lunedì 31 dicembre 2012

Today

Glauco Silvestri
Accade un Lunedì senza detonazioni*,
che disgrazie, difficoltà, gioie e passioni,
vengan raccolti e bruciati con i vecchioni**.

E' 'l giorno in più di trecentosessantacinque,
caro anno bisesto, funesto, e maldestro.
Attendendo l'alba tutti quanti messaggeranno,
auguri in rima, fraseggi vari, e baci cari spediranno.

Col calice levato e 'l panettone in bocca,
Sorrisi dipinti, magari abbracciati a una gnocca,
Si accoglie il nuovo anno che arriva,
dimenticando il passato e tutto ciò che ne deriva.

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It happens a Monday without detonation***,
that misfortunes, difficulties, joys and passions,
may come here gathered and burned by emotions.

It is' the day last after three hundred and sixty five,
dear leap, fatal, and clumsy year.
Waiting for the sunrise everyone will cheer,
greetings in rhyme, messaging, and kissing get thrive.

Raising the glass to the south, with a piece of cake in mouth,
Smiles painted in faces, perhaps with a chick embraced,
We all welcome the new year arrives,
forgetting the past and everything with it we got last.



* A Bologna, quest'anno, sono vietati i fuochi artificiali.
** Quest'anno, il vecchione sarà una scimmia!
*** In Bologna, this year, fireworks are banned by law.

sabato 29 dicembre 2012

Lick number 1

Glauco Silvestri
E' un anno che studio chitarra. Lo faccio la sera tardi, da autodidatta, con tutte le difficoltà del caso. Non pretendo, vista l'irregolarità con cui proseguo nello studio, di avere già acquisito doti da chitarrista provetto. Ci vorrà ancora molto tempo, tanta costanza, e una inesauribile quantità di umiltà musicale. 
Però, nonostante mi ritenga ancora troppo scarso per mostrare in pubblico le mie doti, ho voluto comunque cimentarmi in questo brevissimo lick. 
Lo ammetto... il motivo principale per cui ho registrato questo esercizio è per collaudare la connessione USB del mio amplificatore. 
E' un anno che lo possiedo ma ancora non avevo provato che funzionasse correttamente. Miii... pensa se non andava, l'avessi fatto subito, in caso di guasto, avrei potuto sostituirlo al negozio, ora mi toccherebbe spedirlo in riparazione! 
Per fortuna funziona tutto correttamente. 
La registrazione è stata eseguita grazie a GarageBand. Non ho usato il software proprietario dell'amplificatore perché... boh... ho già una discreta conoscenza di GarageBand e ho preferito proseguire con quel programma. 
Come potrete notare, l'esecuzione è ancora un pochino indecisa. 
Migliorerò... anche se nei giorni scorsi l'ho eseguito perfettamente. 
Un po' dipenderà dal fatto che sapevo di essere registrato/ascoltato da voi blogger... Un po' dipende dai cavi. Vivendo in condominio mi ascolto in cuffia. Immaginate quindi l'amplificatore con un cavo che va alla chitarra, l'altro che va al computer, l'altro che va alle mie orecchie. E' un caso che non mi sia strangolato mentre provavo a registrarmi. Va be' questo è quanto. Cliccate su play qui sotto e... alzate il volume delle casse (ricordate la scena iniziale di Ritorno al Futuro?). 


It's a year I'm studing guitar. I do it late at night, by myself, with all the difficulties of the situation. I do not claim if, considering the irregularity with which I continue in the study, I've not already acquired skills as a guitarist experienced. It will still take a long long time of study, a lot of patience, and an endless humility inside. 
However, although I still consider too scarce for a public live show, I still wanted to try my hand at this small lick. 
I admit ... the main reason I wanted to record this exercise is to test the USB connection on my Amp. 
It's one year that I own it, but I still had not tried it worked properly. God... imagine if it did not work. Instead to replace it at the store I will have to return it for repair! 
Luckily everything worked correctly. 
The recording was made with GarageBand. I did not use the proprietary software of the Amp because... Well... I already am used of GarageBand so I decided to continue with it. 
As you can listen, the execution is still a little bit undecided. 
I will improve myself, absolutely... although in the last few days I have performed it perfectly. 
I suppose it depend a little on the fact that I knew to be recorded/heard from all of you bloggers... I suppose it depend a little on the amount of cables I had around me. Living in an apartment house I had to use headphones to listen myself. Imagine then the amplifier with a cable connected to the guitar, another one connected to the computer, then another one connected to my ears. It's just a case that I have not been strangled by myself while I was trying to register my lick. Okay, that's it. Click play on the player below and ... turn up the speaker volume (do you remember the Back to the Future intro scene?).


venerdì 28 dicembre 2012

Clara

Glauco Silvestri
Il 21 dicembre Clara è uscita di casa per affrontare il proprio destino. Il blog della Cacciatrice è quindi sospeso nel limbo. All'inizio, visto il successo insperato di lettori provenienti dagli Stati Uniti, pensavo di avviare una seconda stagione della saga ma... poi ho deciso che è meglio rimanere sui progetti iniziali. Non voglio cadere nella tentazione di allungare troppo il brodo con acqua calda.
Per cui, oggi, ho cominciato a scrivere l'ebook che chiuderà le vicende della folle ragazzina di Tombe.
Il titolo provvisorio si barcamena tra:

  • Sfida all'Albero dei Corvi
  • L'albero dei Corvi 

L'ebook, al contrario di quanto ho fatto con Mauro Bianchi, e di quanto ho intenzione di fare con H-Asteroid, non conterrà tutti i brani pubblicati gratuitamente sul blog di Clara. Sarà una storia auto-conclusiva a sé stante, anche se strettamente connessa alle vicende raccontate da Clara nel suo blog. Per questo vi consiglio (se non l'avete ancora fatto e siete interessati alla pubblicazione), di cominciare a leggere quest'ultimo, in fondo è gratis! 

Ci vorrà qualche mese per poter giungere a conclusione dell'ebook. Vi terrò informati. 


giovedì 27 dicembre 2012

Il Futuro della Civiltà...

Glauco Silvestri
Tutti se la menano su come i bambini sono il nostro futuro, la nostra speranza, eccetera... Ma non è così, cazzo!
Da chi è che imparano? Da noi. Che comportamenti avranno? I nostri. Che errori ripeteranno? I nostri.
La gene scopa come conigli e sputa fuori questi dannati marmocchi senza sosta, poi parla di speranza... Ma loro non faranno altro che peggiorare la merda che noi abbiamo già prodotto!
Cosa, non siete d'accordo? Pensate che siamo qualcosa che vale la pena di prolungare?
Bè, fatemi il piacere di guardare il Mondo che avete attorno, okay? E poi provate a dirlo di nuovo senza ridere...
Non siamo... Mmm... Figli della fottuta luce divina che entrano mano nella mano nell'Era dell'Acquario.
Siamo segaioli che distruggono il Pianeta e pisciano l'uno in faccia all'altro, così che metà del Mondo muore di fame e l'altra metà cerca sempre un nuovo modo per evitare che se ne accorga.
Credetemi, è questo il cazzo di limite al nostro potenziale.

cit. Garth Ennis e John Higgins, Hellblazer: Figlio dell'uomo, pag.7


mercoledì 26 dicembre 2012

Rock of Ages

Glauco Silvestri
La passione per i Musical, in me, è abbastanza nascosta. Ci son momenti in cui li apprezzo al di sopra di ogni altra pellicola, mentre in altri li schivo come fossero il peggior male in Terra. Rock of Ages è uno di quelli che ho schivato quando uscì al cinema, e che ho ripescato solo ora, ovviamente in dvd... e ho fatto bene!

La trama è banale, la solita commedia d'amore tra una ragazza che arriva a Los Angeles in cerca di gloria, e il ragazzo (cantante di una band amatoriale) che lavora in uno storico locale rock di Hollywood. Di contorno a questa vicenda affettiva c'è la lotta della municipalità contro la corruzione di cui la musica rock è simbolo (in questo trovo riferimenti al magnifico Footloose, quello originale, non il dimenticabile remake); c'è la rock star che ha perso la via, e nonostante il successo conduce un'esistenza priva di significato; c'è soprattutto una colonna sonora da brividi inconfessabili.
Il Cast è di tutto rispetto. Partiamo con Tom Cruise, incredibilmente bravo nell'impersonare la rock star per eccellenza. Catherine Zeta Jones interpreta alla perfezione la moglie del sindaco, bigotta cristianeggiante e guerrafondaia... ma che nasconde un passato ben diverso. Cosa dire, poi, di Alec Baldwin, credibilissimo proprietario del Bourbon, il locale che fa da teatro a tutta la vicenda?

Credetemi, questa pellicola è tutt'altro che da sopravvalutare. Diverte, inchioda allo schermo, è musicalmente ineccepibile e spettacolosa. Il regista, Adam Shankman è lo stesso di HairSpray, altro musical notevole... e qui si vede tutta la sua bravura.

Davvero, davvero, davvero, bello da ascoltare e da vedere. 



martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

Glauco Silvestri
Sto scrivendo questo post che è appena il 3 dicembre. Da qui a natale (e scriverlo in minuscolo non è un errore, ma una necessità, per me, quest'anno) possono cambiare ancora tante cose, ma le prospettive non sono sicuramente rosee. Su quanto è successo quest'anno... be', credo ne parlerò tra cinque giorni. E' stato un duro anno da affrontare, questo vi basti.

Magari cambierò il contenuto di questo post in corso d'opera. Diciamo che, a oggi, le poche gioie che mi son rimaste sono la chitarra e gli ottimi caffè fatti dalla mia piccola Nespresso U.

Però non voglio ammorbarvi con i miei problemi, o il mio umore che fa l'altalena tra suola delle scarpe e una quota a malapena accettabile. Voglio invece augurarvi Buone Feste (questa volta scritto con la maiuscola) e indicarvi dove poter scaricare il mio regalo, per voi tutti.

Qui...

Trovate i miei ebook su Amazon. Solitamente costano una manciata di monetine, ma oggi sono gratis. Per cui potete prenderli liberamente, leggerli, e magari lasciare un commentino.

Buona Lettura, Buon Natale, e tante tante belle cose.


lunedì 24 dicembre 2012

Vigilia

Glauco Silvestri
E' la Vigilia di Natale. E' la Vigilia di tante altre cose. Non sto qui a parlarne perché oggi bisogna essere tutti buoni, e bisogna esserlo anche domani, e dopo-domani, e magari ogni giorno dell'anno. La vita è troppo breve per tenere il muso troppo a lungo.
Il 2013 sarà un anno di tasse, difficoltà economiche, sogni irrealizzabili, libri da leggere, film da vedere, voti da dare, dita incrociate da tenere, un'Italia da salvare, e... magari anche di serate passate tra amici. Sarà un anno tutto da scrivere. Ma siamo ancora a un giorno dal Natale 2012, per ciò è inutile andare troppo avanti con lo sguardo.

Domani passate da queste parti, che ci saranno dei regali per tutti voi lettori. Già ora posso indirizzarvi a Gli Uomini in Bianco. Un ebook gratuito di cui vi ho già parlato qualche giorno fa. E poi c'è il nuovo episodio de H-Asteroid, uscito a inizio mese. Con l'anno nuovo arriveranno altre sorprese. A ogni modo questo blog non va in vacanza... per cui gli auguri ve li faccio domani!

Qui a fianco un disegno stupendo di Adriano De Vincentiis...


giovedì 20 dicembre 2012

Cos'è rimasto sulla Luna?

Glauco Silvestri
Leggo questo articolo sul Post e non posso fare a meno di riportare l'elenco qui sotto. E' bello vedere che la maggior parte degli oggetti è roba di uso comune...
  • Oltre 70 veicoli spaziali tra moduli lunari, sonde e rover utilizzati per muoversi più velocemente sulla superficie della Luna;
  • 5 bandiere statunitensi su sei portate sulla Luna da altrettante missioni Apollo;
  • 2 palline da golf,
  • 12 paia di stivali;
  • Un numero non quantificato di telecamere;
  • Pellicole per cineprese;
  • 96 sacche contenenti urine, feci e vomito;
  • Diverse macchine fotografiche con relativi accessori;
  • Strumenti da lavoro come martelli, pale, pinze e rastrelli;
  • Zaini;
  • Coperte termiche;
  • Strofinacci e fazzoletti inumiditi;
  • Kit per igiene personale;
  • Contenitori di cibo per viaggi spaziali;
  • Una fotografia della famiglia dell’astronauta Charle Duke (Apollo 16);
  • Una piuma di Baggin, il falco mascotte dall’Accademia dell’aviazione militare statunitense, usata per l’esperimento di caduta di un martello e di una piuma durante la missione Apollo 15;
  • Una piccola scultura di alluminio in ricordo degli astronauti e dei cosmonauti morti durante i primi anni dell’era spaziale, lasciata sulla Luna dall’Apollo 15;
  • Uno stemma della missione Apollo 1 che finì prematuramente a causa di un incidente che uccise tre astronauti;
  • Un disco di silicone con messaggi di pace da 73 capi di stato lasciato sulla Luna dall’Apollo 11 (per l’Italia il messaggio fu scritto dall’allora presidente Giuseppe Saragat);
  • Una spilla d’argento lasciata da Alan Bean durante la missione Apollo 12;
  • Una medaglia in onore e in ricordo dei cosmonauti sovietici Vladimir Komarov e Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio;
  • Un rametto d’ulivo d’oro lasciato dagli astronauti dell’Apollo 11 in segno di pace.

martedì 18 dicembre 2012

Benvenuti a Zombieland

Glauco Silvestri
Pellicola improbabile, quando divertente, e allo stesso tempo non troppo irriverente rispetto al mondo (a volte bistrattato) degli Zombie. Benvenuti a Zombieland è una commedia, ma ciò non vuol dire che si debba rinunciare a sanguinosi inseguimenti, sparatorie, morti mangiati e quant'altro.

La storia comincia in una America invasa dagli Zombie. Il protagonista ci racconta che tutto ha avuto inizio con una mutazione del virus della mucca pazza, ma si tratta di un ragazzino sopravvissuto perché non troppo popolare, che passa i venerdì sera a giocare a Worldcraft, e un briciolo disadattato. Lui si è creato un vademecum su come fare per sopravvivere alla 'pandemia'. Ma è solo... per lo meno fin quando non incontra i suoi compagni di avventure. Il primo è una sorta di super-hero macho che attraversa il paese in cerca di un Twinkie, gli altri due sono due ragazzine che hanno come unico desiderio quello di raggiungere un Parco Giochi sulla costa californiana.
La loro avventura si muoverà sulle highway americane, fino a raggiungere Beverly Hills, e incontrare Bill Murray (sopravvissuto).

Come ho detto, il film non manca di scene sanguinolente, ma allo stesso tempo è dotato di grande ironia. Bravissimi gli interpreti, ovvero Woody Harrelson ed i giovani Jesse Eisenberg, Emma Stone eAbigail Breslin. A tutto ciò va aggiunto un mitico Bill Murray che interpreta sè stesso, e Mike White, il benzinaio... un volto noto anche se non famosissimo.
Davvero un film interessante. Da vedere senza il rischio di rimanere svegli la notte, ma allo stesso tempo non così frivolo da deludere gli amanti del genere horror. Risate e sangue... bella accoppiata!
Ve lo consiglio!


sabato 15 dicembre 2012

Toutatis Asteroid catch in a Video

Glauco Silvestri
Questo asteroide è passato a circa 7 milioni di chilometri dalla Terra (circa 18 volte la distanza Terra-Luna), tra il 12 e il 13 dicembre. Il video qui sotto dura pochi secondi, ed è stato ottenuto unendo 64 immagini radar dell'oggetto. Toutatis è grande circa 5 chilometri... impressionante.

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This Asteroid has passed 7 kilometres far from Earth (about 18 times farther away than the moon is), between the 12 and the 13 of december. The video is just a few seconds long, and is obtained joining 64 radar images taken in that while of time. Toutatis is 5 kilometres wide... It's impressive!





Source: here.


venerdì 14 dicembre 2012

XII.XII.XII

Glauco Silvestri
Ieri la XII Edizioni ha annunciato la cessazione della sua attività. Leggere la mail giuntami privatamente da loro, andare sul loro sito con incredulità, credetemi, non è stata una bella esperienza.
Ho conosciuto di persona alcuni di loro. Non ho mai pubblicato nulla con loro. Ma leggevo i loro libri, recensivo i loro testi, seguivo le loro attività con affetto. Ammetto che ho ancora un paio di loro libri da leggere... ma la colpa è mia, e un po' anche di questo diamine di 2012 che ha portato brutte cose, non solo su di me, ma un po' ovunque.

Era bello sapere che esisteva una casa editrice fatta così.

L'unica volta che ho mandato alla XII un mio racconto è stato per il concorso Circo Massimo. Non ebbi fortuna, ma da quel racconto nacque una delle mie saghe più care, ovvero quella di Mauro Bianchi. Se non ci fosse stata la XII, non ci sarebbe stato Mauro Bianchi.

Ora se ne vanno. L'editoria italiana acquisterà un vuoto difficilmente colmabile. Per chi non ha mai letto nulla di ciò che la XII ha pubblicato, c'è ancora tempo... fino al 31 dicembre il loro store online rimane aperto.

Un abbraccio a tutti i ragazzi che hanno fatto della XII una bellissima realtà.


giovedì 13 dicembre 2012

Gli Uomini in Bianco

Glauco Silvestri
E' giunto il momento di presentare il mio primo regalo natalizio (n.d.r. oddio, l'altro sarà un regalo befanizio, ma sempre di "feste natalizie" si parla, giusto?).

Gli Uomini in Bianco è un ebook molto particolare. La storia è nata nel lontano 2005. Come altri miei precedenti ebook, anche questo nasce da un book blog, il quale nacque da una banale chiacchierata tra me e una lontana amica di rete, che un giorno mi chiese: che mestiere fai?
E io gli risposi che facevo l'agente segreto.

Ovviamente questo ebook non è una storia autobiografica. Di me, in questo ebook, c'è davvero molto poco. Però qualcosa c'è. I personaggi che compaiono in questa pubblicazione sono tutti ispirati ai miei primissimi amici di blog, molti dei quali sono spariti, non hanno più un blog, e chissà su quale pagina facebook passano il loro tempo libero. In questo ebook sono presenti anche alcuni riferimenti a libri, film, e altro, che in quegl'anni seguivo (nel bene e nel male). Per il resto è tutta fantasia, e follia.

Ma di cosa parla questo ebook? Un ragazzo viene sequestrato in casa sua e condotto in uno strano posto dove tutti vestono di bianco. Viene reclutato per diventare un Uomo in Bianco. Gli Uomini in Bianco fanno parte di una agenzia governativa ultra-segreta, di cui neppure gli Uomini in Bianco devono conoscere l'esistenza (???). E' una organizzazione guidata da uno spirito guida (perdonate il gioco di parole), e il suo scopo... è segreto! Lo scoprirete leggendo l'ebook, in cui è narrato tutto il processo di crescita di questo ragazzo, l'agente G, da recluta a agente illuminato. Insomma... una avventura davvero corposa (n.d.r. che dedico ai 50 anni di James Bond).

Non aspettatevi un libro tutto action, o una spy-story contorta e ombrosa. Tutt'altro. L'ironia la farà da padrona in ogni pagina, sia a causa dei personaggi, sia a causa delle situazioni. Ma non abbassate mai la guardia, mi raccomando.

L'ebook è scaricabile in PDF, in ePUB, e in MOBI (Kindle). E' gratuito. Dopo che lo avrete letto, sarebbe bello conoscere la vostra opinione. Un commento può essere lasciato come commento a questo post, inviato alla mia solita mail, inserito attraverso l'apposito bottone in questa pagina. Se poi volete esprimere il vostro gradimento in modo ancora più convincente, con una piccola donazione, o qualcosa di simile, perché non dare un'occhiata a questa pagina?

Buona Lettura, e buone feste a tutti.



mercoledì 12 dicembre 2012

Tredici Settimane

Glauco Silvestri
Tredici settimane, di respiro leggero.
Poi una nuova agonia, fino al'avvero.
Giorno dopo giorno, conto le ore,
Ogni tanto le mani, prendon tremore.

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Thirteen weeks of light breathing.
Then a new agony, since my heart stop beating.
Day after day, I count the hours,
Every now and then, eyes could be wet of tears.



sabato 8 dicembre 2012

Caro Babbo Natale...

Glauco Silvestri
Caro Babbo Natale,

visto che quest'anno sono stato buono (sì, lo so, non proprio tutti i giorni dell'anno, ma son pur fatto di carne, ossa e sangue, mica c'ho le ali, io... e a quanto raccontano i fratelli Winchester, neppure chi ha le ali è scontato che sia buono buono), vorrei chiederti se volessi, a tuo comodo, esaudire i seguenti desideri:

  1. Un viaggio di andata e ritorno per la Luna. E' un po' costosetto, lo ammetto, ma visto che è per due persone, e che io sono solo, potresti venire pure tu, no? Eventualmente, se davvero è troppo caro, potrei anche accontentarmi di un volo fuori dall'orbita con il Virgin Galactic, giusto? Questo costa un po' meno.
  2. Un bel robot domestico iRobot. Il modello 581 sarebbe fantastico... ma anche il 531 potrebbe fare al caso mio. Come dici? Che me ne faccio? Che alla mia età ho ancora molto olio di gomito da consumare? Eh, già! Forse hai ragione da vendere.
  3. Windows 8. Sto pensando di installarlo su una partizione del mio Mac (argh! Anatema! I Mac Fanatici mi staranno già lanciando ogni tipo maledizione). Vorrei approfondire il mio studio di Visual Studio 10, e magari fare qualche App per il mio cellulare. 
  4. Che ne dici di questo libro? E' già nella mia wishlist. Lo so, ho già parecchi libri per chitarra e sono solo a metà del secondo. Ma faccio progressi, e Britti è davvero un grande chitarrista.
  5. Un kit per cambiare le corde alla chitarra. Non ne ho ancora bisogno, ma prima o poi qualche corda si romperà, e averlo già in casa non sarebbe male (lo so, lo so, mi porto sfiga da solo!).
  6. La mia schiena mi suggerisce un bel leggio per spartiti. Visto che sto studiando da autodidatta, suonare guardando il "libro" non è così banale. Per cui non farebbe male avere un oggetto di questo tipo. Così potrei far pratica anche da in piedi...
  7. Non c'è niente che ti sconfinfera? Volendo puoi scegliere a caso nella mia wishlist... c'è parecchia robina interessante.
Poi... non sono sicuro che sia in tuo potere ma, perché non raddrizzare la situazione economica di questo paese? Un bell'incantesimo che renda saggi, sapienti, onesti, e in gamba, ai nostri politici e banchieri. Una roba da poco, vero? Magari ci cade tra le braccia una bella legge elettorale, una bella politica di wellfare, una bel programma di sviluppo, un programma politico che guardi avanti di quindici anni, e non di quindici giorni. E magari fare in modo che anche i politici degl'altri paesi abbiano lo stesso dono. Magari poi la pace nel mondo viene da sola, e magari si sta un po' meglio tutti quanti... che ne dici? Vabbé, ho capito, lasciamo perdere, va!
 
Ah... se non trovi l'albero, metti tutto sul banco della cucina e fatti pure un caffè dalla macchinetta!




venerdì 7 dicembre 2012

Il Segreto delle Tre Pallottole

Glauco Silvestri
Prima di cominciare a leggere Il Segreto delle Tre Pallottole dovete fare mente locale su alcuni punti fondamentali:

  • E' un romanzo, sì... ma nasconde un'inchiesta giornalistica vera, che non poteva essere divulgata se non in questa forma.
  • Le parti in corsivo sono trascrizioni reali dalle interviste realizzate. 
  • L'argomento di questo libro riguarda la fusione fredda, la messa in ombra rapidissima dei primi successi, il fatto che oggi non ne parli pressoché nessuno.
Quattro giornalisti di RaiNews24 decidono di occuparsi degli strani effetti provocati sul campo dai famigerati proiettili all'uranio impoverito. Ci sono molte domande che non hanno risposta, e che portano Claudio e i suoi tre colleghi a scavare sull'argomento fino a giungere molto indietro nel tempo, fino a collegarsi ai primi esperimenti sulla fissione, la fusione 'calda', e a quelli successivi dedicati alla fusione 'fredda'. Il processo di insabbiamento appare evidente. L'esercito statunitense compare tra le carte. Gli scienziati hanno voglia di parlare, ma attorno alle loro parole c'è sempre discrezione, perché è possibile ammalarsi inspiegabilmente, perché sono malattie difficili da curare, e si può anche morire. Può, l'esercito americano, aver utilizzato in Iraq e in altri conflitti, armi nucleari di nuova concezione? Ufficialmente no. Per quanto siano state sperimentate con successo nuove armi 'chimiche' capaci di sviluppare una quantità di energia impressionante, per quanto i campi di battaglia siano in seguito stati irrorati di proiettili all'uranio impoverito, che con la loro bassa radioattività hanno impedito rilevamenti più chiari nei luoghi in cui queste nuove armi sono state utilizzate.

Il romanzo non dà risposte. E' quasi troncato a metà, anche perché si conclude con la chiusura dell'inchiesta, e i quattro giornalisti che si trovano impossibilitati a mostrarla in pubblico in quella forma... e di conseguenza pensano di costruirci sopra una sorta di romanzo. Una sorta di libro che mostra tra le sue pagine, oltre che la storia che vuole narrare, anche la propria storia (idea davvero interessante). L'inchiesta nascosta in esso mette in luce molti dubbi, e affronta un argomento davvero spinoso. Oggi potremmo non essere più schiavi del petrolio se... oppure no, forse non ci sono stati insabbiamenti e certe coincidenze conducono alle solite Ipotesi di Complotto.

Il libro, probabilmente, manca degli ingredienti tipici di una 'vera' spy story ma... secondo me dovrebbe stare nella libreria di tutti quanti noi.




martedì 4 dicembre 2012

Come vanno i miei ebook gratuiti? (Pdf)

Glauco Silvestri
Il Pdf, a contrario di quanto alcuni affermino online, non è un formato ebook. E' un formato usato per diffondere documenti, è vero, ma non è sicuramente adatto alla lettura. Diciamo che, se viene formattato a dovere, può essere letto comodamente sui lettori di ebook come il Kindle e il Kobo (e tanti altri), ma ha dei limiti che ne impediscono una esperienza di lettura analoga ai files ePub e Mobi. Primo tra tutti la scalabilità dei caratteri non esiste. Mi spiego meglio: mentre con un file Mobi e/o ePub è possibile scegliere la dimensione del font e vedere la pagina dimensionata a dovere per una lettura confortevole, con il Pdf non è possibile.
Ma bando alle ciance. I miei ebook gratuiti sono distribuiti anche in questo formato (con una pagina in formato A6), visto che c'è chi lo richiede. E sempre in Pdf distribuisco anche dei racconti brevi (questa volta in A4), che stanno in una o due pagine, e che probabilmente si leggono più comodamente stampandoli su carta.

I valori statistici di download si vanno a metà tra ePub e Mobi. I valori giustificano lo sforzo di proseguire con la produzione di questo formato. 

Se siete curiosi, potete consultare l'immagine qui sopra. Cliccandola si ingrandisce.

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The Pdf files, in contrast to what someone claim online, is not an ebook format. It's a format used to distribute documents, thats is true, but it is definitely not suitable for reading. Let's say, if it is formatted properly, it can easily be read on ebook readers like the Kindle and Kobo (and many others), but it has many limitations that prevent a reading experience similar to ePub and Mobi files. First and foremost, the scalability of the characters does not exist. Let me explain: while in a Mobi file, and / or in an ePub file, you can choose the font size and see the page properly sized for comfortable reading, in a Pdf file this is not possible.
But 'nuff said: my free ebooks are also distributed in this format (with an A6 page size), since there are those who require it. And always in Pdf format I also distribute short stories (this time in A4 page size), which are in one or two pages, and probably that are better to read easily by printing on paper.

The statistical values ​​of download are halfway between ePub and Mobi. The values ​​justify the effort to continue with the production of this format.

If you're curious, you can see the image up here. Clicking on it it enlarges.


Come vanno i miei ebook gratuiti? (Mobi)

Glauco Silvestri
Il file Mobi è quello che solitamente usano gli autori come me per produrre ebook adatti al Kindle. E' interessante, io credo, vedere le differenze di download tra questo formato, e l'ePub (usato invece dalla concorrenza, come il Kobo, giusto per fare un esempio).

Statisticamente parlando, Kindle se la passa male in Italia. Mi pareva di ricordare che all'inizio dell'anno le cifre si erano avvicinate parecchio a quelle relative al formato concorrente, ma in quest'ultimo rilevamento c'è stato un calo notevole.

Va be'. Se siete curiosi, l'immagine qui sopra riporta le statistiche complete per il mese di Novembre. Cliccandoci sopra si ingrandisce.

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The Mobi file is usually used by authors like me that want to produce ebooks suitable for the Kindle  It 's interesting, I think, to see the differences between this format and the ePub format (used by Amazon competitors, such as Kobo, just to give an example).

Statistically speaking, the Kindle goes bad in Italy. I seemed to recall that earlier this year the statistics were a lot closer each others, but in this survey there was a noticeable reduction by the Mobi format.

Okay... If you're curious, the image up here shows the complete statistics for the month of November. Clicking on it it zooms.



Come vanno i miei ebook gratuiti? (ePub)

Glauco Silvestri
Lo ammetto! Pensavo che la saga di H-Asteroid non godesse di interesse diffuso. Scoprire, invece, che il terzo episodio ha richiamato 114 download in un solo mese mi lusinga, anche in combinazione del fatto che pure il secondo episodio non se la cava male. Mauro Bianchi continua ad attirare dei click, per quanto la saga sia terminata già da tanto tempo... e poi ci sono i miei ebook autoconclusivi

E' parecchio che non propongo qualche nuova storia, è vero! Mi scuso nei confronti di chi sta aspettando qualche nuova avventura da leggere. Il fatto è che non sto passando un bel periodo, per cui non riesco a seguire più di un progetto alla volta (ovvero il book-blog I'm The Slayer).
Entro Natale, però, avrete qualche novità.

Per gli amanti dei numeri (o per i più curiosi), l'immagine qui a fianco riporta le statistiche relative ai download di files in formato ePub. Cliccandoci sopra si ingrandisce.

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I admit it! I thought the saga of H-Asteroid did not enjoy widespread interest from readers. I'm flattered to discover, however, that the third episode drew 114 downloads in just one month, even in combination with the fact that also the second episode is not doing so bad. Mauro Bianchi continues to attract clicks ... and then there are my novels in ebook format.

It's a lot of time that I do not propose any new story, it's true! I apologize towards those who are waiting for some new adventure to read. The fact is that I'm not having a good time, so I can not follow more than one project at a time (the book-blog I'm The Slayer).
By Christmas, however, you'll have some interesting news.

For those who love numbers, the image up here shows the statistics for the download of files in ePub format. Clicking on it it zooms.



Come vanno i miei ebook su Amazon?

Glauco Silvestri
Sono molto felice del successo della saga dedicata a Mauro Bianchi. Ha venduto tanto (rispetto agl'altri). I download nelle giornate di promozione gratuita sono stati strepitosi. Insomma, non mi posso lamentare. L'immagine qui sotto vi riporta le statistiche (cliccate per ingrandire).


I am very happy about the success of the series dedicated to Mauro Bianchi. It sold so much (compared to the others). The downloads in the days of free promotion were sensational. In short, I can not complain at all. The image below shows you the stats (click to enlarge).




lunedì 3 dicembre 2012

Aveva Freddo

Glauco Silvestri
Si tratta di un frammento. Non è una storia compiuta, è semplicemente un esercizio. Nessun editing o riscrittura, la pubblico così come mi è uscita:

Un forte scossone fece battere la nuca di Paul contro la parete metallica a cui era appoggiato. Volse il capo massaggiandosi il punto d’impatto, cercando di capire cosa era successo. Viaggiava da ore, giorni, mesi. Non ricordava quando era salito su quel convoglio. Ricordava solo la sentenza: esilio. Poi lo avevano infilato in quel cubicolo di metallo, lo avevano agganciato a una rastrelliera, caricato su un treno, ed era iniziato il viaggio. Un viaggio più che altro interiore, visto che era avvolto dall'oscurità più completa, visto che il treno era partito senza avvisare quale fosse la sua meta.
La sua esistenza si era concentrata sulle vibrazioni, sui movimenti bruschi, sulle accelerazioni, sulle frenate, e sui suoni soffocati che giungevano dall’esterno. Per lo più erano sibili. Ogni tanto bisbigli. Di parole, voci vere, non ne aveva più udite.
Nessuno conosceva la destinazione di quel treno. A lui, come a tutti gli altri esiliati, non veniva detto nulla se non che erano divenuti degli indesiderati.
Era stato caricato sul treno e dimenticato lì. L’unico suono persistente a fargli compagnia era il proprio respiro.
Paul batté le mani sul freddo metallo.

In quanti erano su quel treno? Lui solo; mille anime; diecimila spiriti; non poteva neppure immaginarlo.
La bara metallica che conteneva Paul cominciò a ruotare lentamente. Si ritrovò con gli occhi rivolti verso l’alto. Il suo campo visivo, però non era mutato.
Un altro scossone annunciò l’ennesimo movimento. Questa volta verso l’alto. Una accelerazione violenta, vibrazioni, il sibilo dell’aria.
Stava salendo verso il cielo? Forse l’esilio era su un altro continente, forse. Oppure stava ancora proseguendo in linea retta, sullo stesso treno, ma in una posizione differente per guadagnare spazio. Forse era stata cambiata la motrice del treno. O il treno era stato caricato su un qualche altro tipo di mezzo.
Uno schianto fragoroso lo costrinse a irrigidire gli arti per la paura. Non poteva muoversi più di tanto. Un fischio persistente lo colpì alle spalle. Delle vibrazioni intense lo massaggiarono per minuti interminabili, poi, il silenzio più completo.
La sensazione di leggerezza lo colse senza preavviso. Si sentì galleggiare. Urtò la paratia davanti a sé, rimbalzò, tornò ad adagiarsi sulla schiena. Una lieve rotazione sulla sinistra del contenitore gli fece immaginare di stare a galla in un immenso oceano. Però non sentiva lo sciabordio delle onde.
Batté le mani contro il metallo ma non gli tornò indietro alcun suono dall’esterno.
Dove si trovava? Era da solo?
Il giudice gli aveva proposto due possibilità. Ricordava bene quella voce roca e profonda. Gli occhi scavati di quell’uomo erano gli unici che Paul riusciva a ricordare. Esilio o pena di morte?
Aveva scelto l’esilio. Il poco pubblico presente in aula aveva trattenuto il respiro. Forse sapevano qualcosa che lui non poteva immaginare; forse.
Paul inspirò profondamente. La sua bara, così cominciava a chiamare il contenitore, ruotava lentamente in ogni direzione costringendolo a tenersi puntellato con le ginocchia, con le mani. Aveva fame. Aveva sete. Lì dentro non c’era nulla da mangiare, neppure nulla da bere. Si chiedeva se mai un giorno qualcuno l’avrebbe tirato fuori da quella scatola. Aveva freddo, tanto freddo, davvero tanto freddo.


sabato 1 dicembre 2012

Prima Pagina

Glauco Silvestri
Prima Pagina è un film che non smette mai di divertirmi. Ha un cast incredibile, che comprende la mitica coppia Matthau-Lemmon e una giovanissima Susan Sarandon, e la regia di Billy Wilder. E' probabilmente la più celebre versione cinematografica tra le quattro realizzate, e (assieme a La Stangata) fa parte della mia lista di film super-favoriti.

E' ambientato nella Chicago del 1929. I giornalisti dei principali quotidiani locali attendono nella sala stampa della Corte Criminale che un pericoloso criminale sia impiccato. Quest'ultimo appartiene alla "Friends of American Liberty" (organizzazione anarchico marxista americana), e durante un volantinaggio uccide involontariamente (nella colluttazione) un poliziotto di colore. Hildy Johnson è forse il miglior giornalista presente nella stanza, ma non è lì per lavorare. Sta salutando i suoi colleghi, prima di partire verso Philadephia per il matrimonio con la sua innamorata Peggy Grant, quando il detenuto evade in maniera roccambolesca. Preso dalla febbre del giornalista, per quanto desideri lasciare gli altri e raggiungere l'amata, si fa coinvolgere dal proprio direttore, e comincia a indagare sulla fuga. Ciò lo fa cadere in una serie di eventi che... non vi rivelo.

Il film, nonostante sia del 1974, ha ancora una verve incredibile. E' commedia vecchio stile, basata sulla recitazione, su battute vivaci e taglienti come una lama di rasoio, e appoggiata da situazioni surreali, nonché al limite del verosimile. Ma sono i personaggi a dare il meglio di sé. Lemmon incorpora perfettamente la figura del giornalista scafato e innamorato del proprio lavoro. Matthau è nato per fare il direttore dell'Examiner. La Sarandon è quasi irriconoscibile per quanto è giovane, ma è la spalla ideale delle situazioni che si vengono a generare. Davvero un film eccezionale!




mercoledì 28 novembre 2012

Too many contacts

Glauco Silvestri
Pulizie natalizie, in rubrica. Avevo quasi trecento contatti su Facebook, duecento su Google+, e oltre quattrocento su Twitter. Vista la sincronia con la rubrica di Gmail, ho pensato bene di sistemare le cose in modo da evitare collezioni inutili.
Ho tagliato, senza cattiveria ma con necessità, tutti i contatti con cui non ho praticamente mai scambiato un commento in bacheca, alcuni spammosi, alcuni con cui non condividevo idee e opinioni, altri che neppure ricordavo di avere (o chi fossero). 

Sono abbastanza soddisfatto, avrei potuto stringere ancora un pochino la lista usando il rasoio di Occam, ma per ora va bene così.

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Christmas's Cleaning in the phonebook. I had almost three hundred contacts on Facebook, two hundred on Google+, and four hundred on Twitter  Considering the the sync between the Gmail address book and the others, I thought to put things in order to avoid unnecessary collections.
I cut, without malice but with the need, all the contacts that I have almost never exchanged a comment on the bulletin board, some spam-makers, someone I did not share ideas and opinions, and others I do not even remember to have in my phonebook (...or who they are at all).

I'm quite happy, I could squeeze a little bit more the list using Occam's razor, but at the moment it's okay.



martedì 27 novembre 2012

H-Asteroid (ep. 4): Rocce Nere

Glauco Silvestri
Anticipo di qualche giorno l'uscita del quarto episodio de H-Asteroid. Questo per creare un po' di spazio tra questa uscita e il mio regalo natalizio... che ovviamente dovrete attendere senza alcuna anticipazione.

Il Quarto Episodio, dal titolo Rocce Nere, vi riporta nuovamente al 2145, e si collega in maniera laterale a L'ultimo Volo, che di sicuro avete già letto. Le Rocce Nere, oltre che essere una minaccia per la flotta, sono anche una grande opportunità. La loro caratteristica principale, ovvero la loro pressoché completa invisibilità, può tornare utile nel mascheramento della flotta, così che i nemici non possano più rilevarne gli spostamenti. Per questo motivo le navi minerarie si sono attrezzate all'estrazione del minerale 'nero' e alla sua lavorazione, così da ricoprire le navi con esso. Un lavoro difficile e pericoloso, e una corsa contro il tempo, perché lo sciame di Rocce Nere si muove nella direzione opposta alla flotta.

Dunque: Il racconto è scaricabile da qui. Se avete un Kindle potete convertirlo facilmente grazie a Calibre. Se volete lasciare un commento, positivo o negativo che sia, potete farlo in questo post, oppure sulla pagina dedicata a H Asteroid, oppure ancora via mail, o attraverso uno dei social network che frequento abitualmente. Se la saga vi piace davvero tanto, e volete darmi sostegno materiale, potete farlo con una piccola donazione cliccando qui.


Buona lettura, e vi aspetto a gennaio con l'uscita del quinto episodio.



domenica 25 novembre 2012

Doing My Exercises

Glauco Silvestri
Me and my Epiphone
Quest'anno non è stato certo uno dei miei migliori anni, per di più non è ancora finito. Anche con la chitarra ho avuto degl'alti e dei bassi, ma ora mi sono rimesso in carreggiata e, forse, in questo momento è l'unica cosa che mi da soddisfazione. Non sono bravo, lo so. E' dal natale scorso che ce l'ho e sto studiando...

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This year is not one of my best years, and it's not ended yet. I had good and bad moment with my guitar too, but now I'm on the right road again; maybe it's the only one thing I do that gives me some satisfaction. I'm not good at all with it, I know that. I'm working on it since last christmas and I don't want to give up my study...


sabato 24 novembre 2012

Macchina del Tempo

Glauco Silvestri
Ho l'estrema necessità di avere un Tardis Funzionante...


giovedì 22 novembre 2012

I Senza Tempo

Glauco Silvestri
Tanta Fanta e poca Scienza in questo 'I Senza Tempo' di Alessandro Forlani. Il romanzo... che è accompagnato da una serie di racconti in appendice, più un paio provenienti da Marco Migliori e Dario Tonani (uno a testa), affronta una tematica che avvicinerei molto più volentieri a LoveCraft piuttosto che ad autori del fantascientifico. Diciamo che questo romanzo l'avrei visto meglio in una collana chiamata INFERNIA, piuttosto che URANIA. 
Ma non sono qui a fare polemiche (ok, con ciò che ho già scritto la polemica potrebbe partire), se va bene a Mondadori, chi sono io per discutere certe scelte editoriali sulla distinzione dei generi narrativi? 
Alla fine io sono un amante di tutti i sub-generi della narrativa fantastica e non mi pongo troppi problemi. Capisco però chi, comprando un volume dedicato alla fantascienza, possa storcere il naso nel trovarsi tra le mani qualcosa che sì, è scritto da dio ed è pure una bella storia, ma no, non è fantascienza (ho trovato qualche post in giro, in rete, quando ancora il volumetto di Urania non era tra le mie mani per via di una distribuzione piuttosto fumosa, per lo meno a Bologna). Ma torniamo al libro:

Monostatus, un necromante con parecchi secoli sul groppone, si risveglia al giorno d'oggi, nei sotterranei di una normalissima scuola italiana. E' vecchio, incartapecorito, e affamato. Il suo cibo è fortunatamente la carne di bambino. Ne fa incetta, fa una vera strage. Salva giusto tre ragazzini (perché sazio), che poi subiranno traumi tremendi da questa esperienza, e una fotografa free-lance capitata lì per documentare la strage. Passano gli anni, 12, e il mondo, o meglio l'Italia, è in preda a un collasso pressoché inarrestabile. La causa è ovviamente Monostatus, che usa la sua magia per soddisfare i propri interessi e il proprio appetito. Lui riesce a creare breccia nel continuum spazio-temporale. Il futuro si mischia col passato. I comuni mortali a stento percepiscono la distorsione, e il loro comportamento ne è distorto, tanto che l'intero paese è fagocitato da strani fenomeni ingovernabili. Ciò attrae l'attenzione di altri necromanti (ovviamente) che si erano... inseriti silenziosamente nello status quo, godendo dei suoi pregi e difetti, senza alcun desiderio di mutare tutto ai propri capricci. Ne scocca una sorta di scontro... a cui Monostatus si era preparato con un esercito di automi necrotici, e che gli altri tre avevano sottovalutato. Ma lo stesso Monostatus finisce per sottovalutare qualcosa... ovvero i tre ragazzini superstiti, e quella fotografa, che una volta cresciuti, gli daranno gatte da pelare non indifferenti.

Bello il mix tra attualità italiana e fantasia. Interessante la giustificazione occulta alle lordure che stanno accadendo ai giorni nostri, e che Forlani ci dice peggioreranno nei giorni futuri. Geniale la creazione di sovvenzioni statali quali l'A.R.I.A. (per chi non trova lavoro dopo lo studio), e dello STU.PRO, ovvero un contratto di lavoro STUdentesco a PROgetto. C'è da riflettere parecchio su queste cose perché, necromanzia a parte, non è che la realtà sia poi tanto distante da quanto narrato.
I racconti in appendice, spacciati per allegati al reportage di Clara, appaiono una forzatura all'insieme. Ovviamente i racconti sono comunque incentrati sull'argomento dei Senza-Tempo, ma difficilmente il lettore può convincersi che siano parte di un reportage giornalistico.
Piacevoli i due racconti di altri autori, questi di fantascienza vera, per fortuna. Di Tonani ho già assaggiato altri lavori brevi, e lo ritengo una penna interessante della fantascienza moderna. Di Migliori non sapevo nulla, e ho apprezzato.

Ma torniamo a Forlani. Il suo stile barocco è meraviglioso. Si intona perfettamente con la storia, ne fa parte, e ne è testimone. Ha la capacità (lo dice lui stesso nell'intervista che segue al romanzo) di rendere cinematografica la narrativa. I personaggi sono davvero interessanti. Nauzika, Rommell, e Clara sono davvero ben caratterizzati. Se devo proprio trovare un difetto, è la presenza di vicoli ciechi nella narrazione, causata dagli amici di Rommell, che fungono da contorno troppo labile. Vista la brevità del testo (ma sono davvero 250 cartelle standard? Mii... sto diventando troppo pignolo!), questi vicoli ciechi potevano trovare sbocchi interessanti. Peccato... ma ciò non va a inficiare la qualità dell'insieme. L'autore (che ho avuto modo di conoscere narrativamente ai tempi della Pyra), è davvero abile. Non a caso il suo mestiere è proprio legato a quanto poi si vede applicato in questo testo. E' abile, convincente, capace. I Senza Tempo è sicuramente una bella lettura. Lo scrittore ha un grande talento. Spero solo non si sia appoggiato a qualche pratica misteriosa di 'magia-nera' per ottenere il successo che merita.

Compratelo e leggetelo... e ricordate che gli Urania rimangono in edicola solo un mese, ma che si trovano anche in formato ebook, anche se lì, questo titolo, non è ancora presente. Per cui correte che il mese sta per finire!



mercoledì 21 novembre 2012

Goodbye...

Glauco Silvestri
Sei andata in un posto migliore,
ora potrai riabbracciare il nonno.
Noi ti porteremo sempre nel cuore,
perché quel nero abbraccio possa essere un lieto sonno.

-

Now you're gone to a better place,
and you can embrace all your loved gone.
We will keep you in our heart ever, so reast in peace,
and the black embrace would be just the sweetest dream come upon.






martedì 20 novembre 2012

Revisione dei conti...

Glauco Silvestri
Vista la situazione che si prospetta nell'attuale, e nel prossimo futuro, mi sto muovendo per cercare di ottimizzare le spese senza perdere servizi a cui sono abituato. Ho cominciato (preveggenza?) nel mese di maggio e nel giro di un paio di settimane dovrei aver compiuto tutto il possibile (senza far tagli drastici e dolorosi).

Ecco i risultati:

  • Gas e Energia: Ho cambiato i contratti, passando al mercato libero, assicurandomi tariffe interessanti sull'elettricità, e un bello sconto sul gas;
  • Cellulare: Ho cambiato gestore dirottando quanto avevo in una prepagata all-inclusive con minuti veri.
  • Telefono casa / ADSL: Abbandono del gestore tradizionale per un altrettanto vantaggioso contratto all-inclusive.
Ho anche modificato il mio "gestionale spese" in modo che accenda un segnale di pericolo quando le spese quotidiane vanno a superare determinate quote.

Ho tagliato anche la voce "caffè" dal budget. Come saprete ormai benissimo, adoro il caffè, ma solo espresso. Il caffè della moka non mi ha mai attratto. Con un piccolo investimento iniziale, dovrei riuscire a ridurre di un terzo le mie attuali spese in caffeina al bar... non stupitevi, fino a ieri sfioravano l'importo di uno stipendio medio!

Che altro? L'auto è già a GPL. Non è una utilitaria e di conseguenza ha costi di manutenzione non proprio popolari, però sono equiparabili a quelli della mia vecchia Focus. A ogni modo, visto che il suo valore di mercato è ancora interessante, potrei anche immaginare di fare una permuta con una piccola super-risparmiosa... chissà! Ma ne parliamo nel 2013 di questa mossa.

Ecco! Adesso tiriamo un po' la cinghia. Non ho intenzione di rompere il salvadanaio, lì ci sono le scorte per l'inverno nucleare.




domenica 18 novembre 2012

Nespresso... What Else?

Glauco Silvestri
Da qualche settimana sono diventato felice proprietario di una Nespresso U. Non fate finta di niente... sapete bene di cosa sto parlando. Clouney la sta pubblicizzando alla tele già da qualche tempo, e magari molti di voi saranno pure curiosi di assaggiare la fragranza Volluto che cita in continuazione, non è forse vero?

A proposito (un consiglio off-topic): Nel caso doveste comprarne una anche voi, quando uscite dal negozio, fatevi imbustare la confezione, oppure abbiate cura di tenere una mano sotto la scatola perché, tenendola solo dal manico, ha la pessima abitudine di aprirsi all'improvviso e di far volare al suolo il vostro nuovo e bellissimo acquisto.

Nella confezione è presente un campione per ogni tipo di fragranza disponibile (tranne un paio che sono entrate in circolazione solo da pochi giorni). Se non ricordo male sono sedici. Sette sono denominate 'Blend'. Tre sono chiamate 'Pure Origin'. Tre sono chiamate 'Lungo' (e danno il meglio di sé se bevute come caffè lungo... ovviamente!). Tre i Deca.
Le ho assaggiate tutte... ed ecco qui la mia personale classifica in ordine decrescente:


  1. Roma (Intensità 8 - Blend)
  2. Arpeggio (Intensità 9 - Blend)
  3. Ristretto (Intensità 10 - Blend)
  4. Indriya - viene dall'India (Intensità 10 - Pure Origin)
  5. Rosabaya - viene dalla Colombia (Intensità 6 - Pure Origin)
  6. Fortissio Lungo (Intensità 7 - Lungo)
  7. Vivalto Lungo (Intensità 4 - Lungo)
  8. Livanto (Intensità 6 - Blend)
  9. Così (Intensità 3 - Blend)
  10. Finezzo Lungo (Intensità 3 - Lungo)
  11. Capriccio (Intensità 5 - Blend)
  12. Volluto (Intensità 4 - Blend)
  13. Dulsào - viene dal Brasile (Intensità 4 - Pure Origin)
I Deca, invece:
  1. Decaffeinato Intenso (Intensità 7 - Deca)
  2. Decaffeinato Lungo (Intensità 3 - Deca)
  3. Decaffeinato (Intensità 2 - Deca)
Una nota a margine... Roma e Arpeggio, per me, sono praticamente pari-merito. 





venerdì 16 novembre 2012

Money

Glauco Silvestri
Frusciante merce di scambio,
tintinnante simbolo di benessere.
Di sogni e gioia è il connubio,
con fatica e dolore può affliggere.

Un giorno c'è, l'altro pure.
Poi senz'avviso scompare.
Fortezza dona a chi ha potere.
Timori chiama a chi è avvezzo alle disavventure.

Motore potente dell'intero pianeta,
di mano in mano si muove senza cheta.

Ingranaggio mistico fonte di vita,
Il bene e il male chiama, come fosse calamita.

-


Swishing commodity for business,
tinkling symbol of wealth.
Dreams and joy make them kisses,
with toil and pain menace health.

One day you have it, the other too.
But with a blink it could disappears.
Fortitude it gives to those who having power is used to.
Fears calls to those who going to have bad years.

Powerful engine of the entire planet,
from hand to hand it moves without care it.

Gear mystical source of life,
The good and the bad it calls, magnet like.




giovedì 15 novembre 2012

Sto ancora ridendo...

Glauco Silvestri
L'ho beccata su un mio vecchio blog... una barzelletta tutta per voi sul rapporto tra Marito e Moglie:
Ieri notte, mia moglie ed io eravamo seduti a tavola parlando delle cose della vita. 
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte - Ti prego! - le ho detto - Non mi lasciare mai a vivere in stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e alimentandomi da una bottiglia. Se mi dovessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi tengono in vita...
Allora lei si è alzata, ha spento la televisione e il computer, e mi ha tolto la birra...
Che stronza!


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