Vi avevo promesso
il Santuario di Pietralba, ed eccoci a parlarne. In teoria avremmo voluto fare un percorso ben più
impegnativo, un sentiero che collega ad anello Nova Ponente col Santuario, ma
le cose sono andate un po' diversamente, per cui ci siamo dovuti accontentare
di un sentiero molto più breve, una ventina di minuti in tutto se non si fanno
foto e ci si ferma ad ammirare ogni singolo fungo che si incontra... Ma, be',
andiamo a cercare una grotta!
Il Santuario è un luogo di pellegrinaggio. Qui hanno pregato in tanti per
trovare la salvezza, per curare i propri mali, e per ringraziare per una
grazia ricevuta. Il luogo trasuda misticismo anche se, rispetto ai primi anni
in cui venivo a visitarlo, la presenza di un hotel, di un ristorante, di un
chiosco con tanto di tavolini e ombrelloni, rovinano un po' l'esperienza.
A ogni modo, è la prima giornata di Sole pieno che viviamo. Sappiamo che il
paese è preda dell'ennesima ondata di calore, e anche qui le temperature sono
cambiate parecchio. Dalle felpe siamo passati alle T-Shirt, e comunque nelle
ore più calde si fa fatica a stare esposti al Sole, persino Sansone cerca
riparo sotto i cespugli.
Fortunatamente il nostro sentiero ci porta subito in mezzo ai boschi... E poi
scompare. Ringraziamo l'App Eggental (Google
e
Apple) che ci ha confermato quanto supponevamo, ovvero di dover seguire un altro
sentiero, il 15, per lo meno fino al riapparire dei segnali quando ormai ci
davamo per persi.
La grotta, in realtà, è una specie di costruzione artigianale fatta di pietra.
E' comunque affascinante, al punto che anche Sansone si è incuriosito.
Il rientro va fatto ripercorrendo il sentiero a ritroso. Volendo è possibile -
c'è una deviazione a metà percorso - agganciarsi a un altro che conduce all'Eremo di St. Leonard, ma per questioni personali abbiamo dovuto rinunciare.
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