sabato 31 dicembre 2022

Quitting your Day Job

Glauco Silvestri
Ultimo giorno di questo complicato 2022. Quest'anno non mi sono dilungato troppo a fare un riassunto dell'anno che ho trascorso, per certi versi perché non ne avevo voglia, per altri perché volevo dedicare il mio tempo ad altre attività, ma soprattutto, perché non sapevo esattamente da dove iniziare, e dove finire.
E oggi, voi che leggete questo breve preambolo, magari ispirati dal titolo di questo post, potreste pure pensare che ho cambiato lavoro... Ma non è così!

Quitting your Day Job è un libro, che ho scovato su Fotocrazia, e racconta della strana esperienza di vita di un fotografo eternamente insoddisfatto della propria vita, con una guerra interiore che esternalizzava su ciò che faceva, scatenando guerre forse più grandi di lui, ma allo stesso tempo, estremamente significative in anni particolarmente complessi come quelli in cui lui fu particolarmente attivo.

Se dico Chauncey Hare vi viene in mente qualcuno? Io credo proprio di no. Eppure è stato un fotografo importante nel breve periodo in cui si dedicò a questa splendida arte. E nel momento in cui dico 'arte', lui probabilmente si leverà dalla tomba per maledirmi per l'eternità... Visto che... Ma andiamo per gradi: 
Chi è quest'uomo?
Hare nasce come ingegnere chimico, impiegato alla Standard Oil negl'anni sessanta, e con un grande disagio addosso per colpa del lavoro. La sua ulcera, la sua agitazione, il suo malessere spariva solamente nei weekend in cui lui scappava nella natura a scattare fotografie, poi, il lunedì mattina, ecco che tutto quanto tornava a manifestarsi non appena giunto sul luogo di lavoro.
E' da questo malessere che nasce il suo lavoro come fotografo. Qualcosa si manifesta, e lo spinge a spostare la sua attenzione di fotografo verso l'ambiente in cui lavora, forse per documentare, per rivelare, i motivi di questo suo stare male. Comincia fotografando i propri colleghi a casa loro, prosegue documentando situazioni analoghe per tutto il suo stato, e poi ritorna alla Standard Oil, e scatta foto nell'ambiente di lavoro, con il permesso dei suoi capi, convinti che la sua attività potesse essere una forma di promozione per l'azienda stessa.
Tre Guggenheim felloships, esposizioni al MOMA, la creazione di monografie a lui dedicate, tutto ciò lo spinge a lasciare il proprio lavoro, e di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia, con una missione prefissata: documentare gli abusi sul lavoro, raccontare quanto l'industria moderna sia capace di vessare i propri dipendenti, combattere questa situazione rendendola evidente al grande pubblico.
Ma i momenti di gloria finiscono rapidamente, ed è Hare stesso a seminare discordia, quando comincia a rifiutare esposizioni finanziate dai grandi colossi dell'economia e dell'industria, a lottare contro la predisposizione dei curatori delle mostre a etichettare i suoi lavori come opere d'arte.
I suoi lavori lasceranno così i grandi luoghi di esposizione, con soddisfazione dell'autore stesso - ovviamente - ma la sua attività di fotografo non cesserà sicuramente per questo. Tutt'altro... Ad Hare viene proposta una cattedra per insegnare fotografia a Berkeley (n.d.r. Se non ricordo male...), ma il carattere dell'uomo non riuscirà a dominarsi, andrà fuori dagli schemi, continuerà la propria battaglia anche all'interno degli atenei, e attirerà su di sé ogni tipo di critica e ammonimento... Finché non vedrà insegnanti più giovani e con meno esperienza fare carriera, mentre lui fermo ai suoi corsi di breve durata. Il carattere bellicoso metterà in moto di nuovo il fotografo, che lascerà quel tipo di attività per riprendere la sua guerra fotografica, esponendo a proprie spese, pubblicando monografie di denuncia, senza mai arrenders... Ma sto raccontandovi proprio tutto, e non è certo giusto!
Sappiate solo che abbandonerà anche la fotografia, e dedicherà la propria vita ad aiutare i lavoratori in difficoltà. I suoi lavori saranno affidati alla Brancroft Library della California University con un impegno ferreo per cui:
"Se per qualche motivo una mia fotografia deve essere prestata o esibita, dovrà essere accompagnata da un testo che specifichi chiaramente il divieto del suo uso come oggetto d'arte”.
Che personaggio incredibile, eh? Ma erano anche anni davvero effervescenti, quelli, soprattutto negli USA, per cui è comprensibile che un uomo così complesso, un'artista così impegnato, abbia fatto scelte così drastiche e potenti nella sua vita, pur penalizzando sé stesso. Oggi sarebbe molto più difficile mostrare una forza e una energia guerrafondaia come quella, per lo meno, sarebbe molto difficile, nonostante determinate scelte, giungere in fondo alla propria esistenza consapevoli di essere riusciti a lottare, a emergere, a mostrare sé stessi e le proprie convinzioni, e a lasciare il segno.

Libro impegnativo, scritto in inglese, ma che merita.






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mercoledì 28 dicembre 2022

La Ragazza del Punk Innamorato

Glauco Silvestri
Tratto da un racconto
di Gaiman, La Ragazza del Punk Innamorato ci proietta nei primi anni settanta, alla nascita del movimento punk, l'epoca della ribellione al conformismo. 

La storia è quella di tre ragazzi che producono una fanzine punk. Grazie alla loro piccola pubblicazione riescono a entrare ai concerti, a conoscere alcuni personaggi chiave del movimento punk, ma il loro essere 'innocenti' è tale da non essere mai riusciti a far parte del mondo che raccontano, se non in modo marginale. Poi, dopo l'ennesima serata piena di gaffe e brutte figure, ecco che si ritrovano imbucati in una sorta di cerimonia new-age, ricca di lattice, contorsionisti, donne mezze svestite, ascetiche, e per certi versi surreali.
E' lì che il nostro protagonista fa la conoscenza della 'ragazza'. Lei ha uno spirito indomito, e riesce a ottenere 48 ore di autonomia fuori dal gruppo. Segue il gruppetto, scopre il punk, il caos, e mentre i ragazzi si convincono sempre più di aver visto una setta che ambisce al suicidio di massa, lei - in realtà - si svela, e rivela di essere una aliena, di venire da un gruppo di pianeti dove vivono sei colonie differenti, ognuna con una peculiarità, e tutte a rischio di estinzione. E racconta anche lo strano modo in cui loro si riproducono, e si nutrono, in un rituale che li mantiene in uno stato di esistenza al limite della sopravvivenza.
L'influenza del pianeta terra, dei tre ragazzi, della corrente Punk, fa sì che all'interno della 'setta' si blocchi qualche ingranaggio. E' sufficiente per creare una specie di rivoluzione e...

Oddio, sto per svelarvi tutto quanto. In realtà la parte affascinante del film è proprio il viaggio tra culture così opposte. La recitazione è davvero ottima, è presente anche Nicole Kidman, ma ciò che più colpisce è la musica, la capacità di rappresentare quegl'anni davvero rivoluzionari. A me è piaciuto molto, mi ha ricordato - per certi lontanissimi versi - K Pax, ma anche molti altri film di fantascienza pre-effetti speciali, quando la psicologia dominava e le trame erano complesse.

Bello davvero!




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sabato 24 dicembre 2022

Sunshine Cleaning

Glauco Silvestri
Ehi! Domani è Natale. Che ci fate qui a leggere il mio blog? Avete fatto tutti i regali? Siete preda dell'ansia dell'ultimo minuto o... Siete spaparanzati sul divano in cerca di un film da vedere? 

Sunshine Cleaning è il film per voi. Una commedia curiosa che mette a confronto due sorelle, e un padre, e un figlio... Ma vediamo di fare ordine. Rose (bravissima Amy Adams in questi panni) è una mamma single. Il figlio sembra apatico, ma in realtà è estremamente brillante, e a scuola si annoia perché le cose che vengono insegnate lui, le capisce al volo. Ovviamente è bullizzato. Ovviamente è incompreso anche dagli insegnanti. Il problema è che Rose si sta barcamenando per tirare a campare, tenere in piedi la sua relazione con un poliziotto sposato, pagare le bollette... Ma proprio non ce la fa. E ovviamente gli risica un pochino che le sue amiche abbiano avuto successo, o abbiano sposato uomini di successo. Norah è la sorella (Emily Blunt! Eccezionale come sempre), è anche lei in difficoltà col lavoro, con la vita, è una sorta di ribelle che non sopporta troppo l'autorità. 
Entrambe stanno vivendo una vita ai limiti della disperazione quando... Ecco l'idea geniale: Aprire assieme una agenzia di pulizie per le scene del crimine. Si guadagna molto perché è un lavoro che nessuno vuole fare. L'idea arriva dall'amante di Rose, ma il resto lo fa Rose... Che studia, si impegna, riesce persino ad avere successo... A pagare le bollette, a trovare un po' di equilibrio persino nella vita del figlio, creando una bella amicizia con il negoziante senza un braccio dove compra il materiale per l'azienda. 
Ma non può andare tutto bene, vero? Infatti... Norah, senza volere, combinerà un casino... Ma non vi svelo altro.

Bello, divertente, intrigante. Ben recitato. E non vi ho neppure parlato del padre delle due sorelle. Personaggio incredibile! Ve lo consiglio.




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mercoledì 21 dicembre 2022

Goodnight Oppy

Glauco Silvestri
Vi ricordate di Spirit e Opportunity?
Sono due sonde che furono mandate su Marte nel lontano 2004, la cui vita operativa era pensata per 90 giorni, ma che poi... Funzionarono fino al 2018!

Goodnight Oppy ci racconta l'epopea di queste due sonde, partendo dal loro sviluppo, e di seguito, raccontandoci le loro incredibili avventure sul pianeta rosso. Due piccoli robot che ci regalarono una delle più importanti scoperte fatte sul suolo marziano, ovvero la scoperta dell'acqua! 
Le due sonde affrontarono incredibili tempeste, guasti alle ruote, problemi al braccio robotizzato, ostacolate da dune sabbiose, e... tanto tanto altro!
Il loro scopo era quello di esaminare il suolo marziano, di mandarci foto spettacolari dell'ambiente loro circostante. La loro storia emozionò tantissimi appassionati per la loro resilienza, per la loro incredibile capacità di sopravvivere in situazioni non previste. Davvero due macchine incredibili.
Il documentario è potente e dettagliato. Mi ha ricordato eventi che mi avevano fatto stare in ansia. e altri che mi regalarono tanta gioia. E poi il grande epilogo... L'ultimo saluto.

Mi è venuta la pelle d'oca anche solo a scrivere queste poche righe. Bellissimo!




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domenica 18 dicembre 2022

L'elenco telefonico di Atlantide

Glauco Silvestri
Finalmente
ho letto il primo romanzo di Tullio Avoledo. Per misteriosi motivi che esulano da scelte ponderate, non avevo mai avuto occasione di leggerlo, per quanto ami questo autore, per il suo stile, il suo modo di narrare vicende di... fantascienza? Ecco, finalmente l'ho letto, e oggi vi parlo de L'elenco Telefonico di Atlantide.

Ma quale può essere il legame tra fantascienza, miti egizi, e la vita scalcagnata del legale di una piccola banca di provincia? E perché il centro di tutto quanto è un condominio? Perché le vicende che accadono tra quelle mura sono tanto importanti? E il mito della fonte della vita eterna... O per lo meno della salute eterna... Perché è legata al condominio? 
Bisogna avere pazienza e seguire le tristi vicende di Giulio Rovedo, sopportare la sua crisi famigliare, condividere i problemi di condominio col vicino chiassoso, affrontare i problemi con la grossa banca mondiale che vuole accorpare il suo piccolo posto di lavoro... E le tresche con la tagliatrice di teste della banca, i complotti di un elettricista fissato con i complotti globali, i vaneggiamenti di uno storico che vede divinità egizie nella quotidianità del ventesimo secolo, sono il pane quotidiano di questo romanzo.
Tutto ciò sta in piedi? L'autore riesce a tessere una tela credibile e allo stesso tempo incredibile, ma non ci concede spiegazioni, ma ci costringe a seguire un complotto complesso con dettagli che stonano ma che nell'insieme cattura e costringe a non abbandonare mai le pagine del libro.

Poi... All'improvviso, ci si chiede? Che senso ha il titolo del romanzo?

Non ve lo dico, ma di sicuro, scoprirete tutto da soli, quando arriverete all'ultimo capitolo di questa narrazione incredibile!





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sabato 17 dicembre 2022

The Blackout

Glauco Silvestri
Torniamo a parlare di fantascienza! Fantascienza russa! Adoro scavare in questo mondo inesplorato... Dopo tanti anni forzatamente costretto a vedere pellicole provenienti dall'occidente, il poter sbirciare nella produzione cinematografica dell'est non mi dispiace affatto. Quando poi si parla di fantascienza... Vado a nozze!

The Blackout ha una premessa interessante. Siamo in un presente alternativo, in realtà qualche anno avanti rispetto a noi, per lo meno tecnologicamente, ma nulla di significativo. Tutto sembra andare come al solito quando, all'improvviso, tutto si spegne. Gli aerei cadono, le macchine si spengono. L'elettricità scompare ovunque. Si spegne tutto. Ciò che pare più strano è che i sopravvissuti al buio, uomini e animali, sembra governato da fili esterni, nessuna autonomia, nessuna volontà, e l'unica determinazione è quella di eliminare tutti coloro che non son finiti nella rete di controllo. A questa situazione sopravvive la sola Mosca, che per motivi fortuiti è stata 'schermata' dalla Luna... Sì, perché tutto quanto è accaduto a causa di un attacco alieno. Questa isola di umanità non è però esente da situazioni pericolose. Ci sono i rivoltosi, che approfittano della situazione per creare caos dove già regna il caos. Ci sono le 'marionette' che spingono sui confini per eliminare tutti coloro che non sono sotto controllo.
E mentre gli ultimi umani cercano di sopravvivere, ecco che compare un alieno, e chiede udienza.

Cosa mi è piaciuto? Tutta la prima parte, quando non si capisce ciò che sta accadendo, quando i personaggi si barcamenano cercando schemi in cose che non comprendono, quando i militari si muovono con circospezione, quando la stampa investiga per capire, e documentare ciò che sta accadendo. Soprattutto... Quando i personaggi hanno ancora un briciolo di spessore, emozioni, e si comportano seguendole, magari timidamente (n.d.r. Come gli approcci di un soldato alla giornalista assegnata al suo gruppo in avanscoperta), magari goffamente.

Cosa non mi è piaciuto? La metamorfosi improvvisa in uno sparatutto con fucili che non si scaricano mai, o per lo meno, quasi mai, perché nei momenti di maggior pathos ecco il fucile a secco, il soldato che si lancia verso un cadavere, raccoglie la sua arma, e riprende a sparare come se non ci fosse un domani. Da quel momento in poi i personaggi, tutti i personaggi, diventano sagome di cartone in mano alla regia. Si fatica addirittura a distinguerli l'uno dall'altro, perché tutti si comportano in egual maniera.

Cosa ho trovato superfluo? Il medium, che poi - in realtà - è un ragazzo sfortunato che si è trovato a contatto con ciò che ha causato tutto quanto e ne è rimasto scottato! Visto che nella narrazione poco influisce, poteva essere evitato.

Cosa odio di questo film? Lo spiegone fatto dall'alieno agli umani, lunghissimo, evitabile. Il film funzionava bene quando nessuno capiva cosa stesse succedendo, giustificava il comportamento confuso di tutti i personaggi, e persino la presenza della 'stampa' negli avamposti della zona 'buia', sempre per capire l'accaduto. Quando però arriva lo spiegone, tutto il castello di carte crolla. <spoiler>L'alieno racconta di non essere solo, di essere dalla parte nostra, e di voler combattere il proprio compagno, intento a preparare il pianeta all'arrivo in massa della loro razza... Perché loro stanno fuggendo da un mondo morente, e si presentano agli ultimi umani come fossero divinità, hanno pure nomi di divinità (n.d.r. egizie), ma finiscono a combattere tra loro con una scazzottata pirotecnica che ricorda gli scontri tra Neo e il Signor Smith (n.d.r. Matrix), e da Matrix - o meglio è al Signor Smith che - ruba anche qualche idea filosofica banale, ovvero che l'uomo è un virus assassino privo di scrupoli<spoiler>.

E il finale? Il finale tira un pochino su l'asticella, ma temo che sia troppo tardi per salvare il salvabile. Comunque non ve lo svelo.

Voto? Alla prima parte avrei dato sette, forse anche di più, visto che mi ha incollato allo schermo. La seconda parte l'ho trovata noiosetta, un quattro, quattro e mezzo ci sta bene, visto che mi son pure addormentato senza perdere nulla di significativo. Il finale è andato come nelle mie previsioni. Però, come ho detto si risolleva un pochino. Totale: sei meno meno.

Non aspettatevi troppo, ma è guardabile.


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mercoledì 14 dicembre 2022

La Parte degl'angeli

Glauco Silvestri
Oggi vi porto in Scozia, ad assaggiare del buon Whiskey, e per raccontarvi la storia di quattro delinquentelli, quattro ragazzi cresciuti male e costretti a una vita ricca di furtarelli, zuffe, comportamenti contro la società... Ragazzi che hanno la vita segnata anche da ciò che li circonda, e che a ogni tentativo di risollevarsi, di mettersi sul giusto sentiero, vengono subito trascinati nuovamente nel loro 'vecchio' mondo.
Tra loro spicca Robbie, arrestato più volte per violenza aggravata, non perché lui sia un violento, piuttosto per il fatto di essere incastrato in una situazione di odio tra famiglie, dove i padri si odiano e si picchiano, e i figli sono cresciuti appositamente per mantenere viva la tradizione.
Robbie comunque ci prova, a uscire da questo circolo vizioso, riesce a trovare una ragazza a posto, ad avere un figlio con lei, a distaccarsi dal vecchio quartiere, dai genitori, dalla famiglia 'antagonista', e frequenza con diligenza una percorso di recupero impostogli dal tribunale. Il problema è che sono gli altri a cercarlo, a metterlo all'angolo, a costringerlo alla lotta, anche in presenza dell'uomo che dovrebbe vigilare sulla sua condotta.
Robbie è comunque un ragazzo di carattere, coinvolge gli altri del suo gruppo di recupero, e conquista anche il suo controllore. La sua storia è toccante ed è faticoso non provare simpatia per questo ragazzo, per quanto non sia - ovviamente - uno stinco di santo.
E poi c'è il Whiskey. La passione nasce in Robbie per colpa del suo supervisore, che colleziona Whiskey, e che nel tempo libero porta i quattro ragazzi a un corso di degustazione. Sarà per il fatto che a loro è concesso bere alcolici di qualità, gratis, sarà perché l'interesse genuino di Robbie li coinvolge, tutti si mettono a studiare da sommelier, Al punto da farsi notare dagli appassionati, al punto da ottenere - per Robbie - una proposta di lavoro.
Ma... C'è sempre un ma... Robbie è alle strette. Non riesce a sfuggire ai suoi persecutori. Ha bisogno di allontanarsi da Edimburgo, di portare con sé la donna e il figlio, e ci vogliono soldi... E' quindi giunto il momento di mettere a frutto le scarse capacità dei ragazzi per un colpo. E dove se non in una cantina dove è conservata una rara botte di Whiskey?

Tutto questo è La Parte degl'Angeli. Bello, brillante, angosciante, curioso, appassionante, realizzato con il giusto tocco da commedia, con un briciolo di dramma, e delle interpretazioni curiose, forse non eccellenti, ma adatte alla pellicola. 



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sabato 10 dicembre 2022

Chase (Scomparsa)

Glauco Silvestri
E io mi domando: Perché? Chase è un thriller davvero inspiegabile. E' ben fatto, ben interpretato, intrigante, con qualche piccolo colpo di scena, ma...

Ma prima di tutto, la trama: Will e Lisa sono sposati. Il loro matrimonio è in crisi e Lisa ha chiesto una pausa di riflessione. E' per questo che la coppia è in viaggio; stanno andando dai genitori di lei. Lui la accompagna, poi torna a casa, a gestire gli affari di famiglia, che tra le altre cose, vanno a gonfie vele. Si fermano in una stazione di servizio per fare benzina. Mentre lui pensa all'auto, lei va a comprare dell'acqua, e ad approfittare dei bagni. E scompare!
Lui, disperato, chiede al gestore dello store, chiede ai passanti, urla il nome della donna, cerca in ogni angolo, anche nei bagni del locale... Nulla. Chiama la polizia, che placidamente gli chiede di attendere l'arrivo di una pattuglia. Solo che lui non riesce a stare fermo. Per cui lascia la stazione e va ad avvertire i genitori. Questi, presi dal panico, quasi accusano il marito di aver fatto qualcosa alla moglie, poi...
Finalmente interviene la polizia!

E qui io mi domando: Perché Will mente ai poliziotti? Perché gli racconta delle false verità? E' evidente che poi la polizia nota subito le bugie, e comincia a sospettare di lui. E' evidente che le indagini vengono subito sviate, mentre Will si accorge che le telecamere dell'area di sosta funzionano - e non sono guaste come diceva il gestore. E' evidente che, mentre lui cerca l'uomo inquadrato, subito riconosciuto dai genitori di Lisa, la polizia arranca nel buio... E' evidente che la trama del film è tutta incentrata sull'idea che Polizia e marito debbano investigare indipendentemente, e arrivare alla stessa soluzione per vie differenti.
Ma nella vita reale avrebbe senso questa cosa? E non è la prima volta che accade, in film di questo tipo, che la vittima mente alle forze dell'ordine senza alcun motivo. Io questa cosa proprio non la capisco.

Il resto della vicenda è secondario. E non vi svelo se c'è un lieto fine o meno. Del resto, per quanto ben fatto, non ho apprezzato il film. Mi ha maldisposto sin da subito... Fate Vobis!




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mercoledì 7 dicembre 2022

La Notte ha divorato il mondo

Glauco Silvestri
Ecco un film di zombie un po' fuori dalle righe...
Ma solo per il fatto che gli zombie non emettono i classici suoni gutturali che sempre abbiamo udito nelle altre pellicole dedicate ai morti viventi.

La notte ha divorato il mondo ci racconta la storia di Sam. Separatosi dalla ragazza, una sera si reca a casa di lei per riprendere alcune cose che per sbaglio son finite nei suoi scatoloni. Finisce nel bel mezzo di una festa, nessuno gli da udienza, per cui si relega da solo nelle stanza dove sono conservati gli scatoloni.
Qui, attendendo che la sua ex si faccia viva, Sam si assopisce.
Al risveglio il mondo è cambiato, Parigi è cambiata. Molti si sono tramutati in morti viventi, pochi si sono trasformati in vittime predestinate. Dalla finestra dell'appartamento vede scene di vittime aggredite. Fortuna vuole che il suo palazzo sia vuoto... I mostri sono usciti per cercare carne fresca, e lui è riuscito a chiudere le porte dell'androne prima che qualcuno potesse decidere di tornare all'interno per cercarlo.

La narrazione è pressoché silenziosa, quasi monotona, se non per i brevi momenti in cui Sam si dedica alla musica... Lui è un musicista. Suona la batteria, crea sinfonie con oggetti comuni, ecco, quelle sono le scene più interessanti. Per il resto... Tutto già visto!





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sabato 3 dicembre 2022

Falla Girare: The Last Joint

Glauco Silvestri
Ohh... Finalmente un film di fantascienza originale! Ok, non fraintendetemi... Stavo scherzando. Però, neppure tanto. 

Falla Girare è un film italiano, con quel brillante interprete che tutti conosciamo nelle veci del vice-ispettore Coliandro, ma il cui nome è invece Giampaolo Morelli. Non è la prima volta che parlo di un film, su questo blog, in cui lavora Morelli. E' vero che il suo nome è spesso legato a quei mattacchioni della Manetti Bros, ma ha fatto anche altri lavori, e Falla Girare è uno di questi.

Fantascienza, dicevamo... Ebbene la vicenda è ambientata in un futuro prossimo, dove - a causa di una malattia diffusasi tra i vegetali - la Cannabis si estingue. La sua scomparsa è una tragedia epocale, il numero di suicidi aumenta a dismisura, e la razza umana sembra divenuta predata dalla società frenetica che si è costruita attorno. A poco servono le alternative prodotte chimicamente... Se il baratro non è proprio all'orizzonte, c'è comunque chi già ne presagisce l'arrivo.
Siamo in Italia, e un noto influencer - Natan - è caduto in disgrazia per un incidente accaduto durante il compleanno della compagna, alla quale vanno a fuoco i capelli a causa delle 'candeline' messe sulla sua torta. Da quel momento viene chiamato Natan l'incendiario, o una roba simile, e la sua immagine è irrimediabilmente compromessa. Caso vuole che, durante l'ennesima intervista con una rivista scandalistica, l'influencer trovi una piantina di cannabis nascosta in una statua della villa da lui acquistata di recente. La villa, prima del suo acquisto, era appartenuta a un membro della malavita che... Aveva fatto una brutta fine proprio per il possesso di quella piantina.
Natan, il fratello, e il giornalista presente per caso nell'abitazione dell'influencer al momento della scoperta, si mettono in testa una folle idea... Riportare la cannabis al mondo. Per farlo, però, c'è bisogno di un'altra piantina, perché loro hanno il maschio, e nell'orto botanico del Vaticano è conservata l'ultima femmina della specie.

Non vado oltre, per non rovinare la sorpresa. Posso solo accennare al fatto che l'impresa sarà complicata dalla presenza di trafficanti di stupefacenti, polizia in incognito, un padre delinquente... E chevvelodicoafare... Mi son divertito un mondo nel vederlo. Ovvio! E' una goliardata fuori dalle rime, ma ci sono buoni effetti speciali (n.d.r. Non hollywoodiani, ma stanno in piedi per questo tipo di prodotto), un ritmo piacevole, scene surreali, ed è pure ben interpretato.

Per certi versi mi ha ricordato Alex l'Ariete. Ok, quello era un prodotto trash che più di così non si può, e Falla Girare è molte spanne sopra per la qualità che propone, ma a me aveva divertito alla stessa maniera, per l'ingenuità di alcune scene, per il suo strizzare l'occhio a prodotti commerciali americani (Alex l'Ariete si 'ispirava' a piè pari da Cobra, a mio parere), per... Non so neppure spiegare bene il motivo.

A ogni modo, senza pretese, questo film diverte, Morelli dimostra una volta di più di essere in grado di calarsi nei panni di personaggi variopinti e mai facili da interpretare, e alla resa dei conti, non posso che consigliarvelo.  




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mercoledì 30 novembre 2022

Miss. Sloane - Giochi di Potere

Glauco Silvestri
Sinceramente no, non mi è piaciuto! Miss. Sloane non mi è piaciuto affatto. Gli ingredienti possono anche esserci tutti quanti. Gli interpreti sono quasi tutti privi di spessore, a parte forse la protagonista, che però è priva di sfumature (anche quando dovrebbe averne), per cui è comunque difficile avere stima, o provare empatia, o simpatia, per colei che è al centro della vicenda... E dire che il film dovrebbe parlare di una legge controversa che avrebbe il compito di regolamentare il mercato delle armi negli Stati Uniti. Come dice Miss. Sloane davanti alla commissione d'inchiesta, a lei, della legge in questione, poco importa. A lei interessa la sfida, lei cerca la vittoria e basta!

Il film avrebbe tutte le carte in regola per raccontare una vicenda carica di punti di riferimento. Abbiamo una donna brillante, energica, priva di scrupoli e sicura di sé. Abbiamo un dibattito fondamentale sul secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti. Abbiamo tutti gli ingredienti per un piatto succulento e...
E... Mi raccontate solamente il conflitto tra la Sloane e la società che ha abbandonato? Vi concentrate solamente su una questione di potere e ripicche nel mondo dei lobbisti americani? Davvero?
Il film ci racconta poco della Sloane, se non la sua assoluta dedizione al lavoro. Non ne conosciamo i retroscena se non per qualche pillola (stimolanti) presa di nascosto e un Gigolò che compare in qualche situazione sporadica (e del tutto gratuita) per una sveltina senza troppe pretese.

Niente o quasi sulla legge per il controllo delle armi, sui personaggi che lottano da anni per quella legge, se non - per motivi funzionali a quanto detto prima - la vicenda di una del team che ha subito un brutto trauma in passato, e di cui la Sloane si approfitta senza troppi drammi emotivi.
Niente o quasi niente sulla donna che è la Sloane. Una donna di potere, una donna che schiaccia gli uomini con il suo tacco 10, una donna forte in un mondo di uomini di potere. Non sappiamo nulla di lei, della sua vita, della sua personalità. Sappiamo solo che è dedita al lavoro e agli stimolanti. Poteva essere un Gordon Gekko al femminile. Vi immaginate come potrebbe essere un Gekko al femminile? Il film ci mostra invece... Che cosa? Mai una emozione, al massimo un viso contrito che subito sfuma in una visione a grand'angolo e in controluce, così che tutto quanto si trasforma in una silhouette piatta.

Mi spiace dirlo ma questo film è un'occasione mancata!




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lunedì 28 novembre 2022

Cesenatico... Ancora!

Glauco Silvestri
Si, vero! A Cesenatico ci andiamo spesso, e forse vi interessa poco vedere e vedere nuovamente foto della spiaggia, del grattacielo, del porto-canale, della statua dedicata ai marinai... Ma a noi piace, e quando arriva Natale, c'è anche il presepe sulle barche... Ma lo stanno ancora allestendo. L'inaugurazione, immagino, sarà come da tradizione l'8 dicembre. Faremo in tempo a tornare per fotografarlo, come ogni anno, più avanti.

Intanto... Passiamo alle foto, in questa occasione scattate col mio iPhone.






In questa occasione abbiamo approfittato anche per fare un po' di plogging improvvisato. Avevamo solo i sacchetti per i bisognini di Sansone, per cui ci siamo limitati alla raccolta di plastiche piccole, quelle che poi riusciamo a donare per il riciclo a un'ente che conosciamo...





E poi... Grande rivelazione! Ci saremo passati davanti decine di volte. Ma solo ieri ci siamo resi conto che avevamo di fronte un bunker della seconda guerra mondiale... 






Spero che gli scatti vi siano piaciuti. Nel caso... Lasciate un commento qui sotto.


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sabato 26 novembre 2022

Syncronic

Glauco Silvestri
Mi è piaciuto Syncronic. Credo sia tratto da un fumetto... Ehm, no! La trama sembra differente. Il film è comunque 'tanta roba'. Ma non aspettatevi un film pieno di azione ed effetti speciali spettacolari. Qui gli effetti speciali ci sono, ma sono discreti, e forse anche un po' low budget rispetto ad altre pellicole, ma a noi interessa? No, a noi interessa la trama, e quella è affascinante (per quanto abbia qualche buco qua e la).

Trama: Due paramedici si imbattono sempre più spesso in casi di overdose da droghe legali. Spesso le vittime di questa sostanza sono in fin di vita, spesso con ferite gravi, inferte da armi strane, o in condizioni fisiche difficili da spiegare nel contesto in cui vengono trovate. Se all'inizio si pongono poche domande, ognuno preso dai propri problemi famigliari (uno in crisi con la moglie, e la figlia prossima a lasciare casa per andare al college, l'altro alle prese con una brutta malattia, solitario, capace di trascorrere le notti nel letto di donne sempre diverse), le cose cominciano a cambiare quando uno dei due nota che negli ambienti dove trovano le vittime, è sempre presente la confezione di una droga legale chiamata Syncronic.
Poi... La figlia di uno dei due paramedici scompare, i suoi amici avevano assunto il Syncronic, e la vicenda entra quindi nel vivo! 

Ma non vi svelo nulla perché non voglio rovinare la parte più emozionante della pellicola, che all'inizio parte lenta, quasi dormiente e tutt'altro che orientata a narrare una storia di fantascienza. Poi c'è la svolta, e per quanto alcuni dettagli stonino, se sospendiamo la credulità per un'oretta, il film diventa davvero piacevole. 

Rimane solamente una domanda senza risposta: Perché alla fine, lui, per tornare, non si aggrappa all'amico?

La risposta la lascio a voi, dopo che avrete visto il film.




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mercoledì 23 novembre 2022

Venom

Glauco Silvestri
All'epoca non mi aveva attirato, e quando uscì al cinema, lo snobbai brutalmente (n.d.r. Così come il suo seguito). Parlo ovviamente di Venom... L'ennesimo eroe dell'universo Marvel che, per qualche motivo, ho sempre associato a Spiderman.
E, ok, non è stato un morso di ragno a dare i poteri al giornalista d'inchiesta Eddie Brock, però è comunque un giornalista, ha anche lui una storia d'amore in crisi, ha problemi col lavoro, con la vita, con tutto... E il simbionte venuto dallo spazio e 'catturato' per fare esperimenti scientifici non è poi così distante dal ragno scappato da un laboratorio etc etc...

La storia è comunque questa: Brock sta indagando sull'ennesimo genio ribelle che investe tutto il suo denaro in ricerca medica, in ricerca spaziale, e in mille altre attività più o meno lecite. L'ossessione del genio ribelle è quella di trovare una nuova casa all'essere umano, o di adattare l'essere umano a vivere nello spazio, visto che il pianeta Terra è al collasso. Se nel frattempo ciò gli procura grossi guadagni, che male c'è? C'è! Ve l'assicuro, visto che fa esperimenti su cavie umane 'prelevate' tra i poveri dei bassifondi. C'è quando nasconde che l'incidente di una sua astronave è dovuto a una forma di vita aliena ostile... E va be', Brock scopre qualcosa frugando tra le carte della sua donna, che lavora come avvocato per il genio ribelle, e... Ovviamente viene beccato!
La ragazza perde il lavoro. Lui perde il lavoro e la ragazza, e ogni opportunità di lavoro ulteriore. Risultato. Per mesi vive nei bar, finché non gli capita l'occasione di rimettersi in pista. Solo che questa occasione lo porta dritto di fronte a un simbionte, che gli entra dentro, e... Oddio! Si affeziona a lui.

Proseguo brevemente senza spoilerare troppo: Il simbionte racconta a Brock che in realtà 'si sono fatti catturare a posta' per esplorare il nostro pianeta. E il passo successivo sarebbe quello di far arrivare milioni di simbionti, grazie alle astronavi del nostro 'genio ribelle', e fare una bella scorpacciata di umani!

Il resto lo potete immaginare: Venom, essendosi affezionato ad Eddie Brock, decide di salvare la Terra dai suoi simili e... Da quel momento comincia tutta la parte fatta di azione, esplosioni, inseguimenti, sparatorie, fino al gran finale.

Fine: Mi sono divertito. Ovviamente gli effetti speciali sono davvero ben fatti, e i personaggi sono persino caratterizzati decentemente. Ci sta. Si guarda volentieri, nonostante la trama sia prevedibile e già vista in salse differenti.





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domenica 20 novembre 2022

3001 Odissea Finale

Glauco Silvestri
Ed eccomi qui, finalmente, a parlare dell'ultimo capitolo della saga più famosa di Clarke3001 Odissea Finale è un romanzo dal sapore amaro, ve lo devo dire subito, perché ahimè questa saga perde di mordente di libro in libro... Rischio di dire una cosa odiosa ma, ho l'impressione che lo scrittore si sia sentito costretto ad allungare il brodo. 
A mio modesto parere, il contenuto di questo romanzo poteva essere condensato tranquillamente in un racconto breve!
Siamo 1000 anni avanti dalla missione della Discovery. Vi ricordate? HAL 9000 uccise Frank Poole scagliandolo nello spazio profondo. Ma in effetti non lo uccise... Perché il suo corpo viene ritrovato, e risvegliato da una condizione di morte apparente causata dalle bassissime temperature dello spazio profondo.
L'astronave che lo raccoglie è incaricata di catturare le comete, raccogliere il ghiaccio, e portarlo nelle colonie umane sparse per il sistema solare. Non potendo più vivere a gravità normale, Poole è costretto ad abitare in uno degli ascensori spaziali che collegano la Terra con una immensa stazione orbitante ad anello. Ci sono 4 ascensori spaziali, e lui è in quello africano. Qui conosce degli scienziati, dei vip, scopre di essere una specie di reperto vivente dello Smithsonian. Accetta di farsi installare una sorta di interfaccia cerebrale, di adattarsi alla vita di quell'epoca un millennio avanti nel futuro... Ma prima o poi, la tentazione di tornare su Giove è troppo forte... E una volta arrivato su Ganimede, ecco che HAL, David Bowman, e Poole rientrano in contatto. Ma non è una piacevole rimpatriata perché, c'è un messaggio urgente: <spoiler>Pare che il Monolito si appresti a eliminare la razza umana!<spoiler>

Non vado oltre... Del resto gran parte del romanzo è dedicata alla descrizione di un futuro strano, dove si vola con le ali, dove tutti quanti hanno accettato una sorta di controllo cerebrale per poter eliminare la criminalità, dove l'umanità è tutta dedita alla ricerca, allo sviluppo delle colonie, ad espandersi nel sistema solare... Non so! Ogni volta che uno scrittore si inventa un futuro remoto per la razza umana, quando si arriva a quella data, si scopre che è andata in modo completamente diverso. Lo stesso 2001 Odissea Nello Spazio commette questo tipo di errore... Per lo meno, l'errore è legato alle tempistiche. L'ottimismo delle missioni Apollo ha fatto scuola, tanto che oggi, già nel 2022, non siamo neppure lontanamente in grado di fare ciò che veniva descritto nel primo romanzo di questa serie. Eppure, quel libro reggeva bene lo scorrere del tempo perché i personaggi avevano spessore, e le tecnologie ipotizzate da Clarke non si discostavano troppo da ciò che in effetti è stato sviluppato. Anche qui, ovviamente, l'autore prende a man bassa da tutto ciò che la scienza vorrebbe realizzare ma che non fa perché troppo costoso e/o ancora impossibile... Però, sembra tutto incasellato, un compitino fatto bene... Perdonatemi, ma in questo romanzo si potrebbero tagliare molte parti, espanderne altre, per dire il legame tra Poole e Indra, così come l'amicizia con Khan. E invece tutto viene narrato in modo quasi asettico, lineare, basico, epistolare, manca di... emozioni. E anche il finale, tutto accade rapidamente, senza intoppi, va tutto troppo liscio. 

Mi ha lasciato l'amaro in bocca.



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sabato 19 novembre 2022

Dr. Knock

Glauco Silvestri
Bello! Sinceramente non me l'aspettavo, ma bello. Dr. Knock mi ha ricordato - per certi versi - la trama di Doc Hollywood, ma non è la stessa cosa!

Knock è un mezzo delinquente, pieno di debiti, e inseguito da ex compagni 'di merende' con cui ha dei conti aperti. Per evitare di fare una brutta fine, si imbarca su una nave passeggeri spacciandosi per medico. A bordo della nave, con la condiscendenza del capitano, comincia ad appassionarsi alla professione. Studia i testi medici a bordo della nave, si fa raccontare le esperienze subite dai marinai, si interessa di farmacia... Diventa bravino, e ciò lo sprona, una volta giunto a terra, si iscrive alla facoltà di medicina. Ottenuto il diploma, il suo primo incarico è nel piccolo villaggio di Saint Maurice, dove sostituisce il vecchio medico andato in pensione. Ovviamente, la sua propensione a far soldi non è scomparsa, per cui, pur esercitando con attenzione e dedizione il mestiere di medico, riesce allo stesso tempo a far soldi, facendo pagare le proprie prestazioni in base al reddito dei cittadini, avviando attività ospedaliere nell'albergo del paese, convincendo il preside della scuola a istituire corsi di prevenzione e pulizia per i bambini, e anche per gli adulti.
Ovviamente l'arrivo di Knock non è visto bene da tutto il paese. Soprattutto il parroco nutre parecchi sospetti. Sospetti che nascono dal fatto che la popolazione locale fa sempre meno appello alla grazia del Signore, perché si affida al medico, ovviamente, ma anche per il suo 'narcisismo', e la sua importanza pubblica, messa in ombra dal nuovo venuto. I sospetti del parroco diventano realtà quando in paese giunge per caso uno degli ex compagni di Knock, 'chiede' riparo al parroco, e in un momento di 'confidenza' gli racconta del suo passato. 

Va bene, la trama di questo film non ha nulla a che fare con Doc Hollywood, ma la storia di questo medico che 'modernizza' la vita rurale di un piccolo paese sperduto nelle campagne francesi non si discosta molto da quanto avviene al medico in carriera in viaggio per una conferenza, che a causa di un incidente rimane bloccato in un paesino sperduto privo di dottore. Poi il resto della storia segue i suoi sentieri prestabiliti, ma comunque è presente l'elemento scettico, l'elemento entusiasta, e c'è quel pizzico di romantico che non manca mai, così come i momenti di puro divertimento. 
La commedia è ben riuscita, e fidatevi, io sono sempre scettico sulle produzioni francesi, non le amo molto, e ben interpretata. Non è originalissima, ma ben pensata e i personaggi sono davvero ben disegnati e interpretati. Idem per la ricostruzione storica. Davvero ben fatta.

In soldoni: E' un bel film per passare la serata in leggerezza.




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venerdì 18 novembre 2022

Arriva il Black Friday...

Glauco Silvestri
Credo sia la prima volta che preparo un articolo di questo tipo sul mio blog, e... No, non voglio trasformare il mio piccolo spazio online in una vetrina pubblicitaria come va di moda in questo periodo.

Però...

Come sapete, quando vi propongo un articolo dedicato alla fotografia, non può mancare qualche riferimento alla fotocamera che utilizzo, agli strumenti di cui mi avvalgo per ottenere quei particolari scatti (o video). Di conseguenza, ho pensato che potrebbe essere interessante, per voi che mi seguite, la possibilità di avere il medesimo prodotto a un prezzo scontato. Non perché io sia un influencer, bensì perché i risultati che ho ottenuto vi ispirano, ma il prezzo magari degli strumenti è troppo alto per convincervi all'investimento.
E' per questo motivo che, stamane, mentre cercavo due o tre cosette che mi servono tra le offerte per la settimana dal Black Friday di Amazon ho notato quanto segue:

Panasonic Lumix DC-G9 (solo corpo macchina): 799euro
Panasonic Lumix DC-G9 con obiettivo 25mm F1.7: 975euro

Treppiede Manfrotto Befree Advanced: 116euro
Mini treppiede Neewer: 49,59euro

Zaino Fotografico Lowepro ProTactic BP300 AW II: 107euro

Custodia morbida da fotocamera per zaini e borse 'normali': 14,39euro

DJI FPV: 899euro
Landing Pad pieghevole PGYTECH: 15,92euro

Sandisk SD 128GB: 37,39euro
Sandisk SD 64GB: 20,39euro
Sandisk microSD 128GB: 35,39euro

Sandisk microSD 64GB: 17,59euro

Come noterete, vi ho indicato solo prodotti che utilizzo (a parte lo zaino Lowepro, di cui ho posseduto una versione di diversi anni fa... Eccezionale!).

Se cercate altro... Potete partire da qui, vi troverete direttamente alla pagina del Black Friday. Buon Shopping!

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mercoledì 16 novembre 2022

E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Glauco Silvestri
Finalmente un film di fantascienza all'italiana.
Ma è fantascienza? O è una visione grigia del futuro che ci attende, una visione che potremmo evitare, ma che ovviamente "come stronzi" non eviteremo perché staremo a guardare mentre si va formando.

E noi come stronzi rimanemmo a guardare ci racconta la storia di Arturo, manager aziendale che progetta un algoritmo per ridurre le spese inutili... E finisce vittima del suo stesso algoritmo. Arturo viene licenziato. Allo stesso tempo, a causa di un algoritmo sulle affinità di cuore, viene lasciato dalla fidanzata. Arturo ha 50 anni, è in gamba, capace, intelligente, si mette subito in cerca di un nuovo lavoro, ma ovunque guarda, oltre i 40 anni, non c'è nulla, neppure i lavori più umili. Rimane solamente una opportunità. Mentre subaffitta l'appartamento a Raffaello, professore universitario che arrotonda lo stipendio facendo l'hater, giusto per pagare le spese quotidiane, Arturo decide di accettare l'offerta della multinazionale Fuuber, l'unica società disposta ad assumere persone della sua età. Ciò che non si aspetta è di diventare un rider. Lavoro sottopagato, con penalty di ogni tipo nel caso di consegne in ritardo o voti negativi da parte dei clienti, e - in generale - vessato in ogni modo. 
Il destino, e la solitudine, porterà Arturo a provare una App di compagnia della Fuuber, un ologramma creato su misura sulle caratteristiche dell'utente. Gli appare davanti Stella, una ragazza che sembra proprio tagliata per lui. E ben presto lui si innamora di lei... Che però è un ologram... Ehm, no! In realtà è una attrice, anche lei sfruttata dalla società, per impersonare bla bla bla... Il fatto è che pure Stella si è innamorata di Arturo.
Lui, preda di un colpo di testa, decide di raggiungerla... Nella sede principale della Fuuber, a Mumbai. Per riuscirci accetta persino un lavoro di lavavetri nella sede della Fuuber, lavoro per cui è Fuuber a essere pagata 5 euro al giorno affinché lui lo possa svolgere!

Non vi voglio svelare il finale della commedia, perché vorrei concentrarmi su ciò che il film contiene. Persone schiave di algoritmi studiati appositamente per renderle schiave. Persone gettate via, nonostante le capacità, per la loro età anagrafica. Persone costrette a competere con i droni, a competere con i propri compagni di lavoro, a competere contro loro stesse per ottenere voti e stelline di apprezzamento. Persone che per ottenere un lavoro finiscono per partecipare ad aste dove, alla fine, sono loro a pagare il datore di lavoro, per lavorare!
Sembra fantascienza ma, già oggi valutiamo il lavoro dei ristoratori con una App. Valutiamo le consegne a domicilio con una App. Valutiamo i nostri acquisti, le nostre vacanze... qualunque cosa, con una App. E anche i lavori, oggi li troviamo online, grazie ai social, e su questi social riceviamo valutazioni da chi è nostro 'amico', tramite like e conferme. L'intelligenza artificiale è nelle nostre case, ci ascolta, ci profila, e ci modella in modo che i nostri acquisti siano ricorrenti e sempre sullo store di fiducia. Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso il mondo descritto in questo film, e... Come afferma un personaggio del film, non Arturo, rimaniamo fermi a guardare mentre tutto ciò sta accadendo.

Da guardare! Da rifletterci su...

PS. Bravissimo De Luigi, ottimo Pif. Fantastica la Pastorelli! Effetti speciali funzionali al racconto. Narrazione in stile nostrano ma davvero molto efficace. La regia è pulita e piacevole. Si sorride, ci si diverte, ma sotto sotto, rimane l'amaro in bocca. Sarà che ho 50 anni...


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martedì 15 novembre 2022

Brisighella, Sentiero dell'Olio

Glauco Silvestri
Torniamo a Brisighella. Su questo blog ne ho parlato spesso, e vi ho portato foto di questo splendido borgo medievale più e più volte.


Oggi è una nuova occasione di toccare le meraviglie dei luoghi che circondano Brisighella, percorrendo un sentiero bello lungo - sulla carta sono oltre 7km, con un dislivello di oltre 100m - che attraversa oliveti, coltivazioni di kiwi, alberi da frutto vari, tra cui cachi e pere. A ciò si aggiunge una piccola chiesa, splendide viste sui calanchi della zona, e sulle costruzioni medievali che osservano dall'alto il borgo medievale.



































Tutte le foto sono state scattate con la mia fedele Panasonic G9.


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