mercoledì 26 aprile 2023

The Operative e Memory

Glauco Silvestri
Oggi vi parlo di due film, e il motivo è semplice: entrambi mi hanno lasciato l'amaro in bocca pur avendo ingredienti che mi hanno spinto a vederli fino in fondo.

Partiamo con The Operative. Credo sia tratto da una storia vera, ovvero la vicenda di una donna, reclutata dai servizi segreti israeliani, per un incarico a lunga durata in Iran. Dopo averla "provata" con missioni semplici, arriva l'incarico importante, ovvero avvicinare il proprietario di una azienda elettronica iraniana e agganciarlo per poi sfruttarlo come agente operativo. La donna, durante la sua missione, finisce per andare a letto con l'uomo, e rimanere incinta. Il legame diventa serio, e nonostante lei faccia di tutto per abortire, finisce in cattiva luce con i suoi contatti occidentali. 

Il film ha un ritmo rilassato, c'è poca azione, ma le interpretazioni sono convincenti e la storia si fa guardare volentieri. Però il finale mi ha lasciato spiazzato, è... Troppo aperto, o lascia troppo alla libera interpretazione dello spettatore. Non so. Mi ha lasciato l'amaro in bocca.

Il secondo film è MemoryE' la storia di un Assassino a contratto che, fattosi prendere da una moralità improvvisa, si rifiuta di uccidere una ragazzina appena immigrata negli Stati Uniti. Ovviamente, da killer, l'uomo diventa preda. E sulle sue tracce non c'è solo chi gli ha commissionato il lavoro, c'è pure la polizia. Meno ovvio è il fatto che il killer sia affetto da alzheimer, che ogni tanto dimentichi qualcosa, e che prenda appunti annotando tutto sul braccio.

Liam Neeson appare sprecato in questa pellicola. Se all'inizio la narrazione è incisiva ed emozionante, poi si perde per strada, e quello che lo spettatore si aspetta come protagonista, diventa una spalla, <spoiler>e muore prima del tempo<spoiler>. Meno apprezzabile che gli altri personaggi siano meno strutturati, e poco raccontati durante il film... Questo è l'elemento destabilizzante. Se l'unico personaggio ben costruito non è colui che ci conduce al gran finale, ci si rimane male, no? Anche la malattia del killer è raccontata male... Insomma, devo dirvi pure che c'è Monica Bellucci, e che il suo ruolo è determinante, ma lasciato sempre in secondo piano, e interpretato in modo un po' troppo piatto? 



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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