domenica 11 novembre 2018

Volterra e il Palio dei Caci

Glauco Silvestri
Mentre Siena era travolta dall'ennesimo clamore di un incidente avvenuto durante il Palio, noi ci trovavamo in quel di Volterra, a godere di una bella giornata, visitare una cittadina che sia io, sia la mia morosa, non avevamo mai visto, e apprezzare due curiose sorprese: 
  • Le riprese della terza stagione de I Medici;
  • Il Palio dei Caci.
Ovviamente non abbiamo assistito alle riprese della fiction, visto che le zone erano ben protette dai curiosi, ma finita la giornata lavorativa, abbiamo potuto godere delle ambientazioni 'truccate' per la fiction, e girare in una Volterra un po' più medievale rispetto a ciò che offre solitamente.
Ma partiamo dall'inizio.
Noi siamo entrati a Volterra da Porta Docciola, ove è presente una vasca un tempo, probabilmente, adibita a lavanderia, e una sorgente di acqua a cui attingere attraverso a una comoda fontana.

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Dalla porta, per arrivare in città, c'è una bella scalinata da fare... Ma arrivati in cima lo spettacolo è davvero affascinante. Subito si viene immersi nella cittadina, e subito si viene distratti da diverse possibilità.

Si può salire ulteriormente per andare a vedere il parco, l'area archeologica etrusca, e il castello (n.d.r. Oggi utilizzato come carcere, per cui non visitabile, se non - in occasioni particolari, la torre più alta).

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Oppure perdersi nei vicoli per cercare di raggiungere la piazza principale, il Palazzo dei Priori, il Duomo, il Battistero...

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Non mancano i punti panoramici da cui ammirare il territorio circostante.

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E come vi avevo preannunciato, le tracce di lavorazione della fiction televisiva hanno reso l'esplorazione di Volterra ancora più affascinante.

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Come vi avevo preannunciato, abbiamo potuto assistere anche al Palio dei Caci, una sorta di gara di abilità in cui le varie contrade della cittadina si sfidano per il primato. In questo palio, come avrete già intuito, è il formaggio a dover gareggiare. Si tratta di un percorso in discesa tracciato con delle balle di fieno. Il Cacio deve arrivare in fondo al percorso evitando gli ostacoli. Ovviamente il campione della contrada deve pilotare la corsa del Cacio con opportune palette di legno. La sfida avviene come in un torneo, dove due contrade alla volta si sfidano fino ad arrivare alla finalissima. Tutto avviene - ovviamente e rigorosamente - in costume medievale.

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Come ultima chicca della nostra visita a Volterra, eccovi il Teatro Romano... Stupendo davvero!

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Come accade sempre in queste visite in giornata, qualcosa doveva rimanere fuori dalla nostra portata. In questo caso è stata la Chiesa di San Giusto Nuovo, che ho potuto fotografare solo da lontano... Ma son sicuro che avrò occasione di vederla bene in un futuro prossimo.

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Nel caso questo piccolo viaggio in Toscana vi sia piaciuto, vi consiglio di cliccare qui per vedere la selezione completa di scatti fatta a Volterra, disponibile sul mio spazio Flickr assieme a tutte le altre località che ho visitato in passato.
Buona Visione.



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sabato 10 novembre 2018

Scampoli di Passato

Glauco Silvestri
Quarantasei anni! 
Sono tanti, sapete? 
Sono Sedicimilaottocentodue giorni. 
Sono Quattrocentotremiladuecentoquarantotto ore.
Sono Ventiquattromilionicentonovantaduemilaottocentoottanta minuti.

E ce li ho tutti sulle spalle. Al momento di scrivere questo post me li sento tutti sul ginocchio malandato, quello che sente il tempo, specie quando cambia repentinamente come in questo periodo dell'anno.

E' in questi momenti che mi attacco al passato più che mai, e mentre sono seduto alla scrivania, a casa, davanti al computer per motivi che esulano questo post, ecco che l'occhio cade su un vecchio Playmobil, un caro ricordo che tengo gelosamente accanto a me da quando ero bambino.

Non è mio. E' di un mio amico che si chiama Gabriele. Io non amavo molto i Playmobil quando ero piccolo. Ma tanto tempo fa, un giorno, ero a casa sua, e lui voleva giocare con questi giocattoli. E' giocando con lui che mi cade l'occhio su questo Playmobil in bicicletta... Il secchio gli si era incastrato per caso, mentre era conservato alla rinfusa nel contenitore dove lui li teneva. 
Ed è stato una sorta di amore a prima vista.
Ci ho giocato tutto il pomeriggio, e quando è stato il momento di andare via, gli ho chiesto se me lo regalava. Che faccia tosta, eh? Non ricordo come sia andata avanti la trattativa. Ricordo che l'opera di convincimento mi costò tanto... E probabilmente gli lasciai qualcosa in cambio. Ma non ricordo proprio cosa.

Sono passati tanti anni... Andavamo alle elementari, per cui avrò avuto sette, al massimo otto anni. A ogni modo lui è ancora qui con me e, ora come allora, ci sono ancora affezionatissimo.




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mercoledì 7 novembre 2018

Montepulciano - #Fotografie

Glauco Silvestri
Seconda meta del nostro weekend in Toscana è Montepulciano. Una località affascinante che molti conosceranno per il buon vino che porta il suo nome, ma che ha molto da offrire anche dal punto di vista turistico.

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La particolarità di questo paese è la sua struttura. Lo scoprirete non appena arriverete in auto, visto che si inerpica a chiocchiola su un colle. Alla base del colle troverete la chiesa di San Biagio. Date retta a me, fermatevi subito a visitarla, e salite dopo in paese, perché chiude presto, e se vi dilungate troppo nel centro abitato rischierete di non poterne vedere gli interni, come è accaduto a noi.

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Una volta parcheggiato, avrete modo di scoprire le stradine del paese. Il centro storico è proprio in cima al colle, dove è sita la piazza, e dove il palazzo comunale si affaccia ad essa assieme alla Cattedrale.

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Non vi mostro la facciata della cattedrale, perché in ristrutturazione, ma i suoi interni sono davvero interessanti (n.d.r. E forse li avrete già visti nella prima stagione della serie televisiva I Medici).

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Lungo il cammino troverete il Teatro Poliziano. Da fuori non attira sicuramente lo sguardo, se non per la struttura austera e romanica, e per le due formelle realizzate a mo' di mosaici. L'interno - anche questo lo abbiamo scoperto in seguito, visto che era chiuso il giorno in cui abbiamo visitato la cittadina - è davvero affascinante.
I negozi che incontrerete sono per lo più dedicati all'artigianato locale e all'arte. Troverete ovviamente anche tante enoteche, ma anche angoli affascinanti come questo noleggio di bici elettriche.

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Consiglio anche di visitare la Chiesa del Gesù, la incontrerete durante il vostro giro turistico tra le vie del paese, perché i suoi interni sono davvero luminosi, incantevoli, e molto diversi da quanto incontrato nella cattedrale, più austera ed ombrosa.

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E tanto altro ci sarebbe da consigliare, dai punti panoramici a cui si accede attraverso stradine nascoste, ai dettagli in ferro battuto che si possono notare solo se si osservano attentamente i palazzi, fino al castello, oggi diviso tra area museale, scuola d'arte, e enoteca.

Altre foto di Montepulciano le potete trovare cliccando qui, sul mio angolo di Flickr. Buona visione e... A presto con il gran finale.



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domenica 4 novembre 2018

Scorci di Pienza - #Fotografie

Glauco Silvestri
Un paio di weekend fa ho trascorso qualche giorno in Toscana, per approfondire la mia conoscenza con la Val d'Orcia, le terre attorno a Siena, e cercare un po' di relax spezzando la quotidianità.
Una delle mie mete è stata Pienza, e ovviamente eccomi qui a raccontarvela con qualche scatto e qualche aneddoto della mia visita.

Il primo impatto è avvenuto con una statua realizzata con le Terre di Siena, una donna seduta, fiera, con lo sguardo verso l'orizzonte, in mezzo a una piazza fuori dal centro storico.

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Appena entrati dalla porta principale ecco che l'aria rinascimentale ci ha avvolti come accade spesso in questi borghi. Poca gente, alcuni negozi d'arte, molti ristorantini, souvenir locali (n.d.r. Ovviamente), palazzi alti tre o quattro piani che definiscono vicoli e stradine affascinanti... Ognuna con un nome che accarezza, come Via dell'Amore, Via del Bacio, Via del Buio, Via della Fortuna...

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La piazza principale è il punto in cui tutti ci si meraviglia. E' la tipica piazza toscana, con il palazzo del comune, rosso mattone, con la sua torre dell'orologio, e la cattedrale sull'altro lato, bianca e affascinante, col suo campanile. Al centro uno slargo per permettere alle persone di incontrarsi, svolgere i propri affari, discutere, godere della giornata.

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Alle spalle della cattedrale si nasconde però una bella sorpresa. C'è un belvedere, una passeggiata che si affaccia alle colline circostanti, e che offre una vista davvero splendida.

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Il giorno in cui ci trovavamo a Pienza soffiava un forte vento, e in lontananza stava arrivando minacciosa una tempesta niente male, ma sopra di noi brillava un bel sole, per cui abbiamo proseguito per la nostra esplorazione senza preoccuparci troppo.

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E le vie di Pienza sono ricche di sorprese, in un angolo abbiamo trovato una voliera piena di pappagalli (n.d.r. Per la gioia della mia compagna), e guardando verso l'alto i balconi hanno accolto il nostro sguardo con inimmaginabili colori.
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Ci si trascorrerebbe una giornata volentieri, in questo piccolo centro storico, ma il tempo stringe, e in programma c'è un'altra località prima di rientrare alla base. Per cui ci tocca abbandonare Pienza e dirigerci verso... Be', lo scoprirete al prossimo post fotografico.

Nel frattempo, per ingannare l'attesa, qui trovate una collezione di foto scattate a Pienza. Buona visione.



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