domenica 3 settembre 2017

Immagini dalle Ferie (parte 2): #Geiranger #Norvegia

Glauco Silvestri
Geiranger è uno dei classici paesini presenti sui fiordi norvegesi. Un paio di migliaia di abitanti (n.d.r. La maggior parte dei quali abbandona il luogo nei mesi invernali per evitare di rimanere isolati, visto che quelle zone si coprono con 10/15 metri di neve) che vivevano un tempo di pesca, di agricoltura, e di allevamento di capre, mentre oggi si occupano per lo più di turismo. Si narra che la Norvegia scoprì il turismo quasi per caso, quando una nave di benestanti inglesi attraccò improvvisamente in uno di questi villaggi per curiosità. Era la fine dell'ottocento... E da quel giorno l'economia di questi piccoli centri abitati cambiò in meglio, molto in meglio.

Geiranger

Geiranger è nota per le alte vette, che si raggiungono con una strada ripidissima con 11 tornanti da brivido, e per le sue cascate meravigliose. Parleremo di queste ultime alla fine di questo articolo, perché per prima cosa, ci arrampicheremo fino a 1500 d'altezza, e guarderemo in giù verso il fiordo. Ricordiamoci che geograficamente siamo all'altezza del Canada, per cui 1500 metri di quota in Norvegia corrispondono ad altitudini superiori ai 2000 metri sulle nostre alpi.
In cima fa freddo, molto freddo, e l'ambiente è composto da erba e sassi... mica tanto altro! Pensate che a giugno ci si può trovare ancora uno scampolo di neve. Noi però abbiamo trovato solo vento... e una vista mozzafiato.

Veduta tra i monti
Kummel norvegesi
Verde rigoglioso

Poco più in basso c'è un lago di origine glaciale. Per molto tempo è pressoché tutto ghiacciato, e diventa liquido proprio soltanto nei mesi più caldi dell'anno. Per cui noi lo abbiamo beccato bello fluido, e agitato. Si chiama Djupvant, se riuscite a pronunciarlo.

Onde in bianco e nero
Turisti

La particolarità di questo luogo è che se in cima ai monti è freddo e la neve arriva in quantità, sulla riva del fiordo è difficile, anche nei mesi invernali, che si vada sotto lo zero. Il trucco sta nelle acque del fiordo, che sono abbastanza calde per via dell'influenza della corrente nel golfo. Ed è per questo motivo che i residenti si muovono più volentieri su barca, piuttosto che via terra... E la strada che vi dicevo, quella degli 11 tornanti, fu realizzata soprattutto per le necessità dei turisti, e non della popolazione locale.

Ma torniamo alle cascate. Nei fiordi ce ne sono tante, tantissime, e sono tutte alimentate dai ghiacciai che nei mesi caldi si sciolgono piano piano e rilasciano l'acqua in modo davvero spettacolare. Qui a Geiranger ci sono due cascate molto famose, si affacciano l'una all'altra in una zona stretta del fiordo, e a esse è dedicata una sorta di leggenda. Le cascate sono conosciute rispettivamente come Le Sette Vergini e Il Pretendente.

Le "Sette Vergini"
Il "Pretendente"

Si narra che in tempi passati nel villaggio di Geiranger vivessero sette sorelle una più bella dell'altra, e tutte vergini. Il figlio del capo locale, innamoratosi di esse, chiese in sposa la sorella più bella in assoluto delle sette, ma questa - nonostante il pretendente fosse di alto lignaggio, e si dice pure parecchio bello - rifiutò l'offerta. Mestamente il figlio tentò con la 'seconda in classifica' che di offese per essere una seconda scelta, e anche lei rifiutò. Ciò accadde anche per la terza, e via via fino alla settima. Il Pretendente rimase quindi solo per il resto dei suoi giorni, e si diede all'alcool (n.d.r. E la cascata a lui dedicata disegna sulla roccia proprio la sagoma di una bottiglia), mentre le Sette Vergini rimasero sole per il resto dei loro giorni. 
Esiste, poco lontano dalle due cascate, una terza 'effimera' cascata chiamata Il Velo della Sposa, che si può ammirare solo in condizioni atmosferiche particolari, e la cui acqua è talmente nebulizzata da sembrare un sottilissimo velo... Tanto impalpabile quanto quello di Sette Vergini che non vollero sposare il loro Pretendente. 

Ma non finisce qui. Sempre vicino a queste cascate si può ammirare, arroccata tra le rocce, una fattoria. Si narra che il contadino che la costruì scelse una posizione tanto impervia per evitare di essere raggiunto dagli emissari del fisco. 

Fattoria Arroccata sul Fiordo

Sembra che ancora oggi la famiglia che vive lassù sia la più ricca della zona... Chissà perché!

E infine, se vi domandate il motivo per cui cresce l'erba sui tetti delle case, sappiate che è una cosa voluta, perché sin dai tempi antichi, per isolare meglio le case dal freddo esterno, i norvegesi coprivano i tetti con la terra del luogo, e vi lasciavano crescere persino le piante, avendone cura, e facendo sì che esse diventassero belle rigogliose. Non è un caso, ci ha raccontato la guida, che in primavera, al disgelo, si notino più persone sui tetti delle case che nei campi... Impegnati a tagliare l'erba.

E con questo è tutto, per lo meno per questo secondo capitolo dedicato alle fotografie delle ferie. Potete guardare il resto dell'album dedicato a Geiranger cliccando qui, su Flickr.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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