Siamo in un futuro mica tanto prossimo. Ormai piove pochissimo, quando lo fa avvengono solo disastri, e la Terra è ormai un luogo arido, dove l'acqua è diventato un bene molto, ma molto, prezioso.
In questo contesto, un uomo, suo figlio, e sua figlia, lottano ostinatamente per mantenere un fazzoletto di terra fertile, ma privo di accesso all'acqua. Per sopravvivere, raccogliere denaro per ottenere una condotta idrica diretta alla propria terra, l'uomo è costretto a mercanteggiare viveri di ogni genere con chiunque sia disposto a pagare. Nel frattempo la figlia ha una storia con un giovane figlio di papà, un ragazzo senza scrupoli che all'apparenza sembra un bravo ragazzo, ma che sotto sotto nutre rancore, vuole soldi facili, e non accetta rifiuti. E poi c'è la mamma, costretta in una clinica a causa di un incidente. Il colpevole di quell'incidente è ovviamente il padre, e il suo passato da alcolista.
Questi sono gli ingredienti.
Cosa accade? Il "bravo ragazzo" vuole l'asino robotico dell'uomo per poter svolgere i suoi loschi traffici. Non riuscendo ad ottenerlo con le buone, lo ruba, ma lascia tracce evidenti, tanto che viene 'beccato sul fatto'. La sua faccia pulita inganna però il padre, che... fa una brutta fine.
Il ragazzo torna alla fattoria con le tasche piene di denaro. Sposa la ragazza, si accolla delle spese per mantenere in clinica la madre, e ospita il fratello... Che però sospetta qualcosa. Nel frattempo, grazie ai soldi, un po' di ricatti, e quant'altro, riesce ad avere la condotta d'acqua sulla terra della fattoria, e grazie alle piante che vi crescono, diventa ricco.
E qui mi fermo! Il resto non posso proprio raccontarvelo. Sappiate che è interpretato con maestria. Notevole Nicholas Hoult (n.d.r. Il bimbo di About a Boy), ma tutti quanti sono davvero bravi nei loro ruoli... Che sono tutti quanti sfaccettati, profondi, disillusi... Anche la fotografia, la sceneggiatura, l'ambientazione, è tutto davvero ben architettato. Ci sono momenti di tensione, momenti di riflessione, mai però ci si riesce a distrarre. E' una narrazione lenta, ma col ritmo giusto, e con una regia che è capace di distrarre l'occhio e di stupirlo quando più serve.
Mi è piaciuto davvero molto. Pochi, se non nessuno, effetti speciali, una buona costruzione narrativa, e attori che sanno il fatto loro. Ve lo consiglio.
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