Siete pronti a camminare? Il
KirchSteig
vi mostrerà tutta la bellezza della Val d'Ega. E' un percorso facile, per
quanto ci siano delle salitine mica da ridere, e a certe ore... Be', con il
sole di oggi non c'è da scherzare. Ovviamente, essendo un percorso studiato
per le famiglie, ci sono molti punti di interesse... Alcuni ve li mostrerò,
altri li lascerò a voi... Perché altrimenti non troverete alcun interesse nel
intraprendere questo cammino con la vostra famiglia. E... Ehm, no! Niente
passeggini. Nel percorso abbiamo trovato punti molto stretti, salite ripide
(alcune evitabili con delle deviazioni ben segnalate), e tanto fango nel
bosco.
Si parte dall'ufficio informazioni per il turismo, proprio di fianco alla
chiesa del paese, e alla piazza principale. Si segue la strada per qualche
centinaio di metri, e poi...
Le praterie... E i boschi. Un'alternanza perfetta tra natura e paesaggi
strepitosi. La vista ci permette di ammirare il Corno Bianco e il Corno Nero,
che ci accompagnano nel cammino per un lungo tratto, sul lato opposto della
valle.
Con un buon binocolo, o usando quello installato lungo il percorso, è
possibile individuare anche i campanili del Santuario di Pietralba! Ma non
approfondisco molto perché ve ne ho già parlato in passato e... Ci torneremo a
breve.
Piccola pausa alla Malga Höggerhof, e poi ci si immerge nel bosco! Strano...
Le prime cose che vediamo sono tutt'altro che naturali!
Una spiegazione è d'obbligo! Le amache sono di un gruppo di scout che si era
accampata nel bosco per fare esperienze in natura.
Il bagno chimico, tra l'altro funzionante, era probabilmente presente per i
bisogni dei boscaioli, che ancora stanno lavorando per sistemare i boschi dal
disastro causato da
Vaia.
Quest'ultimo oggetto serve per ascoltare meglio i suoni della natura. Chi ha
il coraggio di sdraiarsi, mettendo le orecchie in corrispondenza di quei coni,
per provare?
Nel percorso incontreremo anche un vecchio mulino, un torrente, e qualche
struttura didattica...
Il punto più alto, per lo meno ci vien da pensare dopo una lunga e ripida
salita, è in corrispondenza di una seconda Malga, la Wölflhof. Qui non ci
fermiamo, e decidiamo di prendere il percorso difficile e più breve.
Non l'avessimo mai fatto. Davanti ai nostri occhi compare una salita
ripidissima, sabbiosa... Scivolare è un attimo ma, il peggio è salire - con
contegno - mentre due ragazzini, forse neppure di dieci anni, si arrampicano a
mani nude su una parete di roccia proprio a fianco del sentiero.
A ogni modo, senza fiato e dignità, arriviamo davvero in cima!
La vista è stupefacente. Camminando si incomincia nuovamente a scorgere il
Catinaccio... Per cui siamo ormai sulla via del ritorno.
Il ritorno è sempre dolce, ma la discesa è davvero ripida. Scattiamo qualche
foto, dissetiamo Sansone, che ormai è stremato, e ci avviamo verso la piazza
del paese, e il nostro albergo.
Tutte le foto sono state realizzate con la mia
Panasonic G9 e il fido
iPhone. Qui di seguito trovate il video dedicato a questa escursione.
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