Per ottenere risultati interessanti è però necessario un certo addestramento.
Bisogna imparare a osservare, non basta guardare.
Ferrara: Palazzo dei diamanti. Si tratta di una costruzione storica, con una bellissima corte interna, e sede attuale di un museo molto attivo. Il palazzo è soprattutto noto per la sua struttura, per i muri che lo definiscono, che - per l'appunto - assomigliano a diamanti. E' difficile fotografare l'intero palazzo. Il grand'angolo lo distorcerebbe, il teleobiettivo non potrebbe catturarlo tutto. Non ci si può allontanare perché la strada è stretta... E non possiamo permetterci neppure un obiettivo Tilt-Shift.
Se andate poi a vedere i dati EXIF, scoprirete che neppure avevo a disposizione la mia reflex. Lo scatto è stato fatto con uno smartphone, ma ciò non va a inificiare l'effetto.
L'inquadratura, come si nota, è concentrata sul dettaglio principale del palazzo, ovvero dalla struttura che ricorda i diamanti, il suo muro singolare e forse unico al mondo. La foto funziona per via della ripetizione delle figure piramidali, dalla tridimensionalità, e dalla prospettiva che fornisce all'occhio dell'osservatore, ove delle linee guida lo conducono fin'oltre l'orizzonte dell'immagine.
Il dettaglio diventa quindi fondamentale.
Qui sopra è rappresentata la scalinata in marmo di San Petronio, in Piazza Maggiore, a Bologna. E' uno scorcio della piazza principale della città. Ci sono molti elementi fondamentali, dalla torre con l'orologio del palazzo comunale, ai marmi appena restaurati della basilica petroniana.
La foto è però resa più viva e invitante dal fattore umano.
E' possibile inoltre giocare col tessuto urbano animale. Dare all'immagine un osservatore privilegiato, che dall'interno della foto guarda la città. E' il caso dello scatto qui a fianco, ottenuto in Piazza del Campo, a Siena.
La piazza, che dovrebbe essere il nostro soggetto, in realtà appare fuori fuoco, e funge da sfondo. Il nostro osservatore privilegiato è il piccione, che in questo caso è perfettamente a fuoco. Dettaglio fortuito, è l'uomo in piedi proprio di fronte al piccione, sembra avere una fotocamera in mano, e apprestarsi a scattare una foto, proprio al nostro osservatore privilegiato.
Usiamo i filtri. Specie quando ci troviamo in un punto d'osservazione elevato.
Contentratevi sui dettagli, costruite l'inquadratura con attenzione, non scattare a casaccio. Non smetterò mai di ripeterlo. Ogni cosa deve essere al suo posto. Come nella foto che segue, dove è rappresentata la Mole Antonelliana (Torino). Domandatevi: La foto avrebbe la stessa efficacia se non ci fosse l'insegna a guidare lo sguardo verso la cima della torre?
E per concludere, cercate punti di vista creativi. Come avviene a Venezia, nello scatto che segue. Siamo in uno dei tanti canali, un piccolo ponticello pedonale è proiettato sullo specchio applicato a un muro. E' uno di quegli specchi usati per guidare il traffico navale quando ci sono angoli ciechi, per evitare che i motoscafi veneziani vadano a scontrarsi tra loro nei labirintici canali della laguna. In questo caso, però, ecco che abbiamo immortalato delle persone che attraversano il ponte, in modo originale.
Note Pratiche: Non dimenticate mai l'elemento umano, e allo stesso tempo non dimenticate mai che certe persone non amano essere fotografate da estranei. Siate sempre discreti, nell'eventualità chiedete il permesso. Soprattutto cercate di inquadrare la quotidianità, e di non fare foto in posa in stile 'ritratto di famiglia'.
Per osservare qualche foto di Paesaggio Urbano posso indirizzarvi al mio album su Flickr, o sul sito di Vivian Maier, una vera regina in quest'arte.
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