Eccoci giunti al termine del nostro viaggio. E' mattina, il cielo è nuovamente coperto di nuvole. Il sole compare ogni tanto. Cosa facciamo? Rimaniamo a Stresa per visitare Villa Pallavicino o... Ci mettiamo in marcia e facciamo tappa sul Lago d'Orta? Visto che Orta San Giulio è considerato uno dei più bei borghi d'Italia, la scelta è avvenuta facile facile...
Saltiamo in auto. C'è circa un ora di viaggio, prima si sale sul Mottarone, poi si scende verso il lago d'Orta. Arrivamo in prossimità del lago che è quasi ora di pranzo (n.d.r. Tra fare colazione, le valigie, saldare ciò che c'è da saldare e qualche lacrimuccia con sguardi languidi verso il Lago Maggiore... Ce la siamo presa comoda!). I parcheggi sono tutti straripanti. Bisogna inventarsi qualcosa...
Decidiamo di pranzare subito, a Villa Crespi... Magari! Quanto costerà pranzare nel castello arabeggiante, hotel e ristorante dello chef Cannavacciuolo? Ma proprio di fronte c'è un locale per motociclisti che hanno anche la cucina, e un bel parcheggio tutto vuoto. Ci fermiamo lì. Lasciamo l'auto nel parcheggio, ci mettiamo d'accordo col proprietario del locale, pranziamo - anche benino, vi dirò la verità - e poi via, a piedi, verso il centro di Orta San Giulio.
Dovendo rientrare a Bologna non possiamo fare moltissimo. Ci tocca rinunciare alla visita dell'isola di San Giulio, e del convento Francescano che ospita, ma il borgo è davvero accogliente, affascinante, e sa rubarci diverse ore del pomeriggio (n.d.r. Nel frattempo è spuntato un bel sole caldo, anche se all'ombra si gela!).
La passeggiata che porta in paese ci dona scorci del lago davvero affascinanti, e ci permette di ammirare i giardini, coloratissimi e decorati con statue bizzarre, delle ville che si affacciano vero le acque.
Il paese è davvero incredibile. Totalmente pedonalizzato, le sue strade sono strettissime, al punto che se si sta affiancati si impedisce il passaggio di chi arriva dall'altro senso di marcia. Niente è dritto in questo paesino. E' difficile avere linee di riferimento. I palazzi si ergono piegandosi verso l'interno, le strade sono curve per far defluire meglio la pioggia, magari esagero un pochino ma, sembra quasi di vivere in un quadro di Dalì.
Bisogna guardare ovunque, in alto, sui muri, i dettagli appaiono all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Alcune stradine portano direttamente alle acque del lago, altre si arrampicano verso una chiesa, o un piccolo hotel.
Poi, all'improvviso, ecco la Piazza. Piazza Motta è ampia e si affaccia sul lago. E' da qui che partono i battelli per l'Isola di San Giulio. In fondo alla piazza risalta una costruzione davvero peculiare. E' sorretta da un porticato a base quadrata, e vi si accede attraverso una scaletta. E' il Palazzo della Comunità, detto anche Broletto.
Anche il palazzo Comunale ha il suo fascino, ma ammetto che ho passato più tempo a godermi il sole su una delle panchine del suo giardino, piuttosto che a fotografare le sue linee. E poi è stato bello vedere un reportage fotografico del matrimonio di due bikers. Persino la bimba, immagino avrà avuto tre o quattro anni, aveva il giubottino di pelle nero!
Il tempo sembra scorrere lento, e così decidiamo di accomodarci vista lago, per un aperitivino, nel bar di un hotel davvero elegante. Fortunatamente il bar ha prezzi popolari... E il panorama è davvero unico.
Giunge però il momento di tornare. Ci aspetta un viaggio lungo per raggiungere Bologna. I ricordi ci faranno compagnia durante le ore da trascorrere in auto. A voi lascio il link dedicato a Orta San Giulio, qui, e quello dedicato al Lago Maggiore, qui.
Buona visione e... Speriamo arrivi presto una nuova occasione per viaggiare e, soprattutto, fotografare.
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