mercoledì 29 marzo 2023

Zone 414

Glauco Silvestri
Benvenuti nella Zone 414. Film di fantascienza a budget risicato che vorrebbe avere un'aria retrò, vorrebbe strizzare gli occhi a Blade Runner, ma che alla fine tramuta in un thriller abbastanza prevedibile, comunque recitato bene, con personaggi entrati nella loro parte, e una fotografia che non convince (a mio parere non bastano delle luci colorate, e luci soffuse perennemente, per dare un'aria sci-fi rugged alla pellicola) ma nel complesso aggrada la visione.

La storia va comunque introdotta: Un ex poliziotto viene ingaggiato per indagare sulla scomparsa della figlia di un genio della tecnologia, nonché magnate di una delle attività più redditizie della storia, ovvero la creazione di androidi perfetti per "fare compagnia" alle persone sole. La ragazza pare essere scomparsa nella Zona 414, una sorta di quartiere a luci rosse dove gli androidi vivono liberamente, e soddisfano - come lavoro - le necessità dei clienti facoltosi che entrano nella zona. Ovviamente, i più ricchi, si possono comprare il loro androide personale ma... Non è questo il caso.
Paradosso all'interno di tutta la vicenda, è ovviamente il fatto che la ragazza scomparsa si senta più vicina agli androidi che alle persone in carne d'ossa - e altrettanto ovviamente - abbia fatto amicizia con una androide "nata male", ovvero dotata di una propria personalità, e che si sente più vicina alle persone normali che agli androidi.
Il detective - ancora ovviamente - avvicinerà l'androide 'amica' per avere informazioni sulla ragazza scomparsa, scoprirà che è costantemente disturbata da telefonate minatorie - e in cambio di informazioni, promette di indagare sul maniaco che la persegue.

Come mai andrà a finire? Ai volonterosi spettatori che decideranno di guardarlo l'ardua sentenza.

Da parte mia, non ho apprezzato i taxi anni 90, i grammofoni, i tubi neon di colore rosso, blu, giallo, a fare ambientazione, i toni costantemente cupi, l'interpretazione un po' troppo seriosa di Guy Pearce. Ho trovato eccellente la follia del creatore di androidi, la freddezza maniacale del fratello, e l'interpretazione ibrida dell'androide che vorrebbe essere umana.
Pregi e difetti, quindi, per una sci-fi poco originale, ma alla fine il film si guarda volentieri.






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sabato 25 marzo 2023

Voyagers

Glauco Silvestri
Parliamo di Voyagers. Fantascienza Young Adult che strizza l'occhio a Pandorum... Ma quest'ultimo è un film di notevole spessore, mentre Voyagers... ehm!

Trama: Il pianeta Terra non è più in grado di sostenere la razza umana, per cui diventa necessario colonizzare nuovi mondi. Per far ciò, non possedendo tecnologie per viaggiare veloci, è necessario organizzare una nave generazionale. Il viaggio è comunque "breve" - <spoiler>lo scoprirete alla fine del film, sono 86 anni... Tempo comunque plausibile se consideriamo la Parker Solar Probe, capace di viaggiare al 0.064% della velocità della luce, e che di conseguenza potrebbe raggiungere l'esopianeta più vicino alla Terra (Proxima B, nel sistema di Proxima Centauri, a "soli" 4,22 anni luce da noi) in soli 66 anni<spoiler> - e per compierlo viene deciso di allevare appositamente una generazione di astronauti, facendoli nascere e crescere in un ambiente chiuso, così che non soffrano di eventuali problematiche causate dalla mancanza di spazi aperti e della abituale vita sul nostro pianeta.
Per qualche motivo, non si attende che la prima generazione sia già adulta per partire... No, li si fa partire che sono ancora bambini, e con loro parte anche il Tutore/maestro che li ha seguiti durante la fase di formazione (N.d.r. Domanda: E il tutore non sentirà mancanza degli spazi aperti, della vita normale etc etc? Sembra di no... Lui è concentrato ad allevare i suoi bambini e basta!).
Tra le altre cose, per tenere sotto controllo l'equipaggio, viene somministrato loro un beverone blu che tiene sotto controllo gli ormoni, così che durante la fase adolescenziale non accadano problemi! 
Tutto sembra andare bene fino a che i ragazzi non diventano adolescenti e...

Ovviamente, diventano pure curiosi. Già! Perché sono stati istruiti per la loro missione, ma molti dettagli sono stati omessi "per il loro bene". Ma sappiamo bene come sono fatti i ragazzi, no? Così cominciano a chiedersi cosa sia il beverone blu. E visto che il tutore glissa bellamente e non offre una risposta convincente, nasce il sospetto che qualcosa non sia stato raccontato loro, e che il tutore stia mentendo.
I più intraprendenti smettono di prendere il beverone. E in breve molti altri seguono il loro esempio. Il tutore non si accorge di nulla finché non è troppo tardi... 

Da qui non vi dico più nulla. 

Potrei suggerire la lettura de Il signore delle mosche, potrei suggerire la visione de L'Onda, e vi ho già suggerito la visione di Pandorum. Voyagers è... Ehm!

Andiamo per gradi: Colin Farrell fa la sua parte, anche se è poco incisiva. Tye Sheridan non mi ha convinto. Il resto del cast ha uno spessore davvero limitato, senza background, senza personalità. Gli effetti speciali sono buoni, abbastanza convincenti, per quanto il concetto di "stanze segrete" (e ben nascoste) abbia faticato a digerirlo. Siamo su una astronave in viaggio verso un esopianeta sconosciuto, se capita un problema nella stanza segreta, come può essere riparato se non si sa che esiste? A questo punto, visto che siamo nel mondo Young Adult, è meglio Maze Runner, con tutti i suoi limiti e i suoi difetti, ovvio. Ma ciò che proprio non ho sopportato è il finale, affrettato, banale, poco credibile se non addirittura surreale.

Lasciate perdere...



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mercoledì 22 marzo 2023

Una Sola Verità

Glauco Silvestri
Giornalismo in America.
La patria della libertà... Ma cosa accade se una giornalista pubblica il nome di un agente della CIA in un suo articolo? Questo è Una Sola Verità.

Ovviamente il governo USA si infuria, soprattutto pretende che sia rivelata la fonte della giornalista, pena: la detenzione preventiva. Ovviamente la giornalista non rivela la propria fonte. Se lo facesse, la sua carriera sarebbe finita. Allo stesso tempo, l'agente CIA viene sospettato di essere stato lui stesso a dichiarare la sua vera identità, perde il lavoro, viene ucciso... Insomma, la situazione peggiora, gli avvocati si barcamenano, i giudici si trovano con le mani legate, e la giornalista rimane in prigione. Passa un anno. Il marito lascia la giornalista, c'è persino rischio che lei perda la potestà sul figlio. Lei resiste. Poi finalmente viene liberata. Finisce lì? No! In osservanza alla legge sulla sicurezza nazionale approvata dopo l'11 settembre, viene arrestata e condannata a 2 anni di prigione. Ma lei non rivela la fonte... 

Sarà il film a rivelare la fonte. Io, però, i dettagli non ve li do. Altrimenti per quale motivo dovreste vedere questo film?

Bello! Ma Matt Dillon mi è parso estremamente piatto.




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sabato 18 marzo 2023

Nobody

Glauco Silvestri
Questa tipologia di film è adorabile.
Per quanto la trama sia prevedibile, il ritmo è perfetto, l'interpretazione è meravigliosa, i dialoghi sono ritmati, le musiche sono azzeccate, la fotografia è eccezionale, e... I proiettili finiscono solamente nella scena madre!

Parlo ovviamente di Nobody. Scritto dallo stesso autore di John Wick, il film ci racconta le vicende di un uomo qualunque, che ogni giorno, ogni settimana, vive il solito tran tran, senza mai variazioni emozionanti, e con un rapporto ormai piatto persino con la sua famiglia. Poi... Vengono rapinati. Per quanto i topi d'appartamento siano impacciati e pasticcioni, lui non trova il coraggio di agire, e preferisce che questi prendano la refurtiva e scappino via. Ovviamente viene biasimato da tutti, persino dai poliziotti che li soccorrono al termine del crimine. E si vede che nell'uomo c'è qualcosa che non quadra... Che si trattiene...
Arriva sera, la figlia più piccola dice di non trovare più il suo adorato braccialettino, che l'aveva lasciato nella ciotola artistica dove solitamente tenevano qualche spicciolo, e il cui contenuto, ovviamente, era stato sottratto durante la rapina.
Mister nessuno sbrocca! Esce di casa, si mette sulle tracce dei rapinatori, li trova, e quasi li massacra... Ma loro il braccialettino non ce l'hanno, per cui torna a casa infuriato. Nel ritorno, però, si imbatte in un gruppo di russi ubriachi che importunano una ragazzina sull'autobus che lui stesso ha preso per rientrare a casa.
La furia si rianima. Li massacra. E uno di loro finisce in coma, muore...
Il film comincia così. Poi salta fuori che il ragazzo russo morto è figlio di un importante membro della mafia russa, che pure questo è un fuori di testa, che cerca vendetta...

Non svelo altro, neppure vi dico che fine abbia fatto il braccialetto con i gattini. A quanto pare gli animali da compagnia sono un elemento scatenante nelle trame di Derek Kolstad. Non so se vi ricordate, ma John Wick scatenò la sua ira solo perché gli avevano ucciso il cane. Qui, invece, abbiamo a che fare con dei gatti.

Il film è geniale in ogni dettaglio. Divertentissimo! E guardatevi i titoli di coda... C'è una sorpresa!




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mercoledì 15 marzo 2023

Wash me in the river

Glauco Silvestri
Che storia affascinante! Wash me in the river ci proietta in un Thriller sussurrato, con un intreccio difficile da anticipare, e drammatico al punto giusto.

La storia è quella di una coppia giovane, schiava della droga, che si ama al punto di volersi staccare dal male che li affligge. Si disintossicano, cercano di riavvicinarsi alla comunità in cui vivono, di costruirsi una vita, di sposarsi, di frequentare la chiesa, di cambiare.
E sembra persino che ci riescano, tutto sembra andare per il verso giusto, per quanto i soldi siano pochi. Tutti li appoggiano, la famiglia, la comunità, persino chi aveva uno sguardo critico verso i due ragazzi sembra cambiare idea. Però le tentazioni sono dietro l'angolo.
Il vecchio spacciatore insidia i due ragazzi, racconta bugie, insinua il sospetto, li mette l'uno contro l'altro, e li spinge a tornare alle vecchie abitudini. La prima a cedere è lei... E muore di overdose.
Lui... Disperato... Decide di vendicarsi. Veterano di guerra, ex testa calda, con una pacata disperazione segue le tracce lasciate dal veleno che si è portato via la sua amata e, uccidendo, torturando, scavando nel torbido, finisce per...

No, non vi rivelerò il colpo di scena finale. Vi posso solo dire che il cast è davvero notevole. Abbiamo un De Niro che veste i panni di un poliziotto di contea ormai demotivato e incapace di combattere la criminalità. Abbiamo un John Malcovich che veste i panni del padre tutto d'un pezzo della ragazza. Dale Dickey è odiosa nella sua perfezione della madre che non sa perdonare le scelte sbagliate della figlia. Il ritmo non è mai eccessivo, è quasi riflessivo, ma sa smuovere emozioni quando serve. 

Qualcuno l'ha definito un Buon brutto film: A me è piaciuto, punto e basta! 

Se lo volete su supporto fisico, lo trovate col titolo di Savage Salvation, ma non so se ci sia anche la lingua italiana.




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sabato 11 marzo 2023

Zack Snyder's Justice League

Glauco Silvestri
Ve lo dico subito! Gal Gadot. Ho visto Justice League solo per rivedere lei. Non certo per vedere un Ben Affleck irriconoscibile, imbolsito e imbalsamato, nei panni del Batman meno interessante di tutta la mia esperienza cinematografica. Qui fa davvero poco, se non riconciliare tutti i super della DC comics per formare la Lega dei Giusti!

La minaccia arriva da un universo parallelo. A me torna in mente un film della concorrente Marvel. Il cattivo - il capo dei cattivi - non il lacchè che scende sulla Terra per espiare le sue colpe e conquistare il pianeta, ricorda molto colui che schioccò le dita in un film della concorrente Marvel. L'oggetto magico che distrugge tutto è un cubo che ricorda molto un altro cubo, il Tesseract, anche questo proveniente dal mondo Marvel. Ma qui si son fatte le cose in grande, perché i cubi sono tre... Uno nascosto dagli uomini, uno nascosto dalle Amazzoni, uno nascosto dagli Atlantidei. 
Ottimo stratagemma per coinvolgere tutti i super...
Poi c'è l'androide, che a me ricorda Ironman... Solo che qui è un adolescente che odia il padre per averlo salvato da un incidente mortale, e per averlo trasformato in una macchina! Gran parte della vicenda - ovvio - è spesa per radunare tutti quanti. Poi ci sono i combattimenti. E qui, come sempre, mai un graffio, mai una goccia di sangue, nonostante i nostri eroi siano sbatacchiati ovunque senza speranza di vittori... E come fanno a vincere?
Non vi avevo detto che c'è anche Flash... 
Eh, eh, eh... Ma no, non per merito suo!
Ve lo svelo? Tanto l'avrete già visto tutti quanti, questo film. Resuscitano Superman. E ci manca poco che sia lui a devastare il pianeta! Poi rinsavisce, e risolve la questione.

Unico momento epico del film: Flash chiede a Batman quale sia il suo superpotere, e lui risponde "sono ricco".

Che accadrà in futuro? Lutor si libera dalla prigionia. Per cui c'è già carne al fuoco per un prossimo film. Ma c'è dell'altro, e non ve lo svelo.

A ogni modo, fortuna che c'era Gal Gadot, altrimenti sarebbe stato... No, non l'avrei proprio visto!



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mercoledì 8 marzo 2023

Wakanda Forever

Glauco Silvestri
A volte credo di soffrire di autolesionismo. Perché mai ho deciso di guardare Wakanda Forever?

I primi minuti mi avevano persino illuso... La morte di Re T'Challa, celebrata in forma di omaggio all'improvvisa scomparsa dell'attore che lo impersonava (n.d.r Chadwick Boseman), è stata notevole. La sigla silenziosa, in lutto, con immagini dell'attore, dell'uomo, che è caduto vittima di un tumore a soli 43 anni, è davvero potente e, allo stesso tempo, commuovente.

Poi... Ci perdiamo proprio. Ho dormito il film per più della metà della sua durata. La sua trama non ha per nulla senso. I personaggi sono tagliati col machete, non hanno sfumature, non hanno personalità. Le interpretazioni sono a dir poco asettiche, e persino i buoni risultano refrattari alla simpatia dello spettatore. La trama, poi, non ha senso...

In pratica esiste un mondo subacqueo, dove vivono degli inca sopravvissuti all'invasione spagnola, mutati grazie all'assunzione di una particolare erba (n.d.r. Sarebbe meglio chiamarla alga, ma vabbè!) cresciuta sul fondo del mare nelle vicinanze di un meteorite pieno di Vibranio. Il loro capo è una specie di Acquaman, capace di respirare aria, e di vivere sott'acqua, e di volare grazie a piccole alette poste sulle caviglie (n.d.r. Sulle Caviglie?). 
Ebbene... Una nave mineraria americana scopre che esiste del Vibranio al di fuori del Wakanda, e mentre si appresta a iniziare gli scavi, questi uomini acquatici la attaccano. Nel frattempo una squadra speciale francese attacca una miniera di duranio del Wakanda... Insomma, tutti vogliono il Vibranio!
Solo che il mondo sottomarino, che pare essere ancora più forte del Wakanda, è... Pigro! Non vuole occuparsi del problema direttamente. Di conseguenza pretende che sia il Wakanda a far sì che gli uomini smettano di cercare il prezioso minerale nelle loro profondità. 
La faccio breve: Il Wakanda, accetta. 
Per fermare le ricerche bisogna 'uccidere' una scienziata, quella che ha creato le navi capaci di rilevare il Vibranio, così da impedire che vengano costruite altre navi di ricerc... Ehhh! Se ne hanno fatta una, avranno ben della documentazione per farne altre, anzi, le altre saranno già in cantiere, no? 

Lasciamo stare! Del resto questa scienziata è in realtà una ragazzina che va ancora a scuol... Ehhh! Ok, abbiamo trovato il nuovo Tony Stark. Del resto pure lei si è costruita un'armatura volant... Cosa?

Passiamo oltre. La squadra wakandiana - in realtà - non vuole uccidere la ragazza. Difatti la preleva, per salvarla da morte certa, e portarla in Wakanda. Solo che durante la fuga, viene intercettata dai soldati subaquei... Ok, non ce la faccio più!

La vicenda fa acqua da tutte le parti. Non sta in piedi neppure sostenendola e facendo finta che tutto quadri.
E niente! Sono arrivato fino in fondo, ma solo perché mi son fatto una bella dormita. E non vi svelo che sul finale, dopo i titoli di coda, c'è materiale per un terzo film.



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martedì 7 marzo 2023

Antropocene

Glauco Silvestri
E' trascorso parecchio tempo dalla mia visita a una delle esposizioni più interessanti a cui abbia mai assistito, e la lettura del suo catalogo.
Il fatto è che il concetto di Antropocene va assaporato, va assorbito, va coltivato internamente, e solo in seguito elaborato.

Ma partiamo dall'inizio: Che cos'è l'Antropocene?

E' un periodo geologico nella storia del nostro pianeta. Noi esseri umani abbiamo cominciato a vivere sulla superficie della Terra solo di recente, i geologi hanno indicato questo periodo come Olocene, ed esso corrisponde a una situazione particolarmente stabile e florida per fauna e flora. Con il miglioramento delle tecniche scientifiche, l'approfondimento degli studi geologici e ambientali, la quantità incredibile di dati ottenuti grazie alle nuove tecnologie, di recente, la comunità scientifica ha cominciato a dibattere sulla presenza di un nuovo periodo geologico ben identificabile, e corrispondente alla storia moderna dell'uomo.
Il momento esatto in cui definire il confine tra l'Olocene e l'Antropocene è ancora in fase di discussione ma, una buona fetta della comunità scientifica vorrebbe porre quel confine attorno alla metà del ventesimo secolo, quando - al termine della seconda guerra mondiale - cominciarono i primi esperimenti sulle armi nucleari.
Ebbene... Nei carotaggi eseguiti recentemente, esiste un preciso confine oltre il quale sono rilevabili isotopi radioattivi non presenti in natura, e creati dai processi di fissione sperimentati dall'uomo, sia per la produzione di energia, ma soprattutto per lo sviluppo di armi atomiche e nucleari.
Ma c'è di più... Oltre quel limite, i reperti indicano la presenza crescente (in modo esponenziale) di microplastiche, cemento e anidride carbonica, tutti prodotti dalle attività umane, e dall'intenso utilizzo degli idrocarburi.

Cosa significa Antropocene!

Il nome di questo nuovo periodo geologico del nostro pianeta è significativamente influenzato dall'attività umana. Evento assolutamente unico nella storia del pianeta, in quanto un essere vivente ha cominciato a influenzare attivamente l'evoluzione della biosfera. Prima di questo periodo geologico, la vita sul pianeta era influenzata dalla biosfera del pianeta. In pratica, c'è stata una inversione dei ruoli.

Il Pianeta è in Pericolo?

Assolutamente no! Il pianeta non è in pericolo. Sta vivendo un "periodo storico" del tutto particolare, ma le attività umane, a oggi, non possono fare nulla per danneggiarlo.

Ma...

Le attività umane possono comunque danneggiare la biosfera, e renderla inabitabile per l'umanità stessa (e per tutte le altre creature, vegetali e animali, oggi presenti sulla superficie). In pratica, per la prima volta nella storia del nostro pianeta, una specie vivente sulla sua superficie è davvero padrona al 100% del suo destino. La sua sopravvivenza non dipende più solamente dai capricci della natura, ora dipende dall'operato della specie stessa, dalla sua volontà di mantenere il suo ambiente adatto alla sua sopravvivenza, o modificarlo a tal punto da non poter sostenere la vita della specie stessa.

Cosa possiamo fare?

Tanto, poco, tutto, nulla... Abbiamo tutto quanto nelle nostre mani. Il catalogo di questa esposizione, ma online troverete molti altri testi dedicati a questo tema, serve solamente a far riflettere su quelle che sono le nostre scelte, sia quelle avvenute in passato, sia quelle che facciamo oggi, sia quelle che dovranno essere fatte in futuro. 

Ognuno di noi può fare qualcosa, ovviamente, ma prima di tutto, deve acquisire la consapevolezza che, da poco meno di un secolo, nelle nostre mani ci sono redini che vanno governate con attenzione.



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domenica 5 marzo 2023

Batman

Glauco Silvestri
Non potevo resistere. L'ho trovato in un mercatino e, l'ho preso. E ora ve ne parlo: Batman!
Tratto dalla sceneggiatura dell'omonimo film di Tim Burton, ispirato alla primissima avventura di Batman, il libro ci romanza quello che - credo - sia il miglior film su Batman che abbia mai visto.

Siamo a Gotham City. La città e preda della delinquenza, che è capitanata da da Carl Grisson, ricchissimo e spietato. La polizia può davvero poco, è sotto organico, è priva di budget, e il sindaco Borg bada più alla propria immagine che alla risoluzione dei problemi. Per di più, sta per cadere il duecentesimo anniversario dalla fondazione della città, e bisogna fare festa.
In pratica, la giustizia è appesa a un filo sottilissimo legato al commissario Gordon, capo della polizia, e al giovane Dent, nuovo procuratore distrettuale della città. Poi c'è un 'fantasma' che tutti temono, che si muove nell'ombra, e che chiamano Batman.
Ovviamente, a Batman crede solo Alexander Knox, giornalista arrembante e sempre a caccia di scoop, che in questo momento è affiancato dall'affascinante Vicky Vale, fotografa professionista, arrivata in città dopo un lungo periodo trascorso a documentare le peggiori aree di guerra del pianeta.
Queste sono le premesse... Ma manca un dettaglio: Il braccio destro di Grissom, Jack Napier, se la fa con la donna del capo, e questi ha deciso di eliminarlo senza fare troppo rumore, durante un lavoretto da svolgere presso l'azienda chimica cittadina. 
Jack Napier, nonostante l'agguato, non muore, ma cade in un contenitore di acidi molto aggressivi e... Quando ne esce, è sconvolto, quasi impazzito, e completamente rovinato dalle sostanze chimiche. Nella sua follia, Jack cambia identità e diventa lo spietato Joker!

Da qui inizia la vera vicenda. La scintilla che scocca tra Wayne e Vicky, l'uccisione di Grissom da parte di Joker, la città messa a ferro e fuoco, lo scontro tra Batman e il maniaco criminale... Lascio a voi la lettura di questo libro, che per quanto vecchiotto, regge bene la sua età, e coinvolge nonostante la storia sia nota anche ai sassi.

Si legge bene, è ben strutturato, i personaggi vengono raccontati con i tempi giusti, e forse è una delle poche volte che non vengo deluso da un romanzo tratto da una sceneggiatura, anch'essa tratta dalla trama di un fumetto. Non è poco!


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sabato 4 marzo 2023

Impero Criminale

Glauco Silvestri
Ispirato al giro di corruzione sotterranea legato alle olimpiadi di Londra, Impero Criminale mi ha sorpreso - lo ammetto - per il suo finale che... Sì, sembra un lieto fine, ma che in realtà è un banale contentino, e il lieto fine non c'è proprio.

Tutto nasce da un castello di carte ben orchestrato per arricchirsi con gli appalti edili dovuti alle imminenti (n.d.r. Per l'anno in cui è ambientato il film) olimpiadi londinesi. Unico ostacolo - sembra paradossale - è un piccolo fazzoletto di terra di proprietà di un meccanico squattrinato, che ovviamente si rifiuta di vendere.
Il passaggio di proprietà avviene comunque, e si trascina dietro due orfani, che... diversi anni più tardi diventano un pugile ex galeotto, e un mezzo lacchè di un gruppo trafficante di droga. Per motivi poco fortuiti, entrambi i fratelli sono inconsapevolmente legati a colui che li ha resi orfani e, una serie di eventi orchestrati maldestramente, li conduce a confrontarsi direttamente col carnefice del loro padre.
Che accade dopo? Di tutto... 
Sembra scoperchiarsi il vaso di pandora, in un finale che non voglio rivelare. Vi basti sapere che la Londra che si vede nel film è una Londra completamente sfigurata rispetto a ciò che conoscevo. Lo skyline è quello di una metropoli moderna, piena di grattacieli e difficile da distinguere da una delle modernissime megalopoli asiatiche, o delle metropoli americane. Preferisco ricordarmela alla vecchia maniera, ma per questo film, l'ambientazione è da un lato azzeccata, dall'altro "banale" perché riporta alla mente un qualunque film mafioso prodotto e ambientato negli States.
Le interpretazioni sono buone, i personaggi hanno sfaccettature interessanti, ma continuano ad agire in modo irrazionale, mentendo quando la verità risolverebbe in partenza i problemi, e fuggendo/agendo con violenza quando una spiegazione verbale avrebbe sicuramente ridotto i sospetti... Ma sappiamo che questi cliché dei film action thriller odierni sono difficili da archiviare.

Piccola nota sull'allenatore di boxe, che mi ha ricordato tantissimo Mickey di Rocky. Deformazione professionale, credo... Perdonatemi!

La regia è interessante, con cambi di inquadratura mai banali e location azzeccate per le scene proposte allo spettatore. 

Si guarda volentieri.


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mercoledì 1 marzo 2023

Memory - Trappole della Mente

Glauco Silvestri
Memory è uno di quei film che ti sorprende... Non perché il film è imprevedibile, bensì perché credevo fosse molto peggio di quanto invece si è rivelato.

Ethan è un ricercatore scientifico. Sta lavorando a una macchina nata dalle ricerche del padre. Questa mappa è in grado di mappare il funzionamento del cervello, e il figlio è impegnato nello step successivo, ovvero quello di definire le varie componenti, e di 'riprogrammarle', nella speranza di poter curare - un giorno - stati d'ansia, autismo, schizofrenia, e altre tipologie di malattie della mente.
Il problema è che, nonostante tutto, la macchina sembra non funzionare come lui vorrebbe, per lo meno sino a che non riceve un libro, degli appunti scritti dal padre prima di morire, e con una equazione, nell'ultima pagina, scritta con la propria calligrafia. 
Equazione che diventa la chiave di volta per l'algoritmo che... porterà la macchina a funzionare!
Come in tutti i film di questo tipo, Ethan decide di sperimentare la macchina su sé stesso e... Mi fermo qui.

Il resto diventa prevedibile, per quanto architettato abbastanza bene, e il finale strizza l'occhio a un effetto sorpresa che probabilmente non sorprende nessuno. Eppure... Il film non mi ha annoiato. Mi son divertito, e l'ho visto con piacere.



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