venerdì 27 dicembre 2019

Borgo La Scola

Glauco Silvestri
Durante le feste natalizie si ha molto tempo libero da dedicare alle escursioni - clima permettendo - e così, come da tradizione, io e la mia compagna abbiamo subito approfittato del bel tempo per andare sui colli bolognesi a visitare un borghetto medievale davvero affascinante, dove - in questi giorni - è allestito un presepe davvero molto carino, sparso tra i suoi vicoli, e i suoi anfratti.


Il Borgo La Scola è a soli 15 Chilometri da Grizzana Morandi, un'altra località di cui vi ho parlato in passato, in occasione della mia visita alla Rocchetta Mattei.




E' un borgo di origini Medievali, sorto come roccaforte militare tra il 1300 e il 1500, a protezione delle terre limitrofe, e soprattutto, dell'eremo di Montovolo, in un periodo dove i Longobardi erano soliti fare delle scorrerie in territorio Emiliano.



Il borgo è caratterizzato da diverse case torri, che ne tradiscono le origini militari, ma che oggi sono incorporate a strutture abitative più ampie. Lo si percorre a piedi in poco tempo, ma è bello intrattenersi nei suoi vicoli, ad ammirarne i dettagli, o più semplicemente, per goderne la tranquillità.


E poi c'è lui... Immenso e florido come se fosse nato ieri. Un cipresso con oltre sette secoli di vita, e sotto il quale, ovviamente, è stata allestita la capanna con il bambin Gesù, Maria, Giuseppe, la mucca e l'asinello.

Cipresso che è ancor più ammirabile dal video che segue, ottenuto grazie al mio nuovo DJI Mavic Mini, che mi sta dando davvero tante soddisfazioni.


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mercoledì 25 dicembre 2019

Buon Natale a Tutti

Glauco Silvestri
E' arrivato in fretta, il Natale, quest'anno. Ammetto che dalla fine delle ferie estive a oggi il tempo è volato, e anche se c'è stato qualche momento davvero piacevole, non è stato un periodo sereno al 100%. 

Pensieri di vario tipo, frustrazioni di vario tipo, preoccupazioni di vario tipo.

Ovviamente questa non è la sede giusta per sfogare ciò che mi tormenta, e oggi non è neppure il giorno giusto. Del resto non dovete neppure immaginarmi abbattuto o chissà cos'altro. Sono cose della vita. Ho 47 anni sulle spalle, e sono spalle grosse, per cui son pronto - in un modo o nell'altro - ad affrontare quanto accade, non dimenticando di sorridere, fare ironia, superare il buio, sperperare un po' di danaro per le mie passioni, eccetera eccetera eccetera.

Quindi, godiamoci questi giorni di festa, e soprattutto, godeteveli voi, miei cari lettori, che il Natale viene una sola volta all'anno, ma viene tutti gli anni, e di solito porta tanti bei regali.

E qui la chiudo, che ancora devo aprire i miei regali. Voi cosa avete ricevuto di bello?

!!! Buon NATALE !!!




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giovedì 19 dicembre 2019

Cesenatico e... il primo Presepe di quest'anno

Glauco Silvestri
Natale è ormai alle porte. Come da tradizione, io e la mia compagna cominciamo a girovagare per la regione in cerca di Presepi, aria di festa, relax, ambienti differenti da quelli a cui siamo abituati.

Cesenatico è uno dei luoghi che abbiamo cominciato ad apprezzare, specie d'inverno, quando il mare è selvatico, la spiaggia è libera da bagnanti, l'aria è frizzante (n.d.r. Ovvero gelida), le bancarelle di dolcetti sono molto invitanti, e il portocanale è magico, con il suo presepe galleggiante.


Rispetto all'anno scorso, però, quest'anno abbiamo trovato il sole ad aspettarci, per cui le foto non sono avvolte da nebbia e umidità, bensì... Una giornata stupenda!


La passeggiata sulla spiaggia è stata piacevole, quasi godereccia, tanto il sole scaldava. E' stato piacevole osservare la gente con i propri cani, che camminava e giocava. E' stato intrigante cercare scorci particolari tra le conchiglie portate a riva dal mare. E' sempre una fonte di ispirazione il bagnasciuga.



Le persone che si incontrano sono una fonte inesauribile di soggetti da immortalare. Tra chi cerca cozze e crostacei nella sabbia morbida, chi raccoglie conchiglie per le sue collezioni, o per creare oggetti di manodopera artigianale, o... Anche solo per ammazzare il tempo. 


Ho persino fatto un bel volo con il nuovo Mavic Mini, ma non ho ancora avuto il tempo di preparare un footage da caricare su Youtube, per cui ve lo proporrò più avanti, durante le vacanze di Natale (n.d.r. Iscrivetevi al mio canale Youtube, così potrete avere aggiornamenti in tempo reale sulle mie pubblicazioni).





Il portocanale ha sempre il suo fascino. Le bancarelle, i babbi natale in bicicletta, il profumo dei dolci, i negozietti con vetrine decorate a festa, le barche... Non mancano neppure i maghi, i saltimbanchi, gli artisti di strada... C'è davvero tanto da assaporare e vivere in questi giorni di festa.







Mi spiace solo non potervi più proporre una carrellata fotografica di qualità, sul mio account Flickr, perché a breve chiuderà i battenti. La crisi si fa sentire, e i servizi superflui vanno rimossi, c'è poco da fare. Ma qui, sul blog, le immagini posso comunque caricarle, compresse e ridotte di dimensioni, ma comunque - spero - piacevoli da vedere. Una breve selezione, magari, rispetto a quanto siete abituati, ma sempre meglio che niente.


Se siete in zona, il mio consiglio è di fare un giretto a Cesenatico. Merita tanto, anche a Natale.



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domenica 17 novembre 2019

Il Castello Manzoli

Glauco Silvestri
Novembre si è finalmente scatenato. E per volare con i Droni è necessario approfittare di qualunque spiraglio di sole la natura offra, tra una pioggia e l'altra. In uno di questi spiragli ho voluto recarmi al Castello dei Manzoli. Ve ne avevo già parlato in passato, su questo blog, e vi avevo già mostrato alcune foto di questa meravigliosa costruzione (n.d.r. Qui trovate il mio album Flickr dedicato al castello).

Il castello è avvolto da una antica leggenda, una storia di fantasmi. Ormai diversi secoli fa, il proprietario del castello fu ucciso nei boschi limitrofi mentre ritornava a 'casa'. In seguito fu uccisa tutta la sua servitù, e la proprietà fu requisita da questi criminali... Ma non ebbero vita facile, visto che ogni anno, il giorno dell'omicidio, il primo di dicembre, il fantasma della vittima si ripresenta alle porte del castello per pretendere la restituzione dei suoi averi.
Chissà se i proprietari di oggi vengono ancora visitati dal fantasma... 

Nel video che segue potrete ammirarlo da un punto di vista diverso dal solito, ovviamente ottenute grazie al mio Parrot Anafi.



Come sempre, e come vi suggerisco anche nella presentazione del video, se vi piacciono i miei video, il consiglio è quello di registrarsi al canale (n.d.r. Basta un account Google), e cliccare sulla campanella per rimanere aggiornati sulle nuove pubblicazioni con una innocua notifica sulla App Youtube installata sui vostri dispositivi elettronici.


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domenica 10 novembre 2019

Palazzo Albergati

Glauco Silvestri
Palazzo Albergati si trova non molto lontano dal centro storico di Bologna, in un area rurale dal suggestivo paesaggio, proprio sul confine di Zola Predosa, ed è considerato una delle più importanti e originali opere architettoniche del Barocco Europeo. 
Costruito nel XVII secolo, il palazzo fu centro vivissimo di vita mondana e culturale, tanto che vi furono ospiti innumerevoli personaggi illustri, tra cui Carlo Goldoni (n.d.r. Che per il teatro della villa scrisse sei commedie), Voltaire, Juan Carlos di Spagna, e più recentemente, anche Luciano Pavarotti. Del palazzo sono da ammirare soprattutto gli affreschi, gli arredi originali, i mobili, i quadri, tutto quanto capace di raccontare i gusti, la cultura, e la vita segreta di chi lo ha abitato. 
Oggi il palazzo è centro di eventi culturali, e di convegni espositivi importanti. Un paio di volte ci sono persino andato... E una volta o l'altra avrei voglia di partecipare a uno dei loro brunch, e magari visitare più approfonditamente il palazzo, che - ve lo assicuro - è più bello dentro che fuori.

Maggiori informazioni sul palazzo e sugli eventi che organizza sono disponibili a questo indirizzo.

E dopo le canoniche chiacchiere, potete godervi il mio sorvolo del palazzo, ovviamente col mio caro Parrot Anafi, cliccando su play nel video sottostante.


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venerdì 8 novembre 2019

Brisighella

Glauco Silvestri
Brisighella è, per me, una meta fissa. La conosco sin da teenager, quando con gli amici sognavo di poter trascorrere qualche giorno tra le sue mura durante la famosa festa medievale (n.d.r. Che all'epoca durava due settimane, mentre oggi occupa giusto un weekend, proprio come tante altre sagre di queste zone). E' sugli Appennini romagnoli, a circa 115 metri sul livello del mare, ed è caratterizzata da tre pinnacoli rocciosi che la contornano e la proteggono. Su ognuno di essi c'è una costruzione caratteristica. La Rocca Manfrediana (del XIV secolo), il santuario del Monticino (XVIII secolo) e la torre dell'Orologio, ricostruita nell'ottocento sulle rovine di un precedente insediamento difensivo del XII secolo. 

E' un luogo meraviglioso, che già ho fotografato più e più volte (n.d.r. Qui potete trovare il mio album Flickr dedicato a Bridighella), e in questa occasione ho voluto sorvolarlo con il mio Anafi. Sfortuna ha voluto che io non abbia tenuto conto del cambio di orario, e sia stato sorpreso dal tramonto. 

Visti gli ISO alti tenuti dall'Anafi (n.d.r. Ammetto di non aver avuto la prontezza di riflessi, mentre ero in volo, di andare a correggere manualmente i parametri della fotocamera), per attenuare un pochino il rumore nelle immagini, ho applicato un filtro 'notturno' in fase di post-produzione, per cui - a voi che guardare - vi parrà che ho volato al buio... Ma non è così!

Bando alle chiacchiere, eccovi il video.


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mercoledì 30 ottobre 2019

La Rocchetta Mattei vista dall'alto - #Viaggi #Droni

Glauco Silvestri
Torno a parlare della Rocchetta Mattei, dopo l'escursione a cui dedicai un articolo nella primavera dell'anno scorso, perché qualche giorno fa - giusto per sgranchire le eliche al mio Parrot Anafi - ho pensato di tornare a Riola per fare qualche video di questa splendida costruzione.

Sapete quanto io sia legato a questa piccola rocca. Sarà che da bambino mi divertivo tra i suoi corridoi, sarà che da adulto mi sono appassionato alle vicende di colui che la volle costruire, e della sua famiglia, sarà che - più semplicemente - è un luogo splendido da moltissimi punti di vista... Il fatto è che ogni occasione è buona per andare a vederla.

In questa occasione, il cielo era meraviglioso, il vento soffiava forte, la giornata era mite nonostante si sia già a ottobre. Ho dovuto prenderci un po' la mano per manovrare nel vento con un drone che pesa poco più di trecento grammi, ma è bastato alzarmi di quota per trovare una zona placida e perfetta per consentire il volo attorno alla rocchetta.
Ho dovuto anche affrontare la visita inaspettata di uno stormo di rondini... Periodo strano per le rondini, ma magari stavano migrando, e il drone le ha incuriosite. Quando volavo attorno ai 40 metri d'altezza, le rondini non hanno mai smesso di girarmi attorno, ma una volta alzatomi attorno agli 80 metri, si sono placate. Certo... La normativa prevede che non si vada più su di 70 metri, ma... Ero in montagna, lontano da tutto e da tutti, e le future norme consentiranno il volo fino a 120 metri. Chiudiamo un occhio. Ci tenevo molto a non fare del male a quegli uccelli, o a perdere il drone a causa loro, e 10 metri di differenza non fanno certo la differenza se si sta attenti.

Buona visione.


Se cercate maggiori informazioni sulla Rocchetta Mattei, o sugli strumenti con cui ho realizzato il video, troverete tutto in descrizione al video stesso, sul mio canale Youtube.

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giovedì 24 ottobre 2019

Dozza, la galleria d'arte a cielo aperto - #Droni #Viaggi

Glauco Silvestri
Vi ho mai parlato di Dozza? E' un borgo medievale tra Imola e Bologna, forse uno dei borghi più affascinanti della zona, sia per la sua struttura, che si inerpica su un colle che domina le valli circostanti, sia per il castello sforzesco - in perfette condizioni e con una bella collezione al suo interno - sia per l'enoteca, ospitata nelle cantine del castello, sia per i sui vicoli, e le mura delle abitazioni, che non sono semplici muri, bensì delle vere e proprie opere d'arte.

A Dozza, sin dal 1965, si tiene una biennale espositiva di Pittura sul Muro. Da quei tempi a oggi vengono artisti di tutto il mondo, ogni due anni, per abbellire i muri del borgo con opere d'arte uniche nel loro genere. Ciò trasforma il borgo medievale in una galleria d'arte a cielo aperto. Camminare per i vicoli, per le strade, di Dozza, è una esperienza unica, e non c'è angolo che non attiri l'attenzione all'occhio di chi ama l'arte, ma anche di chi ne è solamente incuriosito. Dozza è davvero un luogo unico nel suo genere, e merita di essere visitato.

In questa occasione vi voglio mostrare un video che ho girato qualche giorno fa, sia in volo su Dozza con il mio Parrot Anafi, sia passeggiando per le sue strade, filmandone l'esperienza, così che possiate vivere una esperienza virtuale nel piccolo borgo medievale.


Ovviamente, se i miei video vi piacciono, vi consiglio di iscrivervi al mio canale, e di cliccare sulla campanella per essere aggiornati su ogni mia nuova pubblicazione.

Maggiori informazioni su Dozza le potete trovare su Wikipedia, ovviamente. Qui trovate invece il mio album Flickr dedicato a questo borgo.

Se volete soggiornare in queste zone - ci sono dei B&B molto carini anche all'interno di Dozza - e ricevere uno sconticino, tramite Booking, potete cliccare qui.





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giovedì 17 ottobre 2019

Chioggia

Glauco Silvestri
In occasione del patrono della mia città, io e la mia compagna abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno, un weekend lungo, fuori porta. La nostra destinazione è stata la laguna veneziana, ma - per una volta - abbiamo tradito Venezia per dedicare un pochettino del nostro tempo alla piccola e accogliente Chioggia.

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Circa 50000 abitanti (n.d.r. Poco meno), ai confini della laguna, ma davvero affascinante da parecchi punti di vista, Chioggia è una città importante per il nostro paese. Possiede la flotta di pescherecci più grande d'Italia, e come quantità di pescato è seconda solamente alla flotta siciliana. Il suo mercato del pesce è noto in tutta Europa e serve tutta Europa. 

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Chioggia è anche una città turistica. Nella vicina Sottomarina è presente una spiaggia lunga ben sette chilometri, ed è forse, per una singola località, la spiaggia più lunga dell'Adriatico.

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E' qui che noi abbiamo deciso di alloggiare, a Sottomarina. Il primo giorno l'abbiamo voluto dedicare alla spiaggia, che nei primi giorni di ottobre si presenta con gli stabilimenti chiusi, i trattori che radunano la sabbia per evitare che il vento la spinga verso l'abitato, e il bagnasciuga è frequentato da chi ama lo sport, da chi fa lunghe passeggiate col cane, dai turisti come noi, e ovviamente, dai gabbiani.

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Una spiaggia pulita, con però tante alghe, e spugne, lì dove si forma il confine tra il regno del mare e quello della terra. Una spiaggia un po' diversa dalle 'nostre', che invece su quel medesimo confine mostra montagne e montagne di conchiglie.

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Poi c'è la diga, che consente il primo accesso alla laguna veneta, percorribile a piedi partendo proprio dalla spiaggia, per finire proprio in mezzo al mare. Dal quel piccolo faro è possibile vedere un muro parallelo a quello percorso da noi, è l'altro capo della diga Sull'isola, nonché riserva naturale, di Ca' Roman. E sott'acqua c'è il 'mini Mose', che protegge Chioggia e sottomarina dall'acqua alta. 

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Poco oltre, lo vedremo durante una escursione in barca, tra Ca' Roman e l'isola di Pellestrina (le due isole sono collegate da un altro muro della diga) sono ancora in corso i lavori per il 'vero' Mose.
Sempre nei pressi della diga è presente il Forte San Felice, raggiungibile a piedi, ma che noi abbiamo visto via acqua, sempre durante la medesima escursione in barca.

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Chioggia è connessa a Sottomarina dal Ponte dell'Unione, un lungo ponte con una isoletta al centro in cui sono concentrati campi sportivi e aree attrezzate per accogliere gli eventi agonistici della zona. Mentre eravamo in città ci è capitato di assistere a una corsa di beneficenza, il traffico era chiuso, i vigili regolavano persino il movimento dei pedoni, così abbiamo potuto godere di qualche breve istante di gara, anche se - lo ammetto - mi son lasciato sfuggire l'occasione di qualche buon scatto a causa della calca che si era formata accanto a me.

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La città è piccolina, il suo cuore è Corso del Popolo, una lunga via che funge da spina dorsale dell'intero centro storico, dal Porta Garibaldi, l'ingresso medievale che permetteva l'accesso in città via terra, proprio a pochi passi dal Duomo, fino alla Piazzetta Vigo, da cui accedevano in città i Dogi e i personaggi importanti, ovviamente via mare.

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E' in questa piazzetta che è possibile ammirare il 'Gatto di Chioggia', ovvero un piccolo leone che sovrasta la città da una splendida colonna di marmo... Peccato che rispetto alla colonna il leone sia davvero piccolo, e poco visibile, tanto che si è beccato questo 'poco lusinghiero' nomignolo.

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Qui è presente anche il Ponte di Vigo, bello ed elegante, in marmo, che scavalca il Canale Vena - il più bel canale di Chioggia, e che 'conduce' alla Chiesa di San Domenico, sull'omonima isola. In questa chiesa è conservato un crocifisso in legno alto quattro metri... Davvero imponente!

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Ai lati di Corso del Popolo si diramano a lisca di pesce, da un lato le trentasette calli che vanno a incontrare il Canale Lombardo, oltre al quale si nota ancora oggi il vecchio porto della città (n.d.r. Ora in disuso, e a breve riqualificato in una nuova zona residenziale), e dall'altro lato le quarantadue calli che, passato il Canale Vena, si dirigono verso il Canale San Domenico, ovvero il canale più largo, quello dove attraccano i pescherecci, e che collega la città all'Isola dei Cantieri, dove risiedono ancora alcuni cantieri adibiti alla riparazione, alla pulizia a secco delle navi, e al mercato ittico all'ingrosso della città.

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Il vero difetto di questa città è il traffico, che sfortunatamente arriva fino a Corso del Popolo, e che per metà della sua lunghezza lo domina. In effetti le auto possono giungere fino alla chiesa di San Giacomo, dove abbiamo potuto assistere a due matrimoni in due giorni di visita, e da lì svoltare verso la porta medievale, dove si trovano i parcheggi. Rimane pedonale solo il piccolo tratto tra la chiesa sopra citata e la Piazzetta Vigo, e ovviamente le calli, dove le auto faticano a passare...

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I luoghi di interesse sono innumerevoli. A partire dall'affascinante Mercato del Pesce, quello popolare, destinato alla cittadinanza, e non alla vendita all'ingrosso, che si trova sull'Isola dei Cantieri. Il mercato si trova proprio alle spalle del Palazzo Granaio, che durante la nostra visita era in restauro, e non abbiamo potuto né visitare, né ammirare. L'accesso al Mercato del Pesce avviene attraverso una porta in pietra con intarsi in marmo. Alle sue spalle i tendaggi rossi fanno risaltare gli innumerevoli gabbiani in attesa di un boccone prelibato, che di tanto in tanto i venditori offrono loro lanciando qualche scarto di lavorazione in acqua.

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Anche il Palazzo del Municipio merita attenzione, altisonante, bianco, con una iscrizione che ricorda uno dei momenti importanti della storia del nostro paese, quando Garibaldi si affacciò a una finestra di questo palazzo per parlare ai cittadini e risvegliare gli animi durante il risorgimento.
E poco distante - a Chioggia tutto è molto vicino - c'è la Torre di Sant'Andrea, che ospita l'orologio più antico al mondo. Questa torre, un tempo, faceva parte di una rocca militare, oggi scomparsa, e sostituita dalla omonima chiesa, di cui la torre è il campanile.

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E ci sarebbe ancora tanto da raccontare, e tanto da visitare, ma questo spazio ha dei limiti, e non posso dilungarmi troppo a descrivere i bei palazzi in stile veneziano, gli scorci affascinanti tra le calli (n.d.r. Quelle non invase da auto parcheggiate, scooter, e Apecar), e dei bei localini accoglienti che si incontrano lungo il percorso.

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Vorrei infatti dedicare un po' di spazio all'escursione fatta con un battello, che ci ha portati a sfiorare l'Isola del Buon Castello, ove sorgeva un castello in legno, oggi scomparso e sostituito da dei cantieri per la riparazione delle imbarcazioni. Escursione che ci ha permesso di osservare il relitto di fronte all'Isola di Ca' Roman, che ci ha fatto ammirare le mura del Castello San Felice, che ci ha permesso di visitare le coltivazioni di Cozze, che ci ha fatto assaggiare un briciolo di vita di mare, andando per madonnine, gli ottagoni, strutture difensive poste in mezzo alla laguna dalla Repubblica Veneziana, quando doveva difendersi dalle invasioni dei pirati turchi, eccetera eccetera eccetera.

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Si giunge così alla fine del nostro soggiorno, e di questo breve percorso sul mio modesto blog. Nel caso voleste provare una esperienza di questo tipo, vi consiglio di cliccare qui per la prenotazione con Booking, così avrete un piccolo sconto sul prezzo della stanza che avrete scelto.

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Ovviamente vi consiglio anche di cliccare qui per vedere il mio album fotografico dedicato a Sottomarina di Chioggia, e qui per l'album fotografico di Chioggia.

Per chi, infine, ha voglia di una immersione ancora più completa in ciò che vi ho descritto fotograficamente, non può mancare un bel video girato col mio caro e affidabile Parrot Anafi. In questa occasione ho persino temuto per la sua salute, visto che al rientro da uno dei miei voli, è stato circondato da un paio di gabbiani abbastanza nervosi... Dato che online ho visto video di droni aggrediti e abbattuti da uccelli, be', son stati momenti in cui ho sudato freddo.
Ma è andato tutto bene, per cui, sedetevi comodi, mettete il video a tutto schermo (n.d.r. è a 4K, per chi ha la fortuna di avere un televisore, o un monitor, con queste capacità visive), e cliccate su play.


Se il video vi è piaciuto, come sempre, vi consiglio di iscrivervi al mio canale e a cliccare sulla campanella per rimanere aggiornati.





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