Come ogni anno negli ultimi 3 anni, a cavallo tra febbraio e marzo, arriva a Bologna il
Festival dell'Oriente, ovvero una kermesse fieristica dove la cultura orientale viene proiettata in occidente, per raccontarsi attraverso un mercatino, delle conferenze, moltissimi spettacoli, sia artistici che sportivi, libri, ristoranti, massaggi, cerimonie del tè, arredamento, vestiario, cultura e religione, eccetera eccetera eccetera.
Si tratta di un evento che difficilmente mi lascio scappare, sia perché è affascinante esplorare culture differenti (n.d.r. Per quanto molto contaminate da un ambiente fieristico), sia perché è un'ottima occasione per scattare qualche foto particolare. E se negl'anni scorsi mi sono davvero scatenato con la macchina fotografica, quest'anno ho preferito centellinare gli scatti, un po' a causa del minor tempo a disposizione per poter visitare il Festival, un po' perché ero a caccia di qualcosa che ancora non ero riuscito a catturare durante le precedenti edizioni.
Qui di seguito vorrei proporvi alcuni scatti realizzati quest'anno, partendo da due bastoncini d'incenso fumanti su uno sfondo di campane tibetane.
E dal bianco e nero salto ai colori sgargianti di un abito tradizionale giapponese esposto su un tappeto vermiglio.
Se devo rammaricarmi di qualcosa, quest'anno, è di non aver potuto assistere più di tanto ai tantissimi spettacoli in programma. La danza egiziana, quella dove il ballerino ruota ininterrottamente per più di una decina di minuti, è estremamente affascinante, ed è stato quasi un miracolo che io sia riuscito a catturarla in qualche scatto interessante. Quello che vi voglio proporre è però un punto di vista alternativo, ovvero attraverso lo schermo del cellulare di un altro spettatore... Foto che ho voluto scattare un un alto numero di ISO per cercare di simulare la grana 'naturale' delle pellicole Bianco e Nero di una volta.
Tornando alle immagini a colori, qui di seguito vi riporto un primo piano di una ballerina cinese di una regione limitrofa ai confini con l'Unione Sovietica. Come potrete notare non assomiglia molto ai 'cinesi' che siamo abituati a frequentare, e difatti questa comunità è un mix interessante di genie e culture. La danza in cui l'ho immortalata ha la peculiarità di mantenere sulla testa delle tazze, una dentro l'altra, in perfetto equilibrio. Le tazze contengono acqua, e alla fine del ballo vengono svuotate per dimostrare la destrezza delle ballerine... Che ovviamente durante il ballo non ne versano una goccia!
Il prossimo scatto è sempre cinese, e riguarda una contorsionista davvero abile. Qui la riprendo in una delle sue posizioni incredibili...
E con la foto che segue abbandono il palco per mostrarvi alcuni angoli della Fiera, un posto dove poter fumare da un narghilè in santa pace, seduti su un cuscino o a un tavolino intarsiato, e godere di un po' di relax in compagnia degli amici.
L'ultima foto di questa breve esposizione è dedicata alle statuine giapponesi. Qui ho immortalato un maestro zen da molto, molto vicino.
A questo punto, nel caso foste affascinati dalla bellissima kermesse appena conclusasi a Bologna (
n.d.r. Ma che dovrebbe iniziare a breve a Torino, e poi di seguito a Roma), potete andare a curiosare sul mio
Album di Fotografie su Flickr. Quest'album raccoglie tutte le foto scattate sin dalla prima volta in cui ho visitato al Festival, e ovviamente contiene anche le foto scattate quest'anno.
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