L'altra sera mi è capitato di vedere in tv un film dal titolo intrigante: Professione Assassino. Narra la storia di Arthur Bishop, un killer su commissione specializzato nel far apparire come incidenti quelli che in realtà sono omicidi. Bishop svolge normalmente gli incarichi proposti dal boss di una misteriosa multinazionale di cui fa parte l'anziano McKenna (mentore del killer stesso). Quando il boss chiede a Bishop di uccidere McKenna - sospettato di tradimento - il killer non ha esitazioni, ma di lì a poco si trova lui stesso a fare da mentore al figlio di McKenna - Steve - assetato di vendetta nei confronti di chi ha ucciso il padre. Nell'addestramento Bishop decide di assecondare il figlio del suo mentore... e di conseguenza diventa bersaglio lui stesso della compagnia per la quale lavorava... e non solo.
Il film è il remake - datato 2011 - di una vecchia pellicola omonima interpretata da Charles Bronson. Trama simile, anche se forse meno complessa da un lato e più psicologica dall'altro, in cui ci si concentra nel rapporto tra istruttore e apprendista... ove quest'ultimo, a un certo punto, crede di essere diventato migliore del proprio maestro.
Guardando il film non ho potuto evitare di fare paragoni con il mio ebook - pressoché omonimo pure lui - che come sapete non ha nulla a che fare con le due pellicole qui sopra citate, ma che inevitabilmente trascina nel suo imprinting alcune similitudini che non avrei mai immaginato.

Il mio ebook narra le vicende di un Killer non molto differente da Bishop, ovvero un uomo freddo, efficiente, incline a non farsi mai notare.
Entrambi ricevono gli incarichi attraverso degli annunci: nel film si cerca un meccanico, sono annunci di lavoro; nel mio ebook sono annunci mortuari.
Entrambi i killer hanno una sorta di rapporto con una donna, che però tengono confinata in un angolo della loro emotività, per non compromettere la loro professionalità.
Entrambi ricevono l'incarico di uccidere un caro amico. E qui finiscono le similitudini, perché se Bishop decide di eseguire la commissione, il mio killer si trova nei guai proprio per il motivo opposto, ovvero perché decide di non eseguire l'incarico, e di dar modo all'amico di trovare un rifugio.

Storie differenti, quindi, che però convergono in maniera che sorprende anche me. Non è che voglia mettermi a discutere se sia nato prima l'uovo o la gallina. Mi piace invece sottolineare quanto intrigante sia questa situazione, dove - con storie e strumenti differenti - si finisce comunque per ritrovare analogie, ed emozioni simili.
Insomma... leggete gli ebook, guardate i film, e sappiatemi dire cosa ne pensate.
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