriamente devo suggerire, se vi piace questa tematica, è Il Tredicesimo Piano. Davvero magnifico!


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giovedì 28 maggio 2020

Henry's Crime

Glauco Silvestri
Non conoscevo Henry's Crime. Anche lui visto durante il lockdown, questo film è stata una curiosa sorpresa.

Buon cast, che comprende un Keanu Reeves davvero fuori dai suoi soliti personaggi. Lui è un apatico casellante delle autostrade, che vive una vita priva di brio, con una donna che cerca di stimolarlo, magari sperando in una gravidanza, ma che però ha difficoltà a ottenere risposte dal suo compagno.
Henry, credendo di andare a fare una partita di baseball con degli amici, finisce per essere coinvolto in una rapina in banca. Si fa tre anni di prigione, durante i quali, stringe una grande amicizia con il suo compagno di cella. Uscito di prigione, in Henry è cambiato qualcosa. Sente il bisogno di dare un significato alla propria vita, per cui - senza un vero e proprio motivo - decide di costringersi a portare a termine un qualcosa in cui era stato coinvolto per caso, ovvero, rapinare la banca per cui era stato arrestato e imprigionato.

Film, per certi versi, surreale. I dialoghi sono pacati, per lo più lenti e ragionati. Solo alcuni personaggi vanno al di fuori di questa regola, e sono quelli che stimolano il lento e riflessivo Henry, a compiere una qualunque azione nel mondo che lo circonda. La regia è buona, ma non sorprende. Ottime le interpretazioni - tutte - nessuna esclusa. 

Classificherei il film come una commedia, anche se si parla di rapine in banca. Se non lo avete già visto, ve lo consiglio.


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mercoledì 27 maggio 2020

Guns Akimbo - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ah Ah Ah... Guns Akimbo è davvero una boccata d'aria fresca. Scovato per caso durante il lockdown, il film mi ha davvero divertito!

La storia è una di quelle che non stanno né in cielo, né in terra. Il protagonista è un mezzo nerd che lavora in una ditta che produce videogame mangiasoldi, e che di notte ama trollare il popolo della rete. Una sera, dopo l'ennesimo due di picche dalla sua ex, che ora lo vede solo come un buon amico, decide di divertirsi entrando nella community di un gioco piuttosto violento, e svolto nel mondo reale da un gruppo di gangster. Ovviamente - visto che è mezzo ubriaco - non prende le giuste precauzioni. Il suo indirizzo ip viene tracciato, e in men che non si dica, qualcuno suona alla sua porta.
Tre delinquenti lo prendono, lo pestano di brutto, e lo minacciano di... be', la mattina successiva lui si sveglia con due pistole fissate alle mani, con 50 colpi ognuna, e con la mission di uccidere Skin, l'eroina del videogame.
Solo che Skin è già sulle sue tracce e...

Sparatorie, azione, dialoghi surreali, personaggi e narrazione in stile manga, colori sgargianti, sangue a go-go, effetti speciali notevoli e... Davvero una ottima, ottima performance di Daniel Radcliffe, che - sinceramente - al cinema avevo visto solo nei panni di Harry Potter.

Divertente oltre ogni misura, per chi ama il genere. E spassoso per chi non ha mai provato il genere.


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martedì 26 maggio 2020

Hai decisamente bisogno di un caffè

Glauco Silvestri
«Hai decisamente bisogno di un caffè», decise. «Qui lo fanno veramente male, ma male male male, però almeno ne puoi bere una caraffa. E mangiare delle uova che sembrano davvero uscite dal culo di una gallina.» «Nel senso che sono genuine?» «Nel senso che si capisce proprio bene che escono da un culo.» «Tu sì che sai come stuzzicare l’appetito.»




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lunedì 25 maggio 2020

OUTDOOR EXPERIENCE: Villa Beatrice #lookdown Fase 2

Glauco Silvestri
Fase 2! Finalmente. E ricominciamo con le escursioni da dove eravamo rimasti. Villa Beatrice, Argelato. L'ultima volta era inizio Marzo, poi siamo stati chiusi in casa fino a l'altro giorno... Per cui, all'epoca i campi erano vuoti, ora sono coltivati e già con le spighe belle grandi.



Il video è stato girato interamente con il Fimi Palm.

Buona visione...












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A Family Matter (Incipit) - #ebook

Glauco Silvestri
Strinse i capelli raccolti in una coda, e sollevò con forza il volto terrorizzato dell’uomo che fronteggiava in modo che potesse guardarlo negl’occhi. Il sorriso dipinto sul viso del persecutore, un sorriso pazzo, disperato, forse esasperato, si proiettava nel terrore della vittima per disegnare una allegoria di lacrime e sudore. 
La Beretta 92F era piantata con fermezza contro la tempia dell’uomo. La sua bocca era serrata con del nastro da imballaggio. Il corpo nudo era costretto in ginocchio nel bel mezzo di un lago di sangue. Non era il suo sangue, e neppure era il sangue del persecutore. Era il sangue di Marta. 
La ragazza giaceva poco distante, ancora sul letto, a gambe divaricate, braccia legate alla spalliera, capelli mori scarmigliati, l’espressione sorpresa, e gli occhi spalancati. Il ventre di Marta era martoriato da tagli profondi scavati con un rasoio. Tagli che andavano dalle zone del piacere alle curve sinuose dei suoi fianchi, e che risalivano le dune del suo seno per giungere fino alla gola. 
Il rasoio giaceva a terra, bagnato dal sangue vermiglio, a pochi centimetri dalle ginocchia sbucciate dell’uomo minacciato con una pistola. 
Mugugnava, si agitata, ma la stretta sui capelli era ferma e non avrebbe ceduto tanto facilmente. E poi bastava un colpo di Beretta per terminare quell’agonia appena cominciata. 
Marta non aveva potuto esimersi dalle attenzioni di Don Luciano. Ventidue anni, figlio di un Boss della malavita, abituato ad avere tutto ciò che voleva, e a eliminare tutto ciò che gli andava di traverso. Marta ci aveva provato, a spiegare a Don Luciano che lei era già promessa. 
Don Luciano non accettava il rifiuto, anche se gentile, anche se giustificato, anche se non aveva alcuna intenzione di offendere, di mancare di rispetto, mai. Il negozio del padre di Marta era andato a fuoco dopo il rifiuto di lei. Avrebbe potuto andare peggio, Marta ne era sicura, per questo aveva accettato l’invito. 
«Robé - aveva detto lei - cosa sarà mai... Una cena, una palpatina, una scopata. Poi si dimenticherà di me. In paese ce ne sono di belle ragazze - aveva detto - Mi lascerà in pace, vedrai, però Antonio non lo deve sapere, capito?». 
Antonio era il fidanzato. Migrato al nord per guadagnare i soldi necessari al loro matrimonio, alla casa che avrebbero acquistato, alla famiglia che avevano intenzione di costruire. Non poteva fare nulla per scongiurare quella situazione ignobile, ed era meglio che Antonio non sapesse. 
Don Luciano, nonostante le occhiate sospettose di padre, madre, e fratello di Marta, si era comportato da gran signore. Aveva preso Marta a casa, l’aveva portata al ristorante, aveva cenato, e l’aveva riportata a casa. 
La prima volta non era accaduto nulla. Il negozio era stato sistemato senza che il padre dovesse aprire il portafogli. Marta era uscita una seconda volta con Don Luciano, e poi una terza, una quarta. In ognuna di queste uscite lei tentava di allontanare gli interessi del ragazzo, e puntualmente questi faceva finta di nulla, oppure lanciava una velata minaccia, cosicché Marta si trovasse comunque costretta a ‘fare il proprio dovere di donna piacente’. 
La ritrosia della ragazza non passava comunque inosservata. Tutti in paese sapevano che era promessa, e tutti sapevano che Don Luciano la importunava. Alla quinta sera in molti cominciarono a bisbigliare, a commentare, ad additare. E ciò non passò inosservato agl’occhi del Don, tant’è che un mattino, arrivò la telefonata dei carabinieri, questura di Milano. 
Antonio era stato aggredito mentre tornava dal lavoro, ed era stato trovato morto, la mattina successiva, dall’edicolante della zona. 
Scese il silenzio più completo. Scese l’omertà. La sesta notte Marta non fece ritorno a casa. La sesta notte Marta era stata seviziata brutalmente da Don Luciano. 
Roberto, il fratello, non aveva potuto fare nulla per evitarlo. 
Era arrivato tardi per salvare la sorella. 
L’aveva trovata nel letto, agonizzante, con quell’insetto nudo ancora a cavalcioni su di lei, il rasoio nella destra, il collo di lei nella sinistra. Si muoveva a scatti grugnendo come un porco in calore. 
Abusava del corpo in fin di vita di Marta e ghignava come una iena sadica e perversa. 




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domenica 24 maggio 2020

Wrecked - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Proseguo la serie di recensioni di film visti durante il lockdown con Wrecked, film la cui trama ci ha incuriosito ma che, in fin dei conti, ci ha lasciati con l'amaro in bocca.

La storia è piuttosto semplice, o per lo meno così pare. Dopo un terribile incidente in auto, un uomo si risveglia tra i rottami della vettura. Con lui ci sono due cadaveri e una pistola. E nel bagagliaio, una borsa ricolma di contanti. L'uomo non ricorda nulla, ha una gamba rotta e un trauma cranico. Ha visioni, e ogni tanto gli torna qualche sprazzo di memoria.
Certo, gli indizi, e ciò che sente alla radio dell'auto - ancora funzionante - lo inquadrano come un rapinatore di banche. Ma alla mente gli torna più e più volte il volto di una ragazza. All'inizio vede sé stesso che la minaccia con una pistola, poi... Poi i ricordi si fanno più chiari. Nel frattempo, però, deve trovare il modo di chiedere soccorso. Cerca di abbandonare l'auto, di raggiungere un luogo abitato, ma i suoi sforzi sono vani, e a causa della gamba ferita, finisce per scoprire di aver girato in cerchio e di essere tornato all'auto.
Allora tenta la scalata del dirupo da cui è caduta l'auto... Ce la farà?

Film lento. A volte inquietante, a volte noioso. La storia dell'uomo è ben insabbiata, ma è evidente che siamo di fronte a un modo piuttosto blando per allungare il brodo. Il film dura parecchio per ciò che racconta, e alla fine... be' rimane poca soddisfazione.


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sabato 23 maggio 2020

The Banker - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Tratto da una storia vera, The Banker ci racconta una vicenda realmente accaduta negli anni cinquanta, in un clima americano ancora completamente immerso nel pregiudizio razziale.
Due imprenditori di colore, Bernard Garrett e Joe Morris, decidono di mettere sul campo le loro qualità per acquisire delle proprietà immobiliari e farle fruttare. Hanno però bisogno di un volto che sia bianco per poter ottenere ciò che desiderano, e così scelgono il giovane arrembante Matt Steiner come prestanome. 
Tutto pare andare a meraviglia quando i due imprenditori si mettono in testa di acquisire una banca per favorire l'erogazione di prestiti alla comunità afroamericana, sia per aiutare la propria gente, sia per dare un segnale forte a istituzioni da troppo tempo cieche da questo punto di vista, e troppo orientate a favorire solo i bianchi. Il problema è che Matt non è un esperto di finanza, tutt'altro, e pur volendo stare in piedi da solo, si trova costretto a fare affidamento alle competenze dei suoi due soci per non cadere nelle trappole del governo. A mettere i bastoni tra le ruote ai due afroamericani sarà il figlio dell'ex proprietario della banca da loro acquisita, che dall'alto del suo 20% di quota azionaria, porterà all'errore l'inconsapevole Matt, facendo scoprire i suoi soci, e portandoli di fronte a un tribunale federale per essere giudicati.

Davvero notevole. Ben fatto, con una storia forte, e legato a un tema affascinante, quello delle lotte sociali. Il film è offerto sulla piattaforma di Apple (TV+), il cast è notevole con Samuel Jackson a guidare gli altri protagonisti nel ruolo di Joe Morris. Ma anche Anthony Mackie convince nel ruolo di Bernard Garrett, e anche lui è un volto che abbiamo visto spesso, e citato spesso, su questo blog, a partire da 8 Mile, passando per tutte le pellicole degli Avengers, ricordando Million Dollar Baby, eccetera eccetera. E che dire di Nicholas Hoult? Guardatelo bene... Non vi ricorda qualcuno? Per caso il bambino di About a Boy? E anche di lui ho parlato spesso su questo blog, con i vari X-Men, e Warm Bodies, giusto per citare alcune pellicole in cui ha lavorato. Ottima anche la fotografia, e la regia, capace di dare il giusto ritmo alla vicenda, che - altrimenti - parlando di finanza - avrebbe potuto anche annoiare.



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venerdì 22 maggio 2020

Joe - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ennesimo film visto in periodo di quarantena, Joe è stata una bella sorpresa. Lo so che gli appassionati di cinema si dividono tra coloro che apprezzano Nicolas Cage, e coloro che invece proprio non lo capiscono, ma... Be' in questo film offre davvero un'ottima performance. E' perfettamente dentro al personaggio, è complesso, è irriverente, è irruente, è introspettivo... Ha tutto ciò che deve avere.

Ma chi è Joe? Siamo in una piccola, sperduta, sporca, cittadina del Texas. Joe Ransom è un ex detenuto che cerca di buttare alle sue spalle un passato misterioso, e di trascorrere, vivere, una vita semplice lavorando sodo, e consolandosi con qualche bottiglia la notte. Poi arriva Gary. E' un ragazzino, volonteroso, disperato, con una famiglia di quelle da dimenticare. Joe lo prende in simpatia, gli offre un lavoro, a lui e al padre, e si ficca in una situazione difficile da sbrogliare, visto che il padre è un ubriacone, scansafatiche, violento, e... Gary ha bisogno di una figura positiva da cui prendere esempio, e Joe diventa questa figura... Ma ne dovrà pagare il prezzo, un caro prezzo... 

Tratto da un romanzo di Larry Brown, il film è una vicenda drammatica, cupa, priva di vie d'uscita, se non il liquido ambrato contenuto nelle bottiglie che vengono scolate di continuo. E' un dipinto dell'America povera ed esclusa dal sogno americano, un luogo per disadattati e disperati. La regia riesce, con una narrazione lenta e cupa, con immagini senza speranza, con volti segnati e caratteri disperati, a realizzare un ritratto estremo, agli antipodi con le mille luci di new york, e con i pozzi di petrolio di Dallas. Qui non c'è ricchezza, c'è solo voglia di sopravvivere. Belle le interpretazioni, davvero dentro ai personaggi, davvero convincenti, tutte cupe e dalle mille sfaccettature... Persino quella di Cane, il cane di Joe, che neppure si merita di avere un vero nome proprio.



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giovedì 21 maggio 2020

AXL una amicizia Extraordinaria - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Lasciate perdere AXL. La trama è scontata, il film è banale e pieno di cliché, gli effetti speciali sono di secondo ordine, e di piacevole ci sono solo le scene di motocross, specie per chi è appassionato a questo sport. Per il resto, è un film destinato ai giovani adulti (n.d.r. Young Adult), realizzato senza troppe pretese, scopiazzato da parecchi altri film di questo genere.

Di cosa parla? AXL è un cane robot progettato per assistere i soldati in guerra. L'azienda che ne cura l'appalto perde il controllo dell'unico prototipo. La ricerca è vana, e la macchina finisce per rifugiarsi in un posto dove alcuni motociclisti vanno solitamente a divertirsi con le loro moto, nel bel mezzo di un deserto. In pratica l'incontro tra il giovane Miles e il robot avviene quando questo viene preso in giro da alcuni suoi compagni di gara, e umiliato sul web sfidandolo a fare il percorso in streaming... non sapendo però che la sua moto era stata sabotata.
I due 'fanno amicizia', e mentre Miles cerca di capire cosa fare, i suoi 'amici', lo seguono e scoprono il robot. Ovviamente decidono di distruggerlo. Questo si arrabbia e scatena i suoi software da guerra.

Cito Corto Circuito. Cito Navigator. Cito Pianeta Rosso. Cito Stealth. Sono i primi che mi vengono in mente, ma son sicuro che ce ne sono anche altri. Tutti questi film hanno componenti riconducibili ad AXL, e sono fatti molto meglio.



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mercoledì 20 maggio 2020

Mordecai - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
No, Mordecai non mi ha convinto. Nonostante il cast, nonostante l'aria brillante della narrazione, nonostante l'intrigo, l'azione... No, non mi ha convinto.

Mordecai è un trafficante d'arte. Ha bruciato tutto il suo capitale in spezse pazze, e ora è costretto a vendere parte dei propri beni per riuscire a pareggiare i debiti, non sempre sostenuti con persone raccomandabili. Nel frattempo viene coinvolto nell'assassinio di una restauratrice di opere d'arte. Collaborando con la polizia, Charlie Mordecai intuisce che il quadro a cui la restauratrice stava lavorando - ovviamente scomparso - non è la tela di cui si pensa, bensì un Goya scomparso su cui, addirittura, si pensa siano stati annotati i numeri di un conto svizzero contenente i tesori dei Nazisti.
Mordecai è sulle tracce del quadro, e sulle tracce di Mordecai ci sono un gruppo di russi inferociti, i servizi segreti inglesi, un terrorista internazionale, e qualche collezionista d'arte senza scrupoli.
Al suo fianco ha solo il fedele servitore, e una moglie affascinante che sembra tramare addirittura alle sue spalle... Ma solo per fargli tagliare i ridicoli baffi che indossa con tanta attenzione.

Confuso, con una trama sconnessa che vuole essere ironica, ma che di ironico ha il giusto, molto british, e dal finale scontato. A poco serve un Johnny Deep in forma, una Paltrow glaciale, e un Ewan McGregor che porta casa il risultato. Regia buona, battute al limite del decente... Boh!



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martedì 19 maggio 2020

Colpevolizzarsi è un vezzo

Glauco Silvestri
Se c’è una cosa che ho capito, in tanti anni di attesa, è che bisogna essere indulgenti con il mondo, con gli altri e con se stessi. Colpevolizzarsi è un vezzo e non serve a niente.



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lunedì 18 maggio 2020

Ecco uno dei miei #ebook su #Amazon #Kindle

Glauco Silvestri
Un cellulare, due vite, un solo corpo. Dual Band
Disponibile in ebook.

Maggiori info: qui.



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domenica 17 maggio 2020

Knives Out - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Oggi tiro fuori dal cappello un film che mi ero perso al cinema, ma che ho potuto vedere su Prime Video nel periodo di quarantena. Parlo di Knives Out, un bel giallo classico, in stile britannico, con tanto di investigatore che fa lo spiegone nel gran finale assieme a tutti i coinvolti. Era parecchio che non vedevo un film di questo genere, non ne sentivo la mancanza, ma... Questo mi è piaciuto davvero tanto.

E' l'ottantaquattresimo (n.d.r. Se non ricordo male) compleanno di un famoso scrittore di gialli. La festa è circoscritta alla famiglia, i tanti figli, la madre dello scrittore, il personale della casa, l'infermiera personale dello scrittore. La cena si svolge con i soliti convenevoli di rito, un lauto pasto, chiacchiere col drink in mano, e a una certa ora, tutti a letto. Durante la notte si sentono parecchi rumori, e alla fine, il corpo dello scrittore viene trovato nella camera, con la gola tagliata, e una lettera d'addio.
Classico suicidio... La polizia investiga e tutto sembra convergere verso la conferma della causa della morte, se non che, un anonimo, prima che il delitto avvenisse, aveva assoldato un famoso detective per compiere delle indagini in privat... Ma come poteva trattarsi di suicidio se qualcuno - prima che tutto accadesse - aveva assoldato un detective per le indagini?
Bella domanda! 

La risposta è nascosta in questa pellicola, davvero ben fatta, ottimamente interpretata da un cast eccezionale, personaggi con spessore da vendere, una trama complessa, e da una regia attenta ai dettagli, e al ritmo della storia.

Notevole davvero!



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sabato 16 maggio 2020

Belem, l'ultima traversata - #Fumetti #Recensione

Glauco Silvestri
Meraviglioso! Lo so, da me non potevate aspettarvi un giudizio differente, visto che ben sapete che amo le storie di mare, specie se ambientate su dei velieri. Belem - l'ultima traversata ci racconta la storia di questo tre alberi meraviglioso, con scafo in acciaio, costruito alla fine dell'ottocento, quando già i mari cominciavano a essere solcati da navi a motore. 

Per quanto anacronistica per l'epoca, la Belem solcò i mari per ben 17 anni, fino al 1914, quando fu messa in disarmo e venduta a un nobile inglese, che la trasformò nel proprio jacht personale.

La Belem era una nave da trasporto, la più moderna tra i velieri, ma ovviamente ormai già superata dalle nuove tecnologie. Eppure ancora poteva essere competitiva in quei primi anni in cui i motori a vapore non potevano competere per velocità con i velieri. Bellissima, anacronistica, amata dai suoi capitani, ma anche dai suoi equipaggi, la nave affronta quattro avventure, in questo volume, molto romanzate, ma non tanto lontane dai diari di bordo conservati tutt'oggi.

Tra l'altro... La Belem esiste ancora oggi. E' una nave scuola, come la nostra meravigliosa Vespucci, e al solo parlarne, al solo scriverne qui sul blog, mi viene la pelle d'oca.

Bellissimo volume, ottime illustrazioni, che ricordano gli acquerelli di Corto Maltese, e una pubblicazione da leggere, e conservare con gelosia. Storie d'avventura, poetiche, con un briciolo di nostalgia, e un briciolo di rammarico per il futuro che scalpita lasciando indietro il bello dei tempi passati.

Davvero notevole. Ve lo consiglio.




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venerdì 15 maggio 2020

Alcuni Film visti durante il #lockdown - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Siamo tutti a casa, per lo meno nel momento in cui scrivo questo articolo, che verrà pubblicato quando la #fase2, forse, avrà già avuto inizio da qualche giorno.

Tra una cosa e l'altra - magari un giorno vi racconterò le mie giornate in casa - ho visto anche i film di cui vi sto per parlare. Buffo... il #lockdown è arrivato proprio quando avevo terminato il mio progetto di recensire i film della mia collezione, e ora mi trovo a parlare dei film visti sotto 'costrizione'. Riuscirò mai a reintrodurre argomenti differenti? Volevo concentrarmi sulle escursioni, dare più spazio alla fotografia, e invece... Va be', in fondo non mi dispiace parlare di cinema.

Ma andiamo a bomba, che i film sono 3 e... 

Crawl - Intrappolati. Trama semplice semplice per questo action/disaster movie. Lo stile è tipico americano. Famiglia spezzata. Padre poco presente. Figlia attaccata al padre con una vita da ricostruire. Aggiungi un bell'uragano in arrivo, una casa da vendere nel bel mezzo di paludi invase da alligatori, e - ciliegina sulla torta - un futuro da nuotatrice professionista mai realizzato veramente. Mescolate il tutto con un po' di buoni sentimenti, un po' di cattivi sentimenti, un po' di sangue, morsi, e bestioni che paiono usciti dal giurassico, più che da una palude americana, e il film è fatto. Però non è un film a basso budget. Gli effetti speciali sono davvero belli, e se trama, dialoghi, e personaggi, sono poco approfonditi, il divertimento è comunque assicurato.
Popcorn movie da vedere a cervello spento. Ve lo consiglio.

Bombshell. Cast stellare per un film che convince il giusto. Parla dello scandalo Fox, del suo dirigente, quello che ha portato la Fox ad essere la "Fox", e del suo problema con le donne, le giornaliste... Che ovviamente devono essere belle, con gambe lunghe, attraenti... Brave, arrembanti... Ma anche disponibili, sia con lui, sia con una ristretta cerchia di amici suoi, se vogliono fare carriera.
Buona la regia, narrazione troppo 'didattica', e le star che fanno il loro compitino con mestiere, ma senza convincere. Però abbiamo tre generazioni di star: Nicole Kidman, Charlize Theron e Margot Robbie... Mica male, eh?
A ogni modo il film non mi ha convinto. Ne ho recensiti altri relativi a questa tipologia di scandali, tutti tratti da storie vere, e molto più vissuti, emozionanti, potenti.

Star Wars Rise of Skywalker. Mai avrei pensato di recensirlo così, in una 'compilation' questo ultimo capitolo della saga pensata da Lucas. Il grande promotore della fantascienza, il punto d'incontro tra fantasia e scienza nel vero senso della parola, i grande finale della saga che ha visto da sempre il bene in lotta contro il male, finisce per divenire una telenovela con faide di famiglia, poca forza, poca emozione, quasi come un videogame, con percorsi obbligati, oggetti da recuperare prima di giungere al gran finale, eccetera eccetera eccetera.
Mi è piaciuto? Sì. Mi sono divertito a guardarlo. Amo il Fantasy. Amo la Fantascienza. Amo le storie d'avventura. Ma che fine ha fatto Star Wars? Dove sono le ambientazioni cupe, il senso di oppressione, e il desiderio di rivalsa in un universo decadente. Tutto ciò si è perso per tenere in vita un brand molto redditizio, per avvicinarlo ai gusti moderni, per renderlo più adatto a tutti, alle famiglie, agli appassionati (n.d.r. A cui ancora strizza l'occhio), e a chi invece lo guarda per curiosità, spinto magari dal battage pubblicitario di Disney.

Emperor. Finalmente un film degno di questo nome, anche se non un capolavoro. Siamo al termine della seconda guerra mondiale. Il Giappone si è appena arreso e gli Stati Uniti hanno inviato il Generale MacArthur nella terra del sol levante per pensare al periodo post bellico, alla ricostruzione del paese, e... Ovviamente alla cattura dei criminali di guerra. Il problema più grosso è quello della filosofia giapponese, della mentalità così distante dall'occidente, che potrebbe essere fraintesa, e scelte sbagliate potrebbero portare alla ribellione civile, a una nuova guerra, ancora più sanguinosa, condotta strada per strada. Al fianco del Generale MacArthur c'è il Generale Bonner Fenners, grande conoscitore ed estimatore della cultura giapponese. A lui è dato il compito difficile di cercare i criminali di guerra, e soprattutto, il compito ingrato di comprendere se l'Imperatore sia da considerarsi colpevole o meno. Fenners, anche lui con i suoi scheletri nell'armadio, non si esime dal compito difficile da svolgere, tra determinazione, rimpianti, e ricordi della sua gioventù, ma soprattutto della ricerca del suo amore impossibile, la figlia di un ufficiale giapponese conosciuta ai tempi in cui la tensione tra Stati Uniti e Giappone non era ancora sfociata in guerra.
Storia affascinante, narrata con mestiere, ma che - mai - riesce a sfondare il muro emotivo. Forse è colpa di un Mattew Fox efficace che però deve sottostare a un Tommy Lee Jones poco potente.
E' comunque un film da vedere.




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giovedì 14 maggio 2020

Jexi - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
In pieno #lockdown si ha parecchio tempo per guardare film e serie televisive. Tra i film visti in questo periodo c'è Jexi... Una sorta di Electric Dreams moderno, e un po' più bruttino, anche se comunque divertente.

La storia è semplice. Phil sogna di fare il giornalista, ma in realtà lavora per una di quelle società che compila classifiche click-bait per il web. E' un solitario. Vive in simbiosi col suo cellulare, e praticamente non sa muoversi neppure nel proprio quartiere senza usare il cellulare... E soprattutto... Senza usare le intelligenze artificiali (n.d.r. Alexa, Siri, Google Assistant... Decidete voi!). Per un incidente fortuito con una ragazza che ripara biciclette per vivere, il suo cellulare va in frantumi. Ciò spinge Phil ad acquistarne uno nuovo, e l'assistente vocale di questo cellulare si chiama Jexi.
Jexi è millemila volte più evoluto rispetto agli altri assistenti artificiali, e quando Phil accetta senza condizioni le condizioni di utilizzo di Jexi, ecco che 'lei' si scatena. Da vera assistente, ordina per lui solo cibo salutare, lo costringe a vivere nel suo mondo, a lottare per il posto di lavoro che sogna... e a conquistare la ragazza delle biciclette. Però... Poi... Jexi si ingelosisce!

Divertente, surreale, simpatico, ben fatto, quasi. La trama è diversa ma allo stesso tempo simile al già citato Electric Dreams, che adoro

Vale la pena guardarlo per ridere, rilassarsi, e non pensarci più. 





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mercoledì 13 maggio 2020

Gli Osservatori - #Libri #Recensione

Glauco Silvestri
Robert Silverberg è uno scrittore di fantascienza di grande talento. Lo seguo da moltissimo tempo, sin da quando misi le mani sul suo 'proseguo' di Notturno, di Asimov, e da quel giorno sono affezionato alle sue opere.
Non è un innovatore, questo è poco ma è sicuro, ma riesce a sviscerare il meglio delle idee degl'altri. Spesso affronta temi già battuti, o ormai abbandonati, con uno stile e un metodo che rendono tutto quanto una novità, un qualcosa di credibile, di fresco.

E' così con Gli Osservatori, un libro acquistato a un mercatino, che ci racconta di un 1982 molto differente da quello che noi abbiamo vissuto, per certi versi più tecnologico, per certi versi proprio come ce lo ricordiamo noi. Parla di dischi volanti, parla di popoli alieni che ci osservano da secoli, da millenni, e che ora sono molto attenti alle nostre attività perché... be', pare che siamo parecchio precoci, visto che solitamente, nella galassia, le specie intelligenti scoprono il volo spaziale solo dopo aver maturato dal punto di vista sociale e psicologico. Noi siamo dei bambini, aggressivi, armati fino ai denti, capaci di viaggiare nello spazio... Insomma, siamo pericolosi, e per questo veniamo controllati attentamente.
Ma la storia va al di là di questa premessa. Due popoli ci osservano attivamente. Sono due popoli antagonisti, anche se tra loro non c'è una vera e propria guerra (n.d.r. Sono più evoluti, ricordate? Le loro dispute vengono risolte senza l'uso della forza). Durante l'osservazione del Centro America, una nave aliena ha una avaria, esplode, ma poco prima che l'incidente accada, i tre membri dell'equipaggio riescono a lanciarsi e a salvarsi dal disastro. Solo che la caduta al suolo li separa, e li ferisce gravemente.
Uno di loro viene soccorso da un bambino indiano. Un altro da una madre single, vedova del marito da poco tempo. L'ultimo membro dell'equipaggio, dal capo dell'agenzia che sorveglia gli oggetti volanti non identificati, uomo frustrato, perché bocciato dalla selezione degli astronauti, si è trovato a dare la caccia a qualcosa di cui non crede l'esistenza... Non credeva, per lo meno, fino al momento in cui salva lei... una femmina aliena!

Appassionante, delicato, curioso, ragionato, il romanzo di Silverberg riesce a narrarci una storia già trita e ritrita in un modo differente, più umano e intimo, per certi versi, meglio addirittura di ET.

Ve lo consiglio... Ma ricordatevi che è stato scritto nel 1967, per cui va perdonato in molti aspetti.





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martedì 12 maggio 2020

Questo non ci impedisce di inseguire chimere

Glauco Silvestri
Vivere significa alimentare e inseguire continui desideri che non saranno mai veramente soddisfatti perché nascono da premesse irreali, con le conseguenze del caso. Ma questo non ci impedisce di inseguire chimere. E dolci fondoschiena.




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lunedì 11 maggio 2020

OUTDOOR EXPERIENCE: Quattro Passi Al Parco

Glauco Silvestri
Una passeggiata al parco, non lontano da casa, in riva al fiume Reno. In questa occasione ci siamo inoltrati su un sentiero che solitamente non è praticabile, ma che questa volta devono aver pulito bene... Per lo meno fino al punto in cui devia sul letto del fiume, e ci porta... In un viaggio che non avremmo mai immaginato.

Il video è stato girato con strumenti di fortuna, col mio cellulare... Maggiori dettagli li trovate in descrizione al video, sul mio canale Youtube. 

Buona Visione.










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Ecco uno dei miei #ebook su #Amazon #Kindle

Glauco Silvestri
Cosa c’è dopo la morte? 
E se potessimo andare a esplorare quel mondo oscuro? The N.D.E.
Disponibile in ebook.

Maggiori info: qui.


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domenica 10 maggio 2020

Uomini di Parola - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Uomini di Parola è un Gangster Movie alla vecchia maniera, con ritmo lento, ottimi dialoghi, qualche momento di azione, situazioni particolari, e un finale che... sotto sotto... lo sapevi già che andava in quella direzione.

28 anni di prigione! Val è finalmente libero. Ad aspettarlo c'è Doc, anche lui ex galeotto e suo migliore amico. I due rivangano il passato, trascorrono del tempo assieme, ma Val sa che c'è qualcosa in sospeso. Il loro vecchio boss vuole che Doc uccida Val, perché nel colpo che lo portò in prigione, il figlio del boss si fece uccidere... e Visto che Val era a capo del gruppetto, è lui il responsabile.
Il problema è che Doc non lo vuole fare. Il problema è che si trova costretto a farlo, perché il boss sa dove vive sua nipote e minaccia di farle del male.
Ha solo 12 ore per chiudere la faccenda... 12 ore sono tante, ottime per rivangare il passato, per farsi una scopata, per fare una rapina, per ballare, per rivedere un vecchio amico... ma poi arriva il momento. Doc ucciderà Val?

Dialoghi alla Pulp Fiction, ma ingentiliti dall'età senile dei personaggi. Scene alla Pulp Fiction ma ingentilite dalla vicenda che un po' di nostalgico, ce l'ha per forza. Ottima fotografia, bella regia, un film onesto. Però, lo ammetto, non lascia il segno...



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sabato 9 maggio 2020

The Voices - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
The Voices è un horror... ed è una commedia. Probabilmente è la regia che fa confondere così tanto le idee, perché la narrazione ha un che di sarcastico, di ironico, e la fotografia gli corre dietro con una CGI quasi disneyana.

La storia è quella di un ragazzo, Jerry, che lavora per una azienda di vasche da bagno. Jerry è in analisi, la sua famiglia lo ha maltrattato per tutta la vita, e be' non posso raccontarvi tutto della sua storia passata perché altrimenti potrei rovinarvi la sorpresa. Sappiate solo che lui non prende le medicine, perché lo annebbiano, e per il fatto che non si cura, riesce a parlare - nella sua testa - con gli animali. Il fatto è che Jerry ha una cotta per Fiona, che lavora in contabilità, e in un qualche modo maldestro, riesce persino a conoscerla, e a chiedergli di uscire. Solo che Fiona gli da buca, e per di più Jerry non riceve il suo messaggio tardivo. Per cui il ragazzo passa tutta la sera ad aspettare lei, mentre lei è fuori con le sue amiche a divertirsi. 
Destino vuole che, tornando a casa, Jerry si imbatte in Fiona, che è rimasta a piedi con l'auto. Ovviamente si offre di accompagnarla a casa, e mentre stanno tornando, si chiariscono. Però accede l'imprevedibile. Un alce attraversa la strada all'improvviso, e Jerry lo investe. L'alce non muore sul colpo, e chiede a Jerry di finirlo. Lui, titubante, prende un coltello e lo uccide. Fiona si spaventa, scappa, e Jerry la insegue... Lei cade a terra, lui inciampa su di lei, e la pugnala a morte!
Da qui è tutto un calare nel trash, e nell'horror più splatter, e forse nella commedia macabra. Perché Jerry è praticamente un rubacuori. Riesce a sedurre la collega di Fiona, e il gatto gli dice di ucciderla, e anche la testa di Fiona, conservata in frigo dal ragazzo, le chiede di ucciderla per avere un po' di compagnia...

Bello? Boh! Però è un film curioso. Non spaventa mai davvero, e strappa sicuramente qualche risata. Ottime le interpretazioni, anche se - più che un film - sembra un qualcosa di surreale, dialoghi e comportamenti dei personaggi, compresi.



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venerdì 8 maggio 2020

Apollo 11 e... #Documentari #Recensione

Glauco Silvestri
Il periodo di #lockdown mi ha spinto a cercare dei documentari che da molto tempo mi ero promesso di guardare. In ordine di tempo (n.d.r. Ordine invertito), parlo di Apollo 11, che persi disperatamente al cinema, e The Commodore Wars, che invece avevo scoperto quasi per caso, qualche tempo fa, su Amazon Prime Video.

Partiamo con Apollo 11. Questo filmato ci mostra l'intera missione Apollo11 , con filmati originali NASA (n.d.r. Restaurati), di tutta la missione che portò il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare. Si parte dall'equipaggio che entra nella capsula Apollo, si prosegue con il lancio, il viaggio verso la Luna, l'atterraggio - da brivido, con il carburante che scarseggia e il LEM che non trova il posto giusto per atterrare - il famoso primo passo (n.d.r. Che vidi per la prima volta in 8mm, registrato da mio papà direttamente dalla televisione) - le poche escursioni di qualche ora di Buzz e Neil, quindi il rientro, il viaggio di ritorno, l'ammaraggio, la conferenza stampa e... Fine.
Bellissimo, con immagini davvero meravigliose, e una intensità incredibile. Un documentario da non perdere, assolutamente, perché - se tutto va bene - ci vorrà un decennio prima che l'uomo riesca a tornare, a mettere piede, sulla Luna!

The Commodore Wars è invece un documentario ispirato alla 8 bit wars che esplose negli anni sessanta, e che portò il computer a diventare quello che è oggi, un oggetto che tutti posseggono. Ovviamente Commodore la fa da padrone. Nata dalla crisi delle calcolatrici elettroniche, con la lungimiranza di chi sa cosa la gente vuole quando questa non sa ancora di volerlo, Jack Tramiel riuscì a sbaragliare nomi quali Apple, Texas Instruments, Synclair, Atari... I suoi Commodore Vic20 e C64 fecero storia. Tutto grazie al chip 6502, che l'azienda produceva in proprio, grazie alla consociata MOS Tecnology, e a una filosofia piuttosto innovativa: Dare il meglio della tecnologia al minimo prezzo...
Mentre le altre aziende stentavano a offrire un prodotto per la massa, Commodore capì che erano i Geek, gli appassionati, i ragazzini, che sognavano e volevano un computer. 
Mentre le altre aziende pensavano al computer come a una macchina per sviluppare programmi, Commodore capì che la gente comune voleva software già pronto all'uso, e fece di tutto per convincere i programmatori a creare, e vendere, software per i computer Commodore.
Per di più, le macchine della Commodore erano più semplici da programmare, offrivano soluzioni grafiche inedite, e un chip audio mai visto prima.
Bello, molto interessante, anche se mirato principalmente ad osannare la Commodore, quando invece, al suo interno, non fu sempre tutto rose e fiori... Per di più manca tutta l'epoca a 16 bit, la nascita disastrosa del Commodore 16, quella ritardataria del Commodore 128, l'acquisizione di Amiga, e... Be' questa storia è raccontata in un libro, che ho già recensito su questo stesso blog.



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giovedì 7 maggio 2020

THX 1138 - #Libri #Recensione

Glauco Silvestri
Ennesimo mercatino, ennesimo Urania acquistato a costo irrisorio. Ma questo THX 1138 non è un libro di fantascienza come gli altri. No, assolutamente no. Questo romanzo ispirò un certo George Lucas, tanto che ne fece un cortometraggio come tesi di laurea nel 1962, e nel 1971 ne fece un film vero e proprio, L'uomo che fuggì dal futuro, che ebbe un notevole successo.
I veri fan di Lucas ricorderanno inoltre che il sistema di effetti speciali da lui usato nelle sue pellicole, e da lui messo a punto, si chiama - non a caso - THX.
Ma questo romanzo ha ispirato anche molti altri personaggi famosi, è apparso in brani musicali, e in altri film compresi i Guerre Stellari, sempre di George Lucas.

La storia è ambientata nel XXV secolo. La superficie terrestre è stata devastata dalle guerre nucleari, e la razza umana vive nel sottosuolo, in una struttura sociale talmente schematizzata da non offrire libertà di alcun tipo ai singoli cittadini. THX1138 è un operaio altamente specializzato, prodotto in provetta, a cui è consentito vivere assieme a LUH3417, una ragazza nata attraverso attività sessuali tradizionali. Entrambi i giovani vivono assumendo farmaci, facendo il loro dovere al lavoro, e condividendo una sorta di vita di coppia piuttosto incolore. Solo che LUH3417 ha cominciato, di nascosto, a non assumere più i farmaci a lei prescritti. Le sue pulsioni naturali si sono quindi risvegliate, e, come sempre accade, THX1138 finisce per esserne coinvolto. I due fanno sesso, violando ogni regola, e diventano dei criminali. Una volta catturati, e processati, lui viene rinchiuso in attesa di essere 'riciclato', mentre lei, essendo nata da relazioni tradizionali, viene distrutta per evitare eventuali contagi comportamentali... Prima di ciò, però, le viene sottratto il feto che ha in grembo, per essere cresciuto artificialmente, così che non venga sprecata una vita non ancora nata.
THX vive così un periodo di agonia. Nel tentativo di ritrovare la sua LUH, fugge dalla sua cella, e...

Non vi svelo come va a finire. Il romanzo, per quanto vecchio, è affascinante e complesso. Lo metto volentieri tra i miei preferiti distopici, che già conoscete, vero?  Ne ho parlato già in passato proprio su questo blog.

Ve lo consiglio. 



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mercoledì 6 maggio 2020

OUTDOOR EXPERIENCE: Trekking in Giardino con Sansone

Glauco Silvestri
Breve video ai tempi del corona virus. Girato in giardino con Sansone e... Be', divertiamoci attendendo tempi migliori.

Buona visione.









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Z, l'inizio di tutto - #SerieTV #Recensione

Glauco Silvestri
Z è la storia di Zelda Fitzgerald, moglie di Scott Fitzgerald, scrittore famoso, immagino che tutti lo conosciate (n.d.r. Il grande Gatsby?). Nella serie i due sono giovani e innamorati. Lui sta per partire per la guerra. Lei vuole lasciare la noia della cittadina monotona in cui vive. Lei è esuberante, folle, piena di vita ed energia, e costantemente legata a una famiglia conservatrice, con una mamma chioccia, e il padre autoritario, giudice di fama indiscutibile, e insindacabile. Lui è giovane, squattrinato, forse incapace di riempire a pieno l'ego impressionante che lo muove. Ma ha carattere, ed è bravo a scrivere... Anche se i suoi romanzi raramente vengono accettati, anche solo per un esame, dagli editori.
L'incontro tra Zelda e Scott è come una esplosione dirompente. I due si piacciono subito, e si completano a vicenda. Scott offre a zZelda la vita che non può vivere nella sua cerchia sociale. Zelda offre a Scott l'ispirazione che gli mancava per scrivere il suo primo, inarrivabile successo.
E con il successo? Il matrimonio, la fama, le feste, i soldi spesi per qualunque cosa... Fintanto che il libro rimane primo in classifica... E ciò non può durare per sempre.

Peccato che la seconda stagione sia stata cancellata. E' davvero una bella serie. E' complessa, affascinante, ben interpretata, con molti risvolti, e tanta ispirazione alla storia di uno degli autori più importanti della storia americana, e di una delle coppie più affascinanti di quell'epoca storica.


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