Quando si scende a prendere la metropolitana, ve lo posso giurare, si provano emozioni che sono difficili da descrivere. Senza contare che la metro di Sofia è una delle più sofisticate d'Europa, ed è completamente automatizzata, i treni non hanno conducente a bordo.
Sofia è una città dal doppio volto. E' vitale ed energica. Ovunque ci sono cantieri, e si sta ristrutturando tutto ciò che va ristrutturato. Ovviamente ci sono tracce del passato recente, come già visto a Vidin, e il contrasto è impressionante. Camminando sul marciapiede si possono notare palazzi nuovissimi, o davvero in ottime condizioni, e palazzi che paiono stare in piedi grazie allo spirito santo. Anche le strade offrono la stessa impressione. Alcune sono perfette, altre son lastricate di buche.
Qui è meglio camminare guardando la strada, non lo schermo del cellulare.La gente è cordiale e amichevole. Mentre passeggiavamo in una strada vicino all'albergo, un signore che portava la spesa a casa, ci ha invitati a entrare per vedere - e fotografare - il suo bel giardino. Dubito che una cosa simile possa accadere a un turista a Bologna, o in una qualunque altra città italiana.
I gatti sono ovunque, e come avveniva per i cani a Vidin, qui sono 'della comunità', e curati dalla cittadinanza, permettendo loro di vivere liberi, in salute, e - nonostante tutto - schivi nei confronti degli umani benefattori (n.d.r. Ma se provi a dar loro del cibo, son disposti a seguirti ovunque pur di continuare a mangiare).
Ci sarebbe ancora tanto da raccontarvi su Sofia. Le terme cittadine sono state chiuse, il palazzo è diventato un museo, ma le acque sono ancora disponibili ai cittadini attraverso delle grandi fontane poste proprio davanti al museo. Ci sono molte fontane, e persino i centri commerciali hanno un'aspetto imponente e affascinante, come il mercato centrale, che davvero incanta sin dal primo sguardo.
Durante la nostra permanenza abbiamo anche colto l'attimo per uscire dal centro città e visitare i dintorni. Siamo andati a vedere la piccola Chiesa Boyana, che se all'esterno ha poco da dire, dentro è davvero meravigliosa (n.d.r. Peccato non si sia potuto fare foto).
E siamo andati al Monastero Rila, ben nascosto tra i monti attorno a Sofia, e davvero affascinante. Oltre ad offrire ospitalità ai monaci che lo gestiscono, il monastero è meta di viandanti, e - ovviamente - di turisti. La sua particolarità, a parte la struttura a 'castello' che in passato serviva a proteggere i religiosi dagli assalti di malintenzionati, è la chiesa al suo centro, davvero riccamente adornata, e completamente ricoperta di affreschi ove - con linguaggio estremamente semplice, al punto da ricordare i fumetti - veniva illustrato alle persone ignoranti, ai contadini, ai montanari, gli insegnamenti delle sacre scritture.
Ed è così che si conclude il nostro viaggio. Tre giorni volano in un attimo quando si visitano luoghi così affascinanti, e così Sofia rimane alle nostre spalle mentre l'aereo si solleva per riportarci a casa.
Qui rimane una bella collezione di foto dedicate a Sofia che spero andrete a vedere, mentre qui potete rivivere l'intero mio viaggio a bordo della Motonave Verdi, sulle acque del Danubio.
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