Era la fine degl'anni settanta... A Hollywood si cercava un'alternativa ai grandi cult di fantascienza che avevano spopolato in televisione (
n.d.r. Star Trek) e al cinema (
n.d.r. Star Wars). Il prodotto doveva essere innovativo, sfruttare le 'nuove' tecnologie, e avere una storia complessa, moderna. Nacque
Battlestar Galactica, il cui titolo originale doveva essere
L'Arca di Adamo.
Era un periodo molto florido per la fantascienza, oltre ai titoli già citati, in televisione appariva anche Buck Rogers, e altri titoli europei dal successo più o meno eclatante (Ufo, Spazio 1999, Astronave Orion).
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La serie Classica |
Tornando a Battlestar Galactica, la prima avventura televisiva di questo nuovo brand durò due stagioni, una prima stagione complessa, interessante, e avvincente,
quella del 1978, e una seconda meno efficace, un po' troppo mistica, ma comunque conclusiva del 'prodotto',
nel 1980.
La trama ci proiettava in una galassia lontana, dove in un sistema solare erano insediate dodici colonie umane. Queste colonie provenivano tutte da un pianeta d'origine distrutto durante una durissima guerra contro i Cylon, macchine intelligenti costruite dall'uomo e poi ribellatesi al suo volere. Su queste colonie l'uomo vive pacificamente, è in grado di voli spaziali, ma ha rinunciato alle tecnologie robotiche. La loro tradizione narra inoltre di una tredicesima colonia, persa in un'altra galassia, su un pianeta chiamato Terra.
Tutto ha inizio, in questo contesto, quando le colonie vengono improvvisamente attaccate da una armata Cylon. I pianeti vengono pressoché distrutti, così come la flotta militare a difesa delle colonie. Sopravvive solamente una corazzata, che invece di attaccare i nemici, decide di fungere da ultimo baluardo a protezione dei pochi superstiti, fuggendo nello spazio profondo, alla ricerca di una nuova patria, o magari della Terra.
La flotta in fuga è un mondo complesso. Le risorse sono limitate, e il potere non può essere tenuto solamente nelle mani della forza militare. Per cui l'esodo senza speranza di questi superstiti diventa una vera e propria avventura. Tra battaglie contro i Cylon inseguitori, i problemi interni alla flotta, e la disperata ricerca di una nuova patria, di carne al fuoco ce n'era tanta.
La seconda stagione ci porta sul pianeta Terra. La flotta orbita distante, intorno al Sole, e solamente pochi eletti possono scendere sul pianeta, che è tecnologicamente arretrato in confronto ai superstiti delle dodici colonie. E' desiderio di tutti scendere, integrarsi con la popolazione locale, e dimenticare le sofferenze, ma ancora la minaccia Cylon incombe, e inoltre... be' non devo svelare tutto.
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La Mini Serie |
Con la cancellazione prematura della seconda serie (
n.d.r. Solo 10 episodi) si decretò la fine di un plot davvero interessante, a cui però in molti non volevano rinunciare. A Hollywood si tentò più e più volte di riprovare con Battlestar Galactica, ma solo nel 2003 si ebbe il giusto abbrivio con una
mini-serie che doveva tastare il mercato.
Fu un vero botto!
Un successo insperato e incredibile. Tanto che già l'anno successivo la Nuova serie era già disponibile sui canali tematici. Furono anni di fuoco,
dal 2004 al 2009, con premi su premi, e ascolti senza precedenti. La trama pareva legare col passato, e allo stesso tempo strizzare l'occhio a un reboot. Tutto ciò era arricchito da una attenzione ai dettagli, compreso il fatto di eliminare qualunque rumore nelle battaglie, perché nello spazio, si sà, manca l'aria, e di conseguenza non è possibile udire dei suoni. La trama diveniva inoltre più complessa. I Cylon cercano un loro posto nell'evoluzione delle specie viventi, hanno una religione, hanno uno scopo ben più complesso del totale annientamento della razza umana. Loro si vedono come la sua diretta evoluzione, e per certi versi, vogliono inglobare gli umani, vogliono diventare umani. D'altro canto gli umani sono ancorati agli antichi valori, sono per certi versi 'fermi' nella loro ferma determinazione di sopravvivere al primo olocausto della specie.

E da qui, la vecchia corazzata, la vecchia razza, in conflitto con il nuovo che avanza e pretende il suo spazio, fornisce una chiave di lettura multipla nelle vicende che vengono raccontate. Ovviamente sono vicende umane, ma anche vicende Cylon... Insomma, non è più una semplice guerra tra uomo e macchina, bensì una lotta di sopravvivenza tra nuove e vecchie specie provenienti dallo stesso ceppo 'genetico'.
E' il figlio che si ribella al padre.
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Il pilota di Caprica |
Tema che si amplificherà maggiormente nella serie spin-off
Caprica, il cui successo, ahimè, non ha replicato quello della serie principale, tanto che alla fine della prima stagione ne è stata decretata la fine. Di questa serie, notevole,
l'episodio pilota fu proposto anche come film in dvd. Si guarda molto volentieri ed è forse il giusto prequel per Battlestar Galactica stesso.
Sempre dalla stessa serie nasceranno altri film, come
Razor e
The Plan.
Nel primo si sale in plancia della Pegasus, una corazzata di ultima generazione, sfuggita anch'essa al genocidio, ma che invece di proteggere i civili come la Galactica, non ha mai smesso di dare la caccia ai Cylon e ingaggiare battaglia. Si inserisce quindi tra la terza e la quarta stagione della serie regolare, e offre qualche spunto di riflessione in più rispetto agli eventi già visti in televisione.
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Da piccolo giocavo con questo videogame.
Sarà un caso? |
Il secondo film è sicuramente più criptico e interessante, in quanto è visto con gli occhi dei Cylon, e ci mostra scampoli del loro piano, e delle loro aspirazioni. Ovviamente il dubbio, il motore di questo film, e la domanda che i Cylon si pongono da sempre: Che fare con i superstiti umani rimasti sulle dodici colonie?
Sono poi stati distribuiti, durante la proiezione televisiva, anche una breve web-serie su youtube. Piccolissimi episodi che andavano a intrecciarsi con le vicende televisive, il cui scopo era quello di approfondire alcuni dettagli, incuriosire, aumentare l'hipe, eccetera eccetera eccetera...
E come avrete ben capito, tutto ciò mi è piaciuto tantissimo, mi ha regalato diversi anni di divertimento, e ha alimentato tantissimo la mia fantasia, la mia passione, il mio desiderio (nonché fame) di fantascienza e space-opera. Per cui, ovviamente, il mio consiglio spassionato è: recuperate tutto e guardatelo, che merita!
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