mercoledì 29 marzo 2023

Zone 414

Glauco Silvestri
Benvenuti nella Zone 414. Film di fantascienza a budget risicato che vorrebbe avere un'aria retrò, vorrebbe strizzare gli occhi a Blade Runner, ma che alla fine tramuta in un thriller abbastanza prevedibile, comunque recitato bene, con personaggi entrati nella loro parte, e una fotografia che non convince (a mio parere non bastano delle luci colorate, e luci soffuse perennemente, per dare un'aria sci-fi rugged alla pellicola) ma nel complesso aggrada la visione.

La storia va comunque introdotta: Un ex poliziotto viene ingaggiato per indagare sulla scomparsa della figlia di un genio della tecnologia, nonché magnate di una delle attività più redditizie della storia, ovvero la creazione di androidi perfetti per "fare compagnia" alle persone sole. La ragazza pare essere scomparsa nella Zona 414, una sorta di quartiere a luci rosse dove gli androidi vivono liberamente, e soddisfano - come lavoro - le necessità dei clienti facoltosi che entrano nella zona. Ovviamente, i più ricchi, si possono comprare il loro androide personale ma... Non è questo il caso.
Paradosso all'interno di tutta la vicenda, è ovviamente il fatto che la ragazza scomparsa si senta più vicina agli androidi che alle persone in carne d'ossa - e altrettanto ovviamente - abbia fatto amicizia con una androide "nata male", ovvero dotata di una propria personalità, e che si sente più vicina alle persone normali che agli androidi.
Il detective - ancora ovviamente - avvicinerà l'androide 'amica' per avere informazioni sulla ragazza scomparsa, scoprirà che è costantemente disturbata da telefonate minatorie - e in cambio di informazioni, promette di indagare sul maniaco che la persegue.

Come mai andrà a finire? Ai volonterosi spettatori che decideranno di guardarlo l'ardua sentenza.

Da parte mia, non ho apprezzato i taxi anni 90, i grammofoni, i tubi neon di colore rosso, blu, giallo, a fare ambientazione, i toni costantemente cupi, l'interpretazione un po' troppo seriosa di Guy Pearce. Ho trovato eccellente la follia del creatore di androidi, la freddezza maniacale del fratello, e l'interpretazione ibrida dell'androide che vorrebbe essere umana.
Pregi e difetti, quindi, per una sci-fi poco originale, ma alla fine il film si guarda volentieri.






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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