C'è chi disdegna le Fan Fiction. C'è invece chi le ama. I motivi per cui questo genere di letteratura è nato, immagino io, è dovuto all'amore verso determinati personaggi, verso certe storie, che nella vita di una persona hanno lasciato una sorta di segno indelebile per chissà quali motivi.
L'autore di una Fan Novel può essere chiunque, dal semplice appassionato, fino allo scrittore professionista. Le vicende ispiratrici possono venire sia dalla narrativa ufficiale, sia dalle fiction televisive, sia dal cinema, e persino dai cartoni animati, o addirittura dal mondo della musica.
Le Fan Fiction esistono da molto, moltissimo tempo; nacquero ben prima dell'avvento di internet.
Ne sono d'esempio gli apocrifi di
Sherlock Holmes scritti da degli appassionati dell'investigatore, e i numerosi racconti basati su
Star Trek che vennero pubblicati sulle fanzine degl'anni sessanta e settanta, ovviamente dedicate alla nota serie televisiva di fantascienza.
Oggi, grazie a internet, il fenomeno delle Fan Fiction è esploso oltre ogni immaginazione. La rete abbonda di ebook di questo genere, spesso diffusi dai forum tematici, ma anche da blog, e ovviamente dai social network più generalisti.
L'autore di una Fan Fiction non si limita a riscrivere le vicende che ha amato. Spesso questo tipo di racconti si ispirano alle storie originali, ma poi prendono percorsi differenti, visto che spesso gli autori vogliono dare una loro personale visione alla trama originale.
Sulla base di questo concetto, le Fan Fiction possono tramutarsi in parodie, se l'autore vuole criticare il plot originale, oppure inserirsi nel continuità della vicenda, raccontando eventi accaduti prima, o eventi successi in seguito, oppure ancora concentrandosi su piccole situazioni, magari appena accennate nella storia originale, che però possono essere significative per l'autore della Fan Fiction in questione. Non bisogna poi dimenticare i crossover, ove si vanno a mescolare serie differenti, o le what if... dove invece si va a ipotizzare sviluppi differenti rispetto al flusso di eventi originale, trasformando la Fan Fiction in una sorta di vicenda ucronica.
Le categorie in cui si suddividono le Fan Fiction sono davvero numerose,
Wikipedia le elenca in modo esaustivo per cui non ha senso che ci si dilunghi su questo argomento. E' sufficiente comprendere che in questo mondo parallelo esiste una complessità, e una ampiezza di orizzonti, che non dovrebbe essere sottovalutata.
E non viene sottovalutata, visto che Editori, ma anche gli autori, tengono d'occhio con attenzione questo tipo di attività, spesso, ma non solo, per tutelare i diritti di copyright sui marchi sfruttati ingenuamente dagli appassionati.
La questione è tutt'altro che semplice perché le Fan Fiction sono a tutti gli effetti delle
opere derivate. Le controversie legali sono dietro l'angolo, perché in un modo o nell'altro, per quanto queste opere siano spesso di tipo amatoriale, realizzate per devozione nei confronti di un determinato 'prodotto', dovrebbero comunque rispettare le regole dettate dai copyright.
Il diritto internazionale, da questo punto di vista, tutela solamente il diritto alla critica o alla satira, e ciò tutela le parodie dal rischio di denunce, o richiesta di compensi, per lo sfruttamento delle proprietà intellettuali.
Ma le altre tipologie di Fan Fiction navigano in acque molto pericolose.
Esiste, è vero, una sorta di tacito accordo - non scritto - tra detentori dei diritti e autori di Fan Fiction, ove si consente la pubblicazione senza scopo di lucro. Alcuni autori incoraggiano addirittura questo tipo di attività, ed esistono persino dei concorsi in cui si vanno a premiare i migliori esempi di Fan Fiction (n.d.r. Specie nel mondo del cinema), ma ci sono anche degli autori che scoraggiano questo tipo di attività, magari non tanto per la questione dei diritti di sfruttamento, piuttosto per il timore di perdere l'esclusiva su eventuali sviluppi narrativi al momento non contemplati.

E' quindi un mondo molto difficile, ma allo stesso tempo esaltante, tanto che giovani, giovanissimi, e non più giovani si cimentano in questa forma di espressione. E tra essi devo inserire anche la mia persona, visto che sin da piccino avevo desiderato scrivere, o meglio riscrivere, o forse reinterpretare, alcune storie provenienti dai cartoni animati degli anni settanta. Da grande l'opportunità mi si è presentata senza preavviso, prima con il trittico dedicato a
Go Nagai, con U.F.O., Inferno, e Hiroshi; e in seguito a
Leiji Matsumoto, con Guerriero delle Stelle.
E' inutile che mi dilunghi sulle produzioni dei due autori, piuttosto, magari, questo articolo può essere l'occasione di spiegare il perché delle mie quattro Fan Novel, così che anche un estraneo a questo tipo di narrativa possa comprenderne i meccanismi.
U.F.O. nasce dal desiderio di credere che Goldrake fosse esistito realmente. Per questa vicenda mi sono immaginato un giornalista d'inchiesta italiano, attratto da strane vicende nipponiche nascoste ai media, e inviato a Tokyo per investigare. E' evidente che in questo racconto il giornalista entra in contatto diretto con alcuni personaggi della serie, tenta di intervistarli, e finisce coinvolto in uno degli scontri tra il robot e le truppe di Vega. Non manca un momento nostalgia, sul finale, che preferisco non accennare ma che è legato a un brano musicale reinterpretato da
Alessio Caraturo.
Inferno è invece una riscrittura attualizzata di un episodio di Mazinga Z. Racconta l'incontro tra Koji Kabuto, pilota del Mazinga Z, e Tetzuya, pilota del Grande Mazinga, che nella vicenda rimane nell'ombra finché non è necessario un suo intervento diretto.
Hiroshi è legato a Jeeg Robot, ed è proiettato molto avanti rispetto al cartone animato. Tutto ha inizio nel deserto, dove Hiroshi si risveglia privo di memoria. Viene raccolto da un elicottero militare e condotto in salvo dalle sabbie, solo che nessuno conosce il segreto del ragazzo, e soprattutto, nessuno sa che il suo risveglio ha scatenato anche il risveglio della sua acerrima nemica, la regina Himika.
Guerriero delle Stelle racconta invece le vicende della prima serie di Starblazer, viste con gli occhi di un membro dell'equipaggio.L'idea è quella di provare a immaginare l'odissea della Yamato senza però prendere in causa i personaggi principali, raccontando l'avventura con gli occhi di un soldato qualunque, che assiste, combatte, e vive a bordo della nave, nell'ombra del capitano Avatar, e di Derek Wildstar.

Non sono Fan Fiction, ma poco ci manca,
La Confederazione di Elite e
La guerra di Linda. Il primo racconto è ispirato molto liberamente alla trama di
Elite, un videogame degli anni 80 che mi appassionò molto. A parte una ambientazione simile a quella del gioco, e il fatto che il protagonista sia un contrabbandiere, la storia è invece molto differente. Il secondo titolo è invece ispirato a
Gundam. In questo caso siamo sul fronte della terza guerra mondiale, e Linda - ragazza del protagonista - decide di arruolarsi per non rimanere a casa ad aspettare la notizia che il suo uomo sia morto in battaglia. Anche in questo caso la trama si discosta totalmente dalla fonte di ispirazione.
In conclusione, il mondo delle Fan Fiction è vastissimo, e allo stesso tempo molto variegato. Se molte opere sono ovviamente realizzate in lingua inglese, anche in Italia è possibile trovare una vasta scelta di titoli interessanti. Entrare in questo mondo può essere un percorso di lettura interessante, diverso dai soliti, e con risvolti che potrebbero davvero diventare imprevedibili.
Buona Lettura.