martedì 31 ottobre 2023

Tartòfla Savigno...

Glauco Silvestri
La festa del Tartufo di Savigno è sempre stato un punto di riferimento per le scampagnate sui colli bolognesi in questo periodo dell'anno. In questa occasione abbiamo voluto visitarla nel primo giorno dell'evento (che proseguirà fino a fine novembre), lo ammetto, nella speranza di evitare il caos dei momenti topici di questo evento, che ogni anno è capace di attirare persone da tutta la regione, e anche dalla vicina Toscana.




In questa occasione abbiamo preferito fermarci proprio di fronte al paese, in uno splendido agriturismo, per mangiare tartufo e godere della splendida giornata primaver... ehm, autunnale.



Occasione perfetta per scattare qualche foto col mio nuovo iPhone, per giocare con Sansone lasciandolo libero di scorrazzare tra le vigne, e per farsi baciare dal sole in pieno relax.




Il foliage tipico di questo periodo stenta ad arrivare... Giusto qualche foglia di vite che tenta di virare al rosso.


Quando poi è stato il momento di scendere in paese ci è pianto un po' il cuore. Però ci siamo consolati comprando delle marmellate, delle castagne, dei formaggi e dei dolcetti... Tutti prodotti della zona. E anche facendo quattro chiacchiere con la gente del luogo, assaporando l'evento senza bisogno di fare a gomitate con la calca dei momenti topici di quest'evento.


E il tartufo? No, quello non l'abbiamo comprato. Costa molto e... Preferiamo gustarcelo negli agriturismo, occasionalmente, dopo delle belle escursioni nella natura.


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mercoledì 11 ottobre 2023

Lido delle Nazioni

Glauco Silvestri
Oggi vi propongo qualche scatto dal Lido delle Nazioni. Vi ricordate? Qualche giorno fa vi ho portato a Lido di Volano, e da quelle spiagge abbiamo passeggiato proprio verso la località di oggi. Il percorso è di circa 8 chilometri... E in questo caso l'abbiamo percorso in senso inverso.


La giornata calda è stata sicuramente l'occasione ideale per ripopolare le spiagge, peccato per le mosche, estremamente nervose, e fastidiose, che non ci hanno dato tregua, e alla fine ci hanno convinto a mollare il colpo, e ritornare sui nostri passi attraverso la pineta, molto più fresca, e che ci ha concesso di poter vedere - ancora una volta - i cerbiatti che la popolano.




Come avrete notato dalle prime foto, anche in questa occasione il Granchio Blu era l'attrazione principale. Mentre Sansone cercava il modo di approfittare di qualche granchio morto sulla spiaggia, in acqua tutti quanti davano la caccia a questo crostaceo infestante... Parecchio buono a tavola!



Allontanandosi dal lido, finalmente, si dirada anche la popolazione di bagnanti e cacciatori di granchi... Per lasciare spazio, ovvio, ai gabbiani, che pare si siano messi d'accordo per incontrarsi tutti assieme in una sorta di piccolo golfo dove ho potuto immortalarli più e più volte.


Come avevo accennato, a un certo punto abbiamo abbandonato la passeggiata per rientrare attraverso la folta pineta che rende speciale questo tratto di mare. In questa occasione sono stato attratto da uno scorcio tra le fronde, uno scenario particolare, il sole al tramonto, la foschia all'orizzonte, i campi coltivati, e un alberello solitario all'orizzonte.


E per finire, a spiaggia vuota, per una volta non ho trovato degli appassionati di droni intenti a far volare i loro quadricotteri... Però qualcuno che si divertiva a pelo della spiaggia c'era!

Tutte le foto sono state scattate col mio nuovo iPhone 15 Pro.


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mercoledì 4 ottobre 2023

Fotografia, Tecnica, e Strumenti... Una riflessione

Glauco Silvestri
Ieri parlavo con un amico appassionato di fotografia. Durante la chiacchierata, lui ha detto una frase importante, forse fondamentale, su cui credo sia giusto riflettere approfonditamente.
Chi guarda le foto non è interessato ai parametri di scatto, bensì è concentrato sull'immagine che sta osservando.
Sembra scontato, vero? Però nei forum di fotografia, negli incontri pubblici, nei video di molti esperti di fotografia, ma anche tra appassionati, persino nei workshop, si parla praticamente sempre di tempi di scatto, apertura di diaframma, iso, gamma dinamica, punto di fuoco... Le foto vengono esaminate dal punto di vista tecnico, mai dal punto di vista estetico.

Eppure... Eppure tutti quanti, fotografi professionisti, amatoriali, e apprendisti, concordano sul fatto che una foto deve trasmettere una emozione, deve raccontare una storia, deve avere un significato.

Poi di nuovo si cade su inquadratura, giusta luce, ottica migliore, formato di scatto, tipo di file, tipo di editing, tipo di color grading...

Non è che, per caso, siamo diventati schiavi degli strumenti, siamo diventati appassionati della tecnica, e che della fotografia vera, il "disegno con la luce", non importa più nessuno?

Del resto le discussioni cadono sempre sul tipo di fotocamera, la qualità dell'obiettivo, le capacità degli automatismi, della messa a fuoco, del tipo di tecnologia di messa a fuoco, dell'intelligenza artificiale, del modo migliore per fare editing, dei files LUT, della dimensione dei sensori, della loro robustezza agli alti ISO, degli aggiornamenti firmware... Poi, ovvio, che se fai notare a un fotografo il fatto che stia elogiando i sistemi automatici di una fotocamera, questo subito si irrigidisce e afferma con fierezza di fare tutto in manuale, sempre.

A ogni modo, se andate a una mostra, se sfogliate un libro di fotografia, noterete delle foto splendide, ma mai una didascalia in cui è indicata la macchina fotografica usata, l'ottica utilizzata, i parametri di scatto, eccetera eccetera. E' l'immagine ciò che conta, e poco importa se il fotografo abbia usato una Leica, una Rolleyflex, o il suo iPhone. Neppure importa il tipo di supporto, se pellicola o digitale. Neppure quanto sia stata ritoccata la foto in questione.
E' l'immagine che conta!
Non fraintendetemi. Non è che ora vi dirò di non pensare alla tecnica e scattare foto a caso, perché di sicuro risparmierete tempo ma non caverete un ragno dal buco. 
Io, nel mio piccolo, vi ho pure proposto un corso di fotografia. E conoscere la tecnica fotografica è importante per capire cosa uscirà dal nostro scatto in base alla situazione in cui ci troviamo. 
Però è importante non dimenticare che il fine di un fotografo è realizzare una foto, e non idolatrare lo strumento con cui otterrà la foto, o vantarsi delle proprie conoscenze sulle tecniche fotografiche.
Siamo arrivati al punto di pensare che per scattare una determinata foto ci voglia una determinata macchina. Ci pensate? Io stesso mi son sentito dire, su alcune foto messe in discussione, che per un determinato scatto "avevo sbagliato attrezzatura", e poco importava se la foto fosse venuta bene o meno.

Però,
se mi avete seguito con attenzione fino a oggi, io in questa trappola non ci voglio cadere, non ci ho mai voluto cadere. 
E credo di non esserci mai caduto. 
Se ho cambiato molte fotocamere nella mia storia, è solo perché cercavo la praticità di esercizio. Ai tempi delle reflex giravo con un kit enorme e due corpi macchina, uno caricato in bianco e nero, l'altro a colori, così da poter fare lo scatto come meglio ritenevo giusto. Col digitale ho ridotto il numero di corpi macchina, visto che la stessa fotocamera poteva produrre colore e bianco e nero. Poi sono passato a corredi più leggeri, ho ridotto le ottiche, ho provato persino sistemi "minori" come le bridge, per cercare di occupare sempre meno spazio nello zaino.
La fotografia è sempre stata al centro della mia attenzione, mai l'attrezzatura.
Questa è ovviamente un elemento essenziale, ma deve conformarsi con le esigenze del fotografo, e non viceversa. Per cui, se la mia esigenza era (ed è tutt'ora) muoversi in leggerezza per poter mettere nello zaino cose ben più importanti, e vitali, per le escursioni all'aperto (n.d.r. Non si può rischiare l'ipotermia perché il corredo fotografico non lascia spazio a un maglione in Pile), il corredo fotografico doveva (e deve tutt'ora) essere compatto, leggero, essenziale.

Per cui... Qual è la giusta fotocamera per un fotografo? Quella che può essere sempre al suo fianco, e che gli conceda di fare gli scatti che desidera.
L'immagine finale deve essere sempre il nostro obiettivo, non lo strumento.
Ed è buffo che lo scriva in quest'ultima frase, perché nonostante il concetto sia già ben espresso da quanto mi ha detto il mio amico, ricordate? Chi guarda la foto non è interessato a come questa sia stata scattata... Alla fine, anche io, in questo post, ho parlato di tecnica, di strumenti, e non di immagini, di fotografie.

Nella foto inclusa in questo post mi vedete con la mia Lumix G9 e il mio iPhone XR. Sono i due strumenti che ho usato negli ultimi tempi per portare contenuti su questo blog, e anche sul mio canale youtube.

La prima è una mirrorless M4/3 di Panasonic. Una macchina molto apprezzata, con ormai 6 anni sulle spalle (fu presentata a novembre del 2017). Il secondo ha 5 anni abbondanti sulla schiena (fu presentato a settembre 2018). Entrambi gli apparecchi mi hanno regalato soddisfazioni incredibili, per quanto tra essi ci sia un abisso dal punto di vista fotografico.

Conoscendo pregi e limiti dei due dispositivi, e c'è bisogno di tempo per poterlo fare, sono riuscito a ottenere tutte le foto che desideravo così come volevo apparissero, senza sentire la necessità di un "corredo più potente".

Tutt'altro... Difatti, dall'esperienza al Lido di Volano, ho fatto una scelta ancora più drastica. Certo, oggi la tecnologia è tale per cui mi è stato possibile farla ma, alla fine il mio scopo è sempre lo stesso, viaggiare leggero, e portare comunque a casa foto che mi soddisfino. 

Ho sostituito entrambi i dispositivi, - ed ecco che si torna ancora a parlare di strumenti e non di foto, ma prometto che sarò breve - e proverò ad usare solo il mio nuovo iPhone
Sembra riduttivo, abbandonare una fotocamera di fascia alta con uno smartphone. Ma gli smartphone di oggi, questo smartphone, copre interamente le capacità della Lumix G9, in molti casi è persino più efficiente. 
Perde un po' di ergonomia, è vero! 
Ma... Davvero, si può fare tutto ciò che facevo prima, e ho il vantaggio di averlo sempre con me. 180 grammi contro 670 grammi appesi al collo... Sarà un'esperienza tutta da vivere.

Ed è su questo che vorrei farvi riflettere.
  1. Avete davvero bisogno di un obiettivo più luminoso?
  2. Avete davvero bisogno di un corpo macchina più sofisticato?
  3. La dimensione del sensore è davvero fondamentale?
  4. Riuscite a vedere il soggetto dal punto di vista espressivo, e non tecnico? 
  5. Se vedete un bel volto, cosa pensate? 
    • 80mm F11 1/200 ISO200
    • Ma quant'è bello!

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martedì 3 ottobre 2023

Lido di Volano

Glauco Silvestri
Pare strano, ma noi non vediamo l'ora che arrivi ottobre per poter andare al mare... Il fatto è che, una volta finita la stagione balneare, è possibile girare liberamente per le spiagge, col cane, anche lasciandolo libero di scorrazzare. Per cui... Benvenuto ottobre, ed eccoci al Lido di Volano, per la nostra prima scorrazzata sulle spiagge con Sansone.


La località è nuova per noi, ma non è stata scelta per caso. Difatti, tra Lido di Volano e Lido delle Nazioni è presente una bella passeggiata, lungo la spiaggia, di circa 8-10 km, e lungo la quale è possibile ammirare sculture di legno fatte con ciò che il mare porta sulla spiaggia.




A ogni modo, dopo una bella mangiata di pesce, eccoci in spiaggia. E quest'anno va così... In mare è pieno di gente che pesca Granchi Blu. Tra l'altro, abbiamo scoperto che il maschio ha la tipica colorazione blu, mentre la femmina è arancione!



Camminando lungo la spiaggia abbiamo anche incontrato un bastione realizzato con tronchi di legno...



Ed eccoci finalmente nel punto in cui sono raccolte le opere... Da quanto ho capito, queste cambiano spesso perché le intemperie le danneggiano, e l'artista passa regolarmente a smontare quelle rovinate e a farne di nuove.









Una piccola nota doverosa... Mentre preparavo questa pubblicazione, mi sono accorto che le immagini caricate non sono quelle "definitive". Ho probabilmente avuto dei problemi in fase di esportazione, e qui dove mi trovo ora, non riesco a recuperare i files che ero intenzionato a pubblicare.

Cosa cambia: Poco. Magari potrete notare qualche orizzonte non proprio perfetto, e in alcuni casi ero intervenuto con un piccolo crop per eliminare elementi di disturbo... Poco altro!




Fattasi una certa ora, abbiamo deciso di rientrare verso Lido di Volano, passando però per la pineta... 




Guardate chi abbiamo intravisto tra gli alberi...



Le foto, e il video che segue, di questa escursione sono state scattate con il mio nuovo iPhone.


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