Comincia la rassegna fotografica dell'estate. Il primo 'breve' reportage è dedicato a una escursione che io e la mia morosa abbiamo fatto sugli appennini modenesi. Si tratta di un piccolo tratto dell'Alta via dei Parchi... Una bella sgambata in mezzo alla natura - come cita anche il titolo di questo post - dal lago Cavone al lago Scafaiolo, 370 metri di dislivello circa, sole cocente, quota massima raggiunta 1785 metri (n.d.r. al rifugio Duca d'Abruzzo).
Il Lago Cavone è un piccolo laghetto artificiale usato per il ripopolamento dei corsi d'acqua locali. Nel periodo in cui lo abbiamo visitato era pieno di girini, talmente tanti che, volendo, li si poteva raccogliere tranquillamente dall'acqua a mani nude.
Il lago è circondato da una natura davvero affascinante. L'affluente che alimenta il laghetto arriva silenzioso dal bosco, un bosco dove gli alberi paiono osservarti con occhi indagatori incisi sulle loro cortecce.
C'è una bella area dedicata a chi ama fare picnic, ma a dominare l'ambiente sono le farfalle.
Ma la nostra meta non era certo il Lago Cavone, così, dopo aver indossato gli zaini e imbracciato i nostri bastoncini da trekking, ecco che ci siamo avviati verso la cima in cui si nasconde lo Scafaiolo. C'è voluto davvero poco affinché il paesaggio mutasse radicalmente. I boschi sono scomparsi quasi subito per dare spazio a erba, licheni, e rocce. Solo qualche raro arbusto ha dimostrato coraggio per crescere sopra i quindici centimetri dal terreno.
Il lago si rivela solo dopo l'ultimo sforzo, quando ormai si è giunti al rifugio Duca d'Abruzzo, e si getta lo sguardo verso il basso... Lui è sei metri più sotto, brilla alla luce del sole, ed è agitato da una debole brezza che soffia tra le cime che lo circondano.
Un luogo incontaminato e, quasi magico... Quasi, perché poco dopo il nostro arrivo, è arrivato un gruppo di ragazzi che subito hanno cercato refrigerio tra le acque del lago.
Noi abbiamo colto l'attimo per rilassarci un pochino bevendo qualcosa di caldo al rifugio, e poi, essendo ormai giunta l'ora di rientrare, abbiamo raccolto le nostre cose e - a malincuore - abbiamo seguito a ritroso i nostri passi...
Se vuoi vedere altre foto della nostra escursione, puoi cliccare qui, sul mio album Flickr dedicato.
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