Finalmente, dopo tanto tempo, sono tornato a visitare la cara Rocchetta Mattei. Ero un bambino piuttosto piccolo e sognatore. I ricordi sono sfumati e lontani, ma ancora ben presenti. Chiedevo spesso ai miei genitori di portarmi a visitare un Castello, e la Rocchetta, all'epoca, era stata 'modificata' appositamente per piacere ai più piccoli. Ricordo il pozzo rasoio, ricordo il ponte levatoio, ricordo le armature... Forse c'era persino una stanza delle torture, forse...
Di anni ne son passati tanti. La Rocchetta è stata lasciata all'incuria per tantissimo tempo. Molta roba è stata rubata, altra danneggiata gravemente, insomma, il restauro è stato immane, ci son voluti 27 milioni di euro, e diversi anni di lavoro, per ripristinare la piccola e meravigliosa Rocchetta Mattei. E non è neppure completamente accessibile. Per ora si può visitare solo l'area che ai tempi di Cesare Mattei, era l'area aperta ai pazienti. L'area privata è ancora tutta da sistemare, ahimè!
Un rosone, all'interno della Rocchetta, in cui è ritratto Cesare Mattei |
La Rocchetta, oltre a un luogo di cura, doveva essere anche un percorso di rigenerazione. La fatica era il perno principale di questa forma di purificazione. Nella rocchetta sono presenti scale ripide, percorsi angusti, e l'accesso alle stanze era tale da somigliare a un labirinto. I pazienti dovevano perdersi per poi ritrovarsi.
La purificazione dai mali avviene anche con la fatica... |
Questa scala conduce direttamente alla Stanza dell'Oblio |
Un dettaglio della Cappella, su ispirazione della Moschea di Cordova. |
Un dettaglio del Cortile dei Leoni, ispirato all'Alhambra di Granada |
Ogni stanza ha un suo significato. La stanza dell'Oblio era in realtà la camera del figlio adottivo di Cesare Mattei, che dopo l'allontanamento della donna che amava, decise di voler dimenticare a ogni costo suo padre (n.d.r. Non a caso è la stanza più lontana dagli appartamenti privati del padre). La stanza della Pace aspirava a voler riunire le tre religioni monoteiste per trovare un punto di compromesso che potesse condurre, ovviamente, alla pace religiosa tra i popoli... Ovviamente non riuscì nell'intento!
Un dettaglio della Stanza della Pace |
Il bagno era unico per tutti quanti, anche per il Conte, ed era all'aperto, per quanto c'è chi afferma che in inverno venisse coperto in un qualche modo. E il luogo in cui erano visitati i malati era una stanza insonorizzata, una specie di camera anecoica dove i coni riflettenti erano realizzati in carta pesta, con carta di giornale dell'epoca.
In questa stanza il paziente poteva sentire solo la voce del Conte, che parlava attraverso una tenda, e senza toccare il malato perché non essendo medico, per legge non poteva professare la medicina in modo tradizionale.
C'è davvero tanto da ammirare, e da scoprire, e sempre bisogna ricordare che nulla è come sembra, e che tutto - in quel luogo - è unico ed ha una storia tutta particolare.
Se vi interessa approfondire questo viaggio alla Rocchetta, potete cliccare qui per accedere al mio album su Flickr dedicato a questo luogo. Qualche libro al riguardo della Rocchetta, dell'Elettro-omeopatia, e della Vita del conte Cesare Mattei è disponibile anche su Amazon. Poi c'è l'inestimabile Wikipedia per chi vuole approfondire in modo immediato senza spendere denaro... Ma io vi consiglio di andarla a visitare, è davvero un posto incantevole, e incantato!
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