venerdì 31 maggio 2019

Il Lago Maggiore (Parte 4) - #Viaggi #Fotografia

Glauco Silvestri
Eccoci giunti al termine del nostro viaggio. E' mattina, il cielo è nuovamente coperto di nuvole. Il sole compare ogni tanto. Cosa facciamo? Rimaniamo a Stresa per visitare Villa Pallavicino o... Ci mettiamo in marcia e facciamo tappa sul Lago d'Orta? Visto che Orta San Giulio è considerato uno dei più bei borghi d'Italia, la scelta è avvenuta facile facile...
Saltiamo in auto. C'è circa un ora di viaggio, prima si sale sul Mottarone, poi si scende verso il lago d'Orta. Arrivamo in prossimità del lago che è quasi ora di pranzo (n.d.r. Tra fare colazione, le valigie, saldare ciò che c'è da saldare e qualche lacrimuccia con sguardi languidi verso il Lago Maggiore... Ce la siamo presa comoda!). I parcheggi sono tutti straripanti. Bisogna inventarsi qualcosa...

Villa Crespi

Decidiamo di pranzare subito, a Villa Crespi... Magari! Quanto costerà pranzare nel castello arabeggiante, hotel e ristorante dello chef Cannavacciuolo? Ma proprio di fronte c'è un locale per motociclisti che hanno anche la cucina, e un bel parcheggio tutto vuoto. Ci fermiamo lì. Lasciamo l'auto nel parcheggio, ci mettiamo d'accordo col proprietario del locale, pranziamo - anche benino, vi dirò la verità - e poi via, a piedi, verso il centro di Orta San Giulio.

View

Dovendo rientrare a Bologna non possiamo fare moltissimo. Ci tocca rinunciare alla visita dell'isola di San Giulio, e del convento Francescano che ospita, ma il borgo è davvero accogliente, affascinante, e sa rubarci diverse ore del pomeriggio (n.d.r. Nel frattempo è spuntato un bel sole caldo, anche se all'ombra si gela!).

Isola di San Giulio

La passeggiata che porta in paese ci dona scorci del lago davvero affascinanti, e ci permette di ammirare i giardini, coloratissimi e decorati con statue bizzarre, delle ville che si affacciano vero le acque.

Ombrello

Il paese è davvero incredibile. Totalmente pedonalizzato, le sue strade sono strettissime, al punto che se si sta affiancati si impedisce il passaggio di chi arriva dall'altro senso di marcia. Niente è dritto in questo paesino. E' difficile avere linee di riferimento. I palazzi si ergono piegandosi verso l'interno, le strade sono curve per far defluire meglio la pioggia, magari esagero un pochino ma, sembra quasi di vivere in un quadro di Dalì.

Vicoli e Terrazzini

Bisogna guardare ovunque, in alto, sui muri, i dettagli appaiono all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Alcune stradine portano direttamente alle acque del lago, altre si arrampicano verso una chiesa, o un piccolo hotel.

Walking

Cancellata

Il Lago

Poi, all'improvviso, ecco la Piazza. Piazza Motta è ampia e si affaccia sul lago. E' da qui che partono i battelli per l'Isola di San Giulio. In fondo alla piazza risalta una costruzione davvero peculiare. E' sorretta da un porticato a base quadrata, e vi si accede attraverso una scaletta. E' il Palazzo della Comunità, detto anche Broletto.

Piazza Motta

Click

Anche il palazzo Comunale ha il suo fascino, ma ammetto che ho passato più tempo a godermi il sole su una delle panchine del suo giardino, piuttosto che a fotografare le sue linee. E poi è stato bello vedere un reportage fotografico del matrimonio di due bikers. Persino la bimba, immagino avrà avuto tre o quattro anni, aveva il giubottino di pelle nero!

Pittore

Flags

Il tempo sembra scorrere lento, e così decidiamo di accomodarci vista lago, per un aperitivino, nel bar di un hotel davvero elegante. Fortunatamente il bar ha prezzi popolari... E il panorama è davvero unico.

Rema Rema

Giunge però il momento di tornare. Ci aspetta un viaggio lungo per raggiungere Bologna. I ricordi ci faranno compagnia durante le ore da trascorrere in auto. A voi lascio il link dedicato a Orta San Giulio, qui, e quello dedicato al Lago Maggiore, qui.

Buona visione e... Speriamo arrivi presto una nuova occasione per viaggiare e, soprattutto, fotografare.




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giovedì 30 maggio 2019

Il Lago Maggiore (Parte 3) - #Viaggi #Fotografia

Glauco Silvestri
Eccoci al terzo giorno. Finalmente c'è il sole, un bel sole caldo, per cui il nostro itinerario si concentra sulle isole (n.d.r. Quelle che non abbiamo ancora visto). Invece che prendere i battelli di linea, su consiglio di chi sul lago c'è già stato, abbiamo preferito acquistare un biglietto cumulativo per le isole proposto dai mototaxi che ormeggiano poco distante dalle 'fermate' ufficiali.

Blossom

Tulipani

Il percorso prevede che la nostra prima sosta sia sull'Isola Madre. E' la più grande dell'arcipelago, 220 metri di larghezza per oltre 300 di lunghezza. Ospita un giardino all'inglese davvero affascinante, ricco di piante esotiche e di pavoni... Nonché di pappagalli. Sull'isola sorge anche un palazzo, Palazzo Borromeo, costruito sulle fondamenta di una chiesa con l'abside a pianta quadra e dedicata a San Vittore.

Strange Flowers

Saggezza

Ovviamente, una volta giunti all'isola, il percorso obbligato è quello che conduce alla biglietteria. Da qui si entra nel giardino, e nel biglietto è inclusa la visita al palazzo, davvero ben conservato, e con una bella sala panoramica che guarda il lago in ogni direzione. Il mio consiglio, se non amate le file, è quello di acquistare i biglietti online, e soprattutto, se si è intenzionati a visitare tutte le isole, a prendere il biglietto cumulativo...

Meraviglia

Pavone

Si risparmia tanto, sia in tempo, sia in denaro. Noi, ovviamente, non abbiamo fatto così. Un po' a causa del meteo, che ci ha costretti a scegliere giorno per giorno, e un po' perché... be' immagino che non vi interessi più di tanto.

Pavoneggiarsi

I'm calling you

Tornando all'isola, l'esplorazione del giardino avviene attraverso un percorso che prima gira attorno al suo perimetro, e poi vi fa salire verso il centro. Ovviamente ci sono anche dei sentieri che permettono di attraversare e incrociare il percorso principale in ogni direzione, ma di primo acchito viene istintivo seguire la gente, e la gente che segue la gente che segue la gente, fa quel tipo di percorso.

Flying

Colors

Fiori, cespugli profumati, tulipani, canneti, strane piante mai viste, pavoni... C'è davvero tanto da vedere su quest'isola, e la meta ultima è ovviamente il palazzo.

Giardino

Davanti a esso, però, si rimane stupiti da un albero enorme, un Cipresso proveniente dal Cashmir, che se non ricordo male è uno degli alberi più grandi d'Europa. Peccato solo che nel 2007 (n.d.r. Vado a memoria, forse potrei sbagliare di un anno o due) una violenta tromba d'aria ha attraversato l'isola da parte a parte, e ha abbattuto l'albero, oltre a fare ovviamente molti altri danni. L'albero non è morto. E' stato tirato su nuovamente, e oggi è sostenuto da dei tiranti, nella speranza che si riprenda e possa stare in piedi - nuovamente - da solo.

Il Cipresso del Kashmir

Il nostro giro, però non ci offre sufficiente tempo per poter vedere anche l'interno del palazzo, che sarebbe incluso nel biglietto, perché dobbiamo ancora pranzare e visitare l'Isola dei Pescatori (n.d.r. Certo, se avessimo saputo prima che i mototaxi sarebbero passati con un'ora di ritardo rispetto agli orari indicatici, avremmo visto anche il palazzo, piuttosto che stare fermi, in fila, alla banchina, ad attendere un motoscafo fantasma... Ma tant'è!).

Una Gomma, due Legni

E' l'unica isola del lago ad essere abitata stabilmente. Ed è una sorta di ristorante galleggiante, visto il numero di localini che si incontrano girando per le viuzze strette che la caratterizzano. Anzi... A parte un paio di negozietti normali, e i soliti negozi per turisti, praticamente abbiamo incrociato solo ristoranti e alberghi.

La Chiromante

Si tratta di un piccolo centro abitato, con tanti vicoletti stretti, porticati, e una piazzetta molto suggestiva che si affaccia al lago. C'è anche una piccola chiesa, un tempo una cappella, anch'essa dedicata a San Vittore, che si trova sul lato opposto dell'isola rispetto alla piazzetta con il belvedere. Il suo campanile è visibile anche dalla terraferma, e ovviamente, anche da Isola Bella.

Insegne

Cuori

Sull'erba

Blu tra le palme

E' su questa isola che, finalmente, vediamo il primo gatto. Ci è parso davvero strano non vedere un gatto per tre giorni di fila, specie in un posto dove il pesce non manca mai. Per cui l'ho voluto immortalare mentre riposa placido sul tavolino di... be' non poteva che essere un ristorante.

Il Gatto

Cammina e cammina, ovviamente, alla fine si fa come tutti gli altri. Un bel gelatone non ce lo toglie nessuno. Ci gustiamo il gelato, il lago, i passerotti che circondano i turisti in cerca di briciole, e la convivialità di chi vive sull'isola - se non sbaglio sono circa 35 persone a viverci stabilmente - come il gestore del bar in cui ci siamo fermati, che allegro e sorridente cantava a squarciagola Parlami d'amore Mariù (n.d.r. Ok, forse non era un piemontese D.O.C.).

Ho fame

L'ultimo motoscafo è quello delle sei e mezza, per cui non si può restare troppo spaparanzati nella spiaggetta a godere del bel Sole caldo che - finalmente - illumina le nostre giornate. Bisogna infatti tenere conto che i motoscafi portano una ventina di persone alla volta, e l'isola è strapiena di turisti, di conseguenza bisogna essere previdenti e non presentarsi all'imbarco all'ultimo momento.

La Madonnina

E' tempo di tornare in albergo, una bella doccia, un po' di relax, e la cena a Stresa, è l'ultima, ed è l'ultima passeggiata lungo il lago prima della partenza, prevista per la mattina dopo.

Belvedere

Qui potete trovare il mio album Flickr dedicato all'Isola Madre. Qui invece c'è quello dedicato all'Isola dei Pescatori. Questo è l'album cumulativo di tutte le foto scattate al Lago Maggiore.
Manca ancora una puntata a questo reportage fotografico, ma non sarà dedicato a questo lago, bensì... Lo scoprirete molto presto.



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domenica 26 maggio 2019

Il Lago Maggiore (Parte 2) - #Fotografia #Viaggi

Glauco Silvestri
Eccoci al secondo giorno sul Lago Maggiore. Piove, tanto per cambiare, e in programma abbiamo una visita su Isola Bella, e nel pomeriggio Verbania (n.d.r. Soprattutto il Giardino Botanico di Villa Taranto). Ci riusciremo? Il tempo non è dei migliori ma ci si può provare, no?

Prendiamo il Battello, e in men che non si dica eccoci sull'isola Borromea più famosa, quella che ospitò per una notte Napoleone Bonaparte, quella che si vede dal lungo lago di Stresa (n.d.r. Ricordate?) e... La pioggia peggiora.

Ombrelli

La breve passeggiata tra i vicoli del porticciolo ci porta subito all'ingresso del palazzo.

Verso il Palazzo Borromeo

Una costruzione imponente, realizzata pensando all'isola come a una sorta di nave da crociera, con a prua il palazzo, e a poppa il giardino. Prima di entrare tentiamo qualche scatto a prua, ehm, sulla punta dell'isola, quella che guarda l'Isola dei Pescatori. Ma è una impresa titanica, ve lo confesso, tanto che io e la mia compagna dobbiamo alternarci a tenere l'ombrello mentre l'altro scatta.

Guardando l'isola dei pescatori

Dopo la pioggia

A ogni modo anche il mal tempo offre spunti interessanti, così qualche foto carina riusciamo a portarla a casa.
Quando però il tempo diventa davvero cattivo, con addirittura grandine e vento forte, decidiamo di entrare a palazzo. Paghiamo il biglietto, e ci perdiamo in questa meraviglia dove, tra le altre cose, ha pranzato anche Lady D.

Quadri

Il Trono

La visita è affascinante, tra sale dedicate alle arti, camere da letto completamente arredate (n.d.r. Compresa quella in cui dormì Napoleone), e sotterranei realizzati con conchiglie, coralli, e ciottoli, e ancora la sala dei giochi, e ancora e ancora e ancora... Non c'è mai stata fine alla meraviglia.

Il Salotto

Sotterranei

Alla fine siamo rimasti al coperto fintanto che la tempesta ha infuriato. E' stato piacevole e istruttivo, ma poi eccolo, il lungo corridoio che porta all'esterno... E vi confesso che questo corridoio non è stato ammirato come si doveva, perché tanta era la voglia di uscire che...

Red and Blue

Ma fuori spiovicchia ancora, anche se in lontananza c'è qualche scampolo di sole. Speriamo bene. Usciamo. Facciamo qualche foto, sempre sotto l'ombrello, o accettando qualche goccia di pioggia addosso. Poi il vento, e infine le nuvole si diradano.
Che spettacolo!

Portrait

Gocce e Tulipani

Persino i pavoni escono dai cespugli in cui si riparavano per stendere le penne al sole, e al vento, così da asciugarle.

Tulipani

Incanto

Falling Water

E' il momento buono per godersi il giardino. Visto il brutto tempo della mattina, ci sono pochi turisti, e fare foto è un vero piacere. Rimaniamo ad ammirare questo giardino, tra tulipani, pavoni, papere, pappagalli, fiori di ogni tipo, le fontane, l'arte, gli alberi di limone... Non ci accorgiamo proprio che il tempo scorre, e solo la fame ci fa notare che si è fatta una certa ora... Anzi! Abbiamo proprio sforato con i nostri progetti. Difficile che riusciremo a vedere Villa Taranto.

Oltre l'orizzonte

Pappagalli

Sedia

Nuvole

Avendo già il biglietto per il battello, a Verbania ci siamo andati ugualmente, ovviamente dopo aver pranzato in riva al lago, sull'isola, ma siamo stanchi, il clima ci ha davvero spossati, e son già passate le quattro del pomeriggio. Per quanto il sole cali tardi la sera, non ce la facciamo proprio ad affrontare un secondo giardino botanico.

Cigni e Piccioni

Statua

Per cui facciamo quattro passi lungo il lago. Peccato che, come anche a Stresa, tutto il traffico sia sulla arteria che sta fra il lago e la città, per cui lo smog è davvero fastidioso... Il ricordo del bel pomeriggio passato a Isola Bella ci spinge a tornare in anticipo al porto. Qui prendiamo il battello per Carciano.

Navigando...

Poi, in albergo, dopo una bella doccia, mi son goduto un buon libro in terrazza, vista lago, ovviamente!

Come al solito, le foto che avete potuto vedere in questo mio breve resoconto sono solo una minima parte di quelle realmente scattate. Qui potete trovare una collezione più ampia di quanto ho scattato a Isola Bella, e qui trovate le poche scattate a Verbania. Qui, invece, trovate tutto il Lago Maggiore.

Nella prossima "puntata" vi mostrerò le altre due Isole Borromee, ovvero Isola Madre e l'Isola dei Pescatori.





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