sabato 28 aprile 2018

La Rocchetta Mattei - #Reportage #Fotografia

Glauco Silvestri
Finalmente, dopo tanto tempo, sono tornato a visitare la cara Rocchetta Mattei. Ero un bambino piuttosto piccolo e sognatore. I ricordi sono sfumati e lontani, ma ancora ben presenti. Chiedevo spesso ai miei genitori di portarmi a visitare un Castello, e la Rocchetta, all'epoca, era stata 'modificata' appositamente per piacere ai più piccoli. Ricordo il pozzo rasoio, ricordo il ponte levatoio, ricordo le armature... Forse c'era persino una stanza delle torture, forse...

Tra le Fronde

Di anni ne son passati tanti. La Rocchetta è stata lasciata all'incuria per tantissimo tempo. Molta roba è stata rubata, altra danneggiata gravemente, insomma, il restauro è stato immane, ci son voluti 27 milioni di euro, e diversi anni di lavoro, per ripristinare la piccola e meravigliosa Rocchetta Mattei. E non è neppure completamente accessibile. Per ora si può visitare solo l'area che ai tempi di Cesare Mattei, era l'area aperta ai pazienti. L'area privata è ancora tutta da sistemare, ahimè!

Conte Cesare Mattei
Un rosone, all'interno della Rocchetta, in cui è ritratto Cesare Mattei
Cesare Mattei era un personaggio influente nel 1800. Costruì la Rocchetta dopo che la madre morì di cancro, quando perse fiducia nella medicina tradizionale. La Rocchetta era un centro di assistenza medica per tutti coloro che la pensavano come il suo fondatore. Per questo era divisa in due settori, uno aperto al pubblico, uno invece privato, dove Mattei faceva le sue ricerche sulla elettro-omeopatia. E pare che le sue cure funzionassero, il segreto di queste cure è andato perso, non si sa nulla degli ingredienti delle medicine create da Cesare Mattei, se non che fossero basate su acqua che scorreva all'interno delle rocce su cui era stata costruita la Rocchetta, rocce con alto contenuto di ferrite, e un alto potere elettro-conduttivo.

Torri, Colonne e un orologio

La Rocchetta, oltre a un luogo di cura, doveva essere anche un percorso di rigenerazione. La fatica era il perno principale di questa forma di purificazione. Nella rocchetta sono presenti scale ripide, percorsi angusti, e l'accesso alle stanze era tale da somigliare a un labirinto. I pazienti dovevano perdersi per poi ritrovarsi.

Il peso e la purificazione dai mali...
La purificazione dai mali avviene anche con la fatica...
La rocchetta è un inganno visivo, acustico, sensoriale. Un luogo dove le scalette di legno non sono veramente di legno, dove si viene accolti dalla finestra del Papa, in una piazzetta dove si viene battezzati da una fontana, ma poi si viene condotti in luoghi con iscrizioni in arabo che inneggiano Allah.

Scale verso l'Oblio...
Questa scala conduce direttamente alla Stanza dell'Oblio
Se all'inizio la Rocchetta fu pensata con ispirazione alle costruzioni medievali, con torri quadrate, merlate, a imitazione di fortezze inespugnabili (n.d.r. Mattei temeva parecchio per la sua vita, al punto da proteggere le proprie stanze private con un ponte levatoio), è evidente che l'idea virò repentinamente a ispirazione del mondo arabo.

Ricordando la moschea di Cordova
Un dettaglio della Cappella, su ispirazione della Moschea di Cordova.
Sebbene Mattei non uscì mai dall'Italia, nella sua rocchetta furono costruite una cappella a imitazione della Moschea di Cordova, e una corte interna a imitazione dell''Alhambra di Granada.

La fontana dei Leoni...
Un dettaglio del Cortile dei Leoni, ispirato all'Alhambra di Granada
E' un luogo ricco di simboli e significati. Nulla è lasciato al caso, come la fontana all'ingresso della Rocchetta, costruita con una antica fonte battesimale, e studiata in modo che l'acqua fuoriuscisse dalla vasca in modo tale da bagnare chi entrava in rocchetta, come una sorta di battesimo, di purificazione, di 'nuovo inizio'.

I Bianchi negli Scacchi...

Ogni stanza ha un suo significato. La stanza dell'Oblio era in realtà la camera del figlio adottivo di Cesare Mattei, che dopo l'allontanamento della donna che amava, decise di voler dimenticare a ogni costo suo padre (n.d.r. Non a caso è la stanza più lontana dagli appartamenti privati del padre). La stanza della Pace aspirava a voler riunire le tre religioni monoteiste per trovare un punto di compromesso che potesse condurre, ovviamente, alla pace religiosa tra i popoli... Ovviamente non riuscì nell'intento!

Giochi di luci
Un dettaglio della Stanza della Pace
C'erano luoghi dove poter ascoltare musica e risollevare il morale, perché il corpo, oltre che a cure fisiche, ha bisogno anche di cure spirituali capaci di risollevare l'umore e il morale.

Play that song for us...

Il bagno era unico per tutti quanti, anche per il Conte, ed era all'aperto, per quanto c'è chi afferma che in inverno venisse coperto in un qualche modo. E il luogo in cui erano visitati i malati era una stanza insonorizzata, una specie di camera anecoica dove i coni riflettenti erano realizzati in carta pesta, con carta di giornale dell'epoca.

Carta pesta per non udire rumori...

In questa stanza il paziente poteva sentire solo la voce del Conte, che parlava attraverso una tenda, e senza toccare il malato perché non essendo medico, per legge non poteva professare la medicina in modo tradizionale.
C'è davvero tanto da ammirare, e da scoprire, e sempre bisogna ricordare che nulla è come sembra, e che tutto - in quel luogo - è unico ed ha una storia tutta particolare.

Se vi interessa approfondire questo viaggio alla Rocchetta, potete cliccare qui per accedere al mio album su Flickr dedicato a questo luogo. Qualche libro al riguardo della Rocchetta, dell'Elettro-omeopatia, e della Vita del conte Cesare Mattei è disponibile anche su Amazon. Poi c'è l'inestimabile Wikipedia per chi vuole approfondire in modo immediato senza spendere denaro... Ma io vi consiglio di andarla a visitare, è davvero un posto incantevole, e incantato!



Scopri i miei ebook cliccando QUI



giovedì 12 aprile 2018

Fuori dalla Finestra

Glauco Silvestri
E' primavera. Si sente, vero? Non mi dite che dalla finestra non vi giunge il cinguettio dei passerotti. Magari non siete interessati ai loro rituali amorosi ma... Se amate la fotografia e avete l'equipaggiamento giusto, magari potreste riuscire a immortalarne qualcuno, no? 

E' per questo motivo che, qualche giorno fa, ho inaugurato un nuovo album sul mio account Flickr. Si chiama per l'appunto Fuori dalla Finestra, e... Be', per ora ci sono davvero pochi scatti.

Il primo è questo!

In front of my window

Era sabato, stavo prendendo un caffè e lo vedo proprio davanti a me. Non ho molto tempo per riflettere. Vado a recuperare la Canon e torno alla finestra. A bordo ho il Sigma 18-250mm. Lo tiro al massimo e scatto una raffica. Appena in tempo per avere 12 foto, poi la creaturina se ne è volata via.
Vado al Mac, carico le immagini e... Mamma mia quanto è lontano, piccolino, difficile da identificare. Croppo le foto più che posso, senza rischiare di perdere in risoluzione. Molte foto non sono a fuoco. L'autofocus si è confuso con i rami attorno. Se ne salvano tre o quattro. Questa qua sopra è la migliore tra tutte.

Visto che la fame vien mangiando, decido di cambiare ottica. E' un secolo che non uso il mio caro Sammy, un Samyang catadiotrico da 500mm f/6.3, che con il duplicatore di focale arriva a 1000mm (n.d.r. Anche se perdo due stop in luminosità), e con il fattore di crop diventa 1600mm. Un bel cannone, eh? Solo che una bestia di questo tipo va solo in manuale... Ed è passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho scattato una foto tutta in manuale (n.d.r. Sempre con il Sammy) fu per catturare le macchie solari (qui).

Tornando a bomba, l'occasione di immortalare una seconda creaturina mi è offerta la domenica mattina, il giorno dopo. Sono praticamente pronto. La fotocamera ha già il Sammy montato. Il setup è semplice, visto che ho un obiettivo a fuoco fisso, e non ho la possibilità di fare molti tentativi, metto gli ISO automatici e imposto il tempo a 1/250 di secondo.

Anche in scatto diverse foto. Il passerotto è un po' più lontano del precedente, ed è appollaiato in mezzo a un bel groviglio di rami... La foto migliore che è saltata fuori è questa che segue.

Relax

Ovviamente l'ho ritoccata un pochino. C'è un po' di rumore (n.d.r. Tanto!), del resto l'automatismo mi ha sparato gli ISO a 3200, e siamo quasi al limite con la mia EOS. Devo però ammettere che a me  - per certi versi - 'piace' perché ricorda le vecchie pellicole con un alto numero di ISO.

E un paio di giorni fa ho realizzato alcuni scatti prima di venire al lavoro. La mattina presto è il momento ideale, anche se ancora non c'è tanta luce. Come nel caso precedente, ho tenuto gli ISO automatici, ma ho allungato un briciolo il tempo di scatto, a 1/125 per vedere di catturare un po' più di luce e tenere un po' più bassa la sensibilità. Ho anche scattato in RAW, per avere un margine più ampio nel Post Processing delle immagini... Però non ho ancora avuto modo di scaricarle sul Mac. 

Voi, se siete curiosi, tenete sott'occhio il mio album su Flickr... Io lo terrò aggiornato con le nuove immagini scattate di volta in volta.

Aggiornamento dell'ultimo istante:
Ecco la foto scattata in RAW, con tempi più rapidi, ma a un'ora del mattino dove il sole non è ancora alto nel cielo.

Early Morning



Scopri i miei ebook cliccando QUI




domenica 8 aprile 2018

Labirinto della Masone

Glauco Silvestri
Nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma, c'è un labirinto interamente realizzato con piante di Bambù. E' il labirinto più grande nel mondo nel suo genere, Il labirinto della Masone, e pur essendo una proprietà privata, è aperto al pubblico.

In occasione della Pasqua, quest'anno, io e la mia morosa abbiamo pensato di andare a perderci all'interno di questo meraviglioso dedalo, che si divide tra cultura e natura, e vista la bellissima giornata che il clima ci ha regalato, abbiamo avuto occasione di scattare anche qualche foto.

Come tutti i labirinti, c'è una regola per riuscire a sbrogliarli, ma essendo un percorso bello lungo - se non erro sono 3 chilometri, che si percorrono in una quarantina di minuti, se non ci si perde - per fortuna, all'interno sono presenti mappe, panchine, e punti dove poter fare anche un bel pic-nic (n.d.r. All'ingresso preparano anche i panini, se volete).

Al centro del Labirinto

Al centro c'è una piramide, che poi è una cappella, e un bel giardino dove potersi riposare, e ristorare. Lo si può notare da una piccola torre posta all'ingresso del labirinto, dove è consigliabile salire per... Godere del paesaggio!

Percorsi Nascosti

Il percorso non è solo motivo di svago, ovviamente, ma offre anche l'occasione di vedere da vicino il bambù, che come tutte le specie vegetali, si presenta in molte varietà. In pratica, i bambù non sono tutti uguali...

Sua Altezza

Si passa di qui?

It is walking?

A righe

Ma, come dicevo, se si arriva in fondo è possibile godere di un bel punto ristoro, con opere d'arte in stile neoclassico (n.d.r. Suppongo) ad allietare la vista.

Ghosts and Tourists

E' in questa occasione che ho voluto rivangare un vecchio giochino fotografico del passato... In effetti lo eseguivo quando ancora avevo una fotocamera a pellicola. In questo caso ho realizzato una sovrapposizione di fotogrammi tra loro. Lo scopo di questo sistema è quello di ottenere una maggiore gamma dinamica dell'immagine, così da avere ben definiti sia lo sfondo che il primo piano. In questo caso sono montati assieme tre scatti e... Be', abbiamo un bel cielo con qualche nuvoletta, il giardino assolato con tanta gente che riposa, la statua del cavaliere che risalta al centro, e due bei fantasmi che si muovono verso la statua... Sono le uniche due persone in movimento durante il mio scatto... L'effetto mi è piaciuto parecchio, lo ammetto.

Egitto o... Provincia di Parma?

Tornando alla visita, nel biglietto è compresa la possibilità di vedere il museo di Franco Maria Ricci, il proprietario dell'intera struttura, un editore che si occupò di arte in modo molto accurato, e ovviamente un collezionista d'eccezione. Vale la pena visitare anche la sua esposizione, che contiene la collezione privata (n.d.r. Tra cui tre Ligabue).

Busti

Love?

Tra le opere d'arte, all'ingresso del museo, c'è anche una bellissima Jaguar, che ovviamente non potevo ignorare.

Fascino Puro

Una selezione più ampia di scatti dedicati a questa mia gitarella pasquale è presente qui, sul mio spazio Flickr, come mio solito. E se vi capita... Andate a vedere questo labirinto, non ve ne pentirete. E per i bimbi organizzano anche una caccia al tesoro. 



Scopri i miei ebook cliccando QUI




Post Recenti



Powered by Blogger.

Popular Posts



Cerca sul Blog



')