mercoledì 28 ottobre 2015

La messa a Fuoco (parte 2) - #Corso #Fotografia

Glauco Silvestri
La messa a fuoco automatica ha evidentemente dei limiti, se usata nelle modalità di scatto base della fotocamera. Questo perché l'automatismo è programmato per mettere a fuoco il soggetto più vicino, e non quello desiderato.

Per ovviare a questo problema è necessario abbandonare le modalità di scatto base, e passare a quelle creative. Dovremo quindi impegnarci maggiormente nella preparazione della fotografia, e probabilmente otterremo anche maggiori soddisfazioni dagli scatti che otterremo.

Perché dobbiamo passare alla modalità creativa?
La modalità creativa ci permette di avere un maggiore controllo sull'autofocus. In questa modalità, la macchina non si limita a mettere a fuoco l'elemento più vicino, bensì mette a fuoco quello che gli diciamo noi.

Come funziona?
Rimaniamo nell'ambito della messa a fuoco automatica, per cui limitiamo la nostra scelta a tre delle quattro possibili opzioni, scartando lo scatto in manuale. 
La macchina fotografica esegue le letture attraverso una griglia predeterminata di punti. Di default tutti i punti sono attivi, ma volendo è possibile scegliere quello che più ci aggrada così da ottimizzare messa a fuoco e inquadratura.

Per visualizzare la griglia è sufficiente premere il tastino apposito sul retro della fotocamera.

Sulla Canon EOS700D verranno mostrati 9 punti sensibili. Alcune reflex ne hanno a disposizione molti di più, altre meno, dipende dall'età della macchina, e dal suo livello prestazionale.

Inizialmente i 9 punti risultano tutti luminosi; come da default, ciò indica che essi sono tutti attivi. Quando inquadriamo un soggetto, il punto sensibile che più si avvicina a esso si illuminerà di conseguenza, indicando che la messa a fuoco avverrà in quella zona dell'area inquadrata.
E' possibile anche selezionare un solo punto attivo. 
Ciò permette al sistema autofocus di non distrarsi nel caso siano presenti più soggetti a distanze paragonabili. Nel caso si voglia mantenere ferma l'inquadratura, magari perché la macchina è fissata su un supporto stabile, come un treppiede, questo stratagemma ci permetterà di andare a scegliere il punto di messa a fuoco più vicino al soggetto che vogliamo inquadrare senza dover spostare la macchina fotografica dalla sua posizione ideale.

Per eseguire la scelta è sufficiente cliccare il pulsante che richiama la griglia, e ruotare la ghiera vicino al pulsante di scatto per selezionare il punto che più ci aggrada. A ogni stop della ghiera vedrete illuminarsi un solo punto della griglia, quando vi troverete su quello che vi interessa, è sufficiente premere nuovamente il pulsante che richiama la griglia per confermare e procedere nella preparazione della foto. 
Alcune reflex permettono la selezione del punto di fuoco semplicemente avvicinando l'occhio al mirino, e spostando lo sguardo sul soggetto. La macchina rileva lo spostamento della pupilla e va ad attivare il punto di fuoco corrispondente a dove la pupilla è puntata.

E' importante sottolineare che il punto centrale di messa a fuoco è molto più sensibile rispetto agli altri otto.
Nel caso si abbia difficoltà nella messa a fuoco di un soggetto usando i punti periferici, è consigliabile utilizzare quello centrale, e una volta messo a fuoco il soggetto tenendo premuto a metà il tasto di scatto, ricostruire l'inquadratura come la si era pensata in origine.

Il punto di messa a fuoco centrale può essere scelto velocemente senza seguire le procedure sopra indicate, semplicemente premendo il tasto Set. Una pressione del tasto Set fa passare l'autofocus dalle condizioni di default (n.d.r. tutti i punti attivi) al solo punto centrale attivo. Una seconda pressione del tasto Set ripristina le condizioni di default.

Note Pratiche: Se si desidera scattare un primo piano ravvicinato, utilizzare il punto centrale e mettere a fuoco gli occhi del soggetto, per poi ripristinare l'inquadratura tenendo premuto il pulsante di scatto a metà corsa.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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