Oggi prendiamo l'auto. Andiamo a vedere un qualcosa di incredibile dal nome
quasi impronunciabile: il
Bletterbach.
Siamo al
Passo Oclini. Da un lato vediamo il Corno Bianco, dall'altro il Corno Nero.
La prima tappa del nostro cammino è la Malga Gurndin. Da lì prenderemo il
sentiero che conduce al BletterBach.
E non appena troviamo le indicazioni, il sentiero ci conduce nel bosco...
Il sentiero non è adatto a tutti. Inizia comodo e facile, ma poco più tardi si
stringe e diventa intricato tra radici e piante. Da un lato il crinale che
cade a strapiombo nella valle, dall'altro il terreno che sale ripido.
Non dico che non sia fattibile, tutt'altro, ma se avete bimbi piccoli, magari
col passeggino, eviterei.
Ecco! Questo è il Bletterbach! A due terzi
del percorso si trova una bella panchina. Da qui si può ammirare l'intero
crinale. Una sorta di parete franata che mette in mostra i vari strati, le ere
geologiche, lo scorrere del tempo... E' impressionante, vero? Ma il sentiero
prosegue... E si sale ancora più in alto!
Seconda panchina! Questa volta lo spettacolo è maestoso! Siamo in alto proprio
sopra al crinale, e possiamo ammirarlo dalla cima fino ai suoi piedi...
Incredibile!
Volendo... Si potrebbe proseguire. Quaranta minuti di cammino e si dovrebbe
giungere sino alla cima del Corno Bianco. Da lì si può percorrere il
crinale... Deve essere una vista mozzafiato ma... Noi non proseguiamo.
Dobbiamo pensare anche al nostro piccolo Sansone, che è volenteroso e pieno di
entusiasmo, ma è un Bassotto. Se lo stanchiamo troppo, poi ci tocca portarlo
indietro in braccio... Per di più dobbiamo sempre tenere da conto la sua
schiena, punto debole di questa razza piena di coraggio e curiosità.
Ci accontentiamo di prendere il binocolo e guardare in basso... Toh! C'è di
nuovo il Santuario di Pietralba.
Per completezza di informazione, devo dire che lungo il percorso c'è modo
anche di scendere alla base del crinale, dove sorge un centro geologico
visitabile, e da cui è possibile compiere un giro guidato proprio tra le rocce
del Bletterbach. Lo stesso centro è raggiungibile da Pietralba.
Noi, una volta tornati alla Malga Gurndin, non abbiamo ancora concluso la
nostra giornata. Ci prendiamo un attimo per far riposare il cane e
rifocillarci adeguatamente, poi... Si riparte, non in direzione del Passo,
bensì in direzione opposta. Ci siamo messi in testa di concludere il giro
delle Malghe che facemmo l'anno scorso. All'epoca arrivammo alla Malga Ora,
poco sotto al Passo Oclini. Da lì avremmo dovuto salire verso il passo e
visitare la Gurndin, e di seguito la IsoHütte.
E' alla IsoHütte che faremo una seconda sosta, per poi tornare al Passo, e
all'auto.
Tutte le foto sono state realizzate con la mia
Panasonic G9 e il fido
iPhone. Qui di seguito trovate il video dell'escursione.
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Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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