domenica 3 giugno 2018

Più si cresce, più si diventa bambini?

Glauco Silvestri
Quest'anno faccio 46 anni... E no, non mi sono regalato un modellino della moto di Vale (n.d.r. O un qualunque altro gadget del Campione)... E sì, sono un pochino più vecchio del primo Star Wars, ma di poco, molto poco.

Il primo film della saga, o per meglio dire, il quarto film della saga, uscì nei cinema il 25 maggio del lontano 1977. Maggio è un mese importante da questo punto di vista, tanto che in questo mese dell'anno c'è una sorta di 'aria di festa', molti prodotti di Star Wars sono venduti a prezzo scontato, ci sono eventi, celebrazioni, programmazioni speciali nei cinema, e magari nuove uscite cinematografiche (n.d.r. I primi sei capitoli della saga sono usciti in maggio, gli ultimi tre - ahimè - in dicembre). 
Il quattro maggio è stato battezzato come lo Star Wars Day.
E' una sorta di gioco di parole che richiama una certa assonanza tra il quarto giorno di maggio (The Forth of May) e forza (Force)... 
May the Force will be you... 
(May + Force = May + Forth)
Divago allegramente ma... Immagino abbiate già capito dove sto andando a parare, vero? Per farla breve, lo scorso quattro maggio mi sono fatto un regalo 'di compleanno'. Ovvero il modello di R2D2 prodotto da Sphero.

Si tratta di un drone, pilotabile col cellulare, che imita alla perfezione il droide di servizio di Luke Skywalker.
Un oggetto capace di imitare alla perfezione il robottino che tanto ho amato da piccolo, e che ancora oggi è capace di regalarmi un brivido di piacere quando compare sulla scena (n.d.r. Rubata ingiustamente da quella 'palla' che è BB-8).

Grazie all'app di Sphero  è possibile fare tante cose con R2D2. Lo si può pilotare come fosse un banale drone (n.d.r. Ha una portata di 30 metri e con una carica si può 'giocare' per un'ora buona...) e mentre lo si pilota è possibile fargli emettere i suoni classici, ruotare la sua testa, eccetera eccetera...
Lo si può far funzionare in modalità esplorazione. In questo caso R2D2 diventa identico al droide che ho tanto amato, va a zonzo per i fatti suoi, canticchiando con i suoi suoni strani, esplorando l'ambiente dove si trova, e potrà spaventarsi se entra in luoghi al buio, o essere eccitato se percepisce qualche suono, e non posso svelare di più... Diciamo che è possibile farlo interagire con l'utente umano, al punto che a volte mi pare che risponda quando lo chiamo. Si gira e mi viene incontro...
Si può addirittura guardare un film di Star Wars assieme al robot, e quest'ultimo si dimostrerà eccitato quando compare sulla scena, spaventato nei momenti drammatici, allegro, e più in generale, è un piacere vederlo interagire con quanto accade nel film.

Ma la parte più interessante, e poco pubblicizzata, è che questo drone è compatibile con la parte 'educational' di Sphero. Esiste una seconda App che permette l'apprendimento della programmazione, e grazie ad essa, è possibile scrivere dei programmi da far eseguire al drone/droide. Diciamo che è questa funzione che più mi ha incuriosito.

Ma non voglio tirarla troppo per le lunghe con questo post, che C1P8... Ehm, R2D2 mi sta aspettando e sta pure perdendo la pazienza. Vi lascio con una breve presentazione video del piccolo droide assieme ai suoi compagni più moderni. Buon divertimento.


Ah, a proposito: Lo sapete perché in Italia R2D2 fu inizialmente chiamato C1P8? Perché malauguratamente qualcuno ebbe l'idea di  C1P8 ricordava Gianni e Pinotto (n.d.r. Fonte: Wikipedia)




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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