Eccoci giunti all'ultima parte dell'articolo dedicato a come ottenere la giusta inquadratura. L'argomento che ancora non è stato affrontato è quello dedicato alla luce.
La luce è l'elemento fondamentale della fotografia.
Non è un caso la parola fotografia abbia origine da due parole greche, ovvero foto (phos) e grafia (graphis). Letteralmente: fotografia significa scrivere (grafia) con la luce (foto). Di conseguenza, quando ci apprestiamo a scattare una foto, dobbiamo focalizzare tutta la nostra attenzione alla luce.
Il soggetto deve essere ben illuminato.
Ma cosa si intende esattamente per bene illuminato? L'idea è quella che abbia la giusta luce su di sé. Esso non deve essere solamente visibile, deve anche apparire piacevole alla vista. Una luce adeguata è essenziale affinché si riesca a scattare la foto, ma una giusta illuminazione può creare immagini
più interessanti, colorate, e dare rilievo a ciò che vogliamo fotografare.

E' importante che lo sfondo, gli oggetti di contorno, e addirittura quelli che stanno davanti al nostro soggetto, non vadano a distrarre l'osservatore. Questi possono essere utili per condurre lo sguardo verso ciò che vogliamo, ma non devono assolutamente far dimenticare a chi guarda la foto che il soggetto è il fiore.
Studiare la luce è importante anche per mettere in risalto i dettagli che caratterizzano il soggetto.

Fortunatamente le macchine fotografiche offrono diversi strumenti per poter dominare la luce.
Abbiamo già visto come concentrare la luce dove vogliamo operando col diaframma. Scegliere una profondità di campo circoscritta ci permette di illuminare come si deve il soggetto, e sfumare ciò che gli sta davanti, e ciò che gli sta dietro. Un effetto simile lo si può ottenere anche col teleobiettivo, visto che per natura si tratta di ottiche capaci di raccogliere meno luce rispetto ai grandangolo.
Nel caso di una foto controsole, quando il soggetto non è distante dalla fotocamera, possiamo sfruttare il flash montato a bordo per evitare che questo risulti in ombra. Effetti analoghi, ma più in larga scala, si possono ottenere sfruttando la funzione HDR, se la fotocamera lo prevede. Nel manuale della mia EOS700D è descritta addirittura una funzione apposita.
Si possono inoltre utilizzare sorgenti esterne - meglio se indirette - come avviene nella foto qui a fianco.

La luce riflessa è preferibile a quella diretta.
Conviene evitare di scattare una foto a chi è illuminato direttamente. A parte il fatto che il soggetto, se vivo, può esserne disturbato al punto da fare delle smorfie durante lo scatto, una illuminazione laterale, od ottenuta per riflessione, produce un risultato più dolce, capace di avvolgere meglio le superfici, e mantiene visibili i tratti distintivi del soggetto che si vuole riprodurre in fotografia.

Se poi, proprio non si ha nulla per poter dominare la luce, allora è possibile aggirare il problema sfruttandola a proprio vantaggio, come nella foto qui a fianco, dove non potendo illuminare la palafitta come desideravo, ho preferito mostrarne solo la silhouette, facendo sì che fosse il cielo a dare colore all'immagine, e non il soggetto.
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