Priorità dello Show don't Tell è quella di mostrare quanto accade, non di raccontarlo.Questo stile si nota molto quando si ha a che fare con i personaggi. Facciamo alcuni esempi:
- Tell: Maria era una giovane ragazza slanciata, magra, con gli occhi verdi.
- Show: Gli occhi verdi di Maria studiarono allo specchio il suo giovane corpo, slanciato, magro, e sorrise soddisfatta di sé.
La prima forma descrittiva è un semplice testo in cui un personaggio viene ritratto attraverso le parole. Nel secondo caso, invece, è il personaggio stesso che si descrive, osservando sé stesso allo specchio, e apprezzando le sue fattezze.
La differenza tra i due stili, in questo banale esempio, dovrebbe già essere lampante ma, proseguiamo con un altra situazione:
- Tell: Quando Alberto arrivò alla fermata l'autobus era appena partito.
- Show: Alberto vide in lontananza l'autobus già in sosta davanti alla fermata. Corse come un forsennato per cercare di raggiungerlo, ma se lo vide sfuggire dalle dita. Quando ormai era lì per raggiungerlo il mezzo partì senza attendere oltre, e il ragazzo si trovò senza fiato a osservare la sua sagoma squadrata allontanarsi lentamente.
Anche in questo caso, il fatto che Alberto abbia perso l'autobus, viene descritta mostrando Alberto correre verso il mezzo nella speranza di riuscire a prenderlo in tempo. Questo è mostrare la scena, piuttosto che raccontarla con una frase che non dona emozioni.
Per certi versi lo Show don't Tell è una scrittura molto cinematografica.Questa tecnica porta instintivamente a usare ritmi incalzanti, personaggi sempre in azione, eventi su eventi, i quali vengono 'mostrati' così come sono. Questo stile narrativo è tale da inglobare le descrizioni in ciò che sta accadendo, senza interrompere il ritmo della narrazione, sfruttando i sensi dei personaggi, le loro azioni, i loro pensieri.
Ma come si utilizza questa tecnica? Come ho già anticipato, bisogna sfruttare le azioni, i sensi, e i pensieri dei personaggi. Le descrizioni devono diventare parte attiva della storia. I personaggi non vanno presentati asetticamente, da devono essere conosciuti dal lettore mano a mano che si rivelano nella vicenda, sia attraverso i dialoghi, sia attraverso ciò che fanno e pensano. Allo stesso modo vanno descritte le location, e gli eventi. In pratica bisogna distaccarsi dalle descrizioni pure.
E' la storia che descrive l'ambiente. E' il personaggio che descrive la storia.Storia, ambiente e personaggi vanno così a formare un triangolo indissolubile che si autoalimenta e su cui non interagiscono elementi esterni. In questo caso, ovviamente, l'Infodump diventa quasi il male assoluto...
Per concludere: Per quanto lo Show don't Tell non sia un metodo imprescindibile (n.d.r. C'è chi si riferisce ad esso come 'regola'), è comunque dato di fatto che esso rispecchi i ritmi della vita odierna, e di conseguenza sia un metodo narrativo più adatto alle corde dei lettori di oggi. Scritture più sofisticate, prolisse, attente al lessico e all'armonia del testo, sono ancora amate, ma di sicuro si discostano da ciò che molti lettori - specie quelli occasionali - oggi cercano.
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