sabato 4 marzo 2023

Impero Criminale

Glauco Silvestri
Ispirato al giro di corruzione sotterranea legato alle olimpiadi di Londra, Impero Criminale mi ha sorpreso - lo ammetto - per il suo finale che... Sì, sembra un lieto fine, ma che in realtà è un banale contentino, e il lieto fine non c'è proprio.

Tutto nasce da un castello di carte ben orchestrato per arricchirsi con gli appalti edili dovuti alle imminenti (n.d.r. Per l'anno in cui è ambientato il film) olimpiadi londinesi. Unico ostacolo - sembra paradossale - è un piccolo fazzoletto di terra di proprietà di un meccanico squattrinato, che ovviamente si rifiuta di vendere.
Il passaggio di proprietà avviene comunque, e si trascina dietro due orfani, che... diversi anni più tardi diventano un pugile ex galeotto, e un mezzo lacchè di un gruppo trafficante di droga. Per motivi poco fortuiti, entrambi i fratelli sono inconsapevolmente legati a colui che li ha resi orfani e, una serie di eventi orchestrati maldestramente, li conduce a confrontarsi direttamente col carnefice del loro padre.
Che accade dopo? Di tutto... 
Sembra scoperchiarsi il vaso di pandora, in un finale che non voglio rivelare. Vi basti sapere che la Londra che si vede nel film è una Londra completamente sfigurata rispetto a ciò che conoscevo. Lo skyline è quello di una metropoli moderna, piena di grattacieli e difficile da distinguere da una delle modernissime megalopoli asiatiche, o delle metropoli americane. Preferisco ricordarmela alla vecchia maniera, ma per questo film, l'ambientazione è da un lato azzeccata, dall'altro "banale" perché riporta alla mente un qualunque film mafioso prodotto e ambientato negli States.
Le interpretazioni sono buone, i personaggi hanno sfaccettature interessanti, ma continuano ad agire in modo irrazionale, mentendo quando la verità risolverebbe in partenza i problemi, e fuggendo/agendo con violenza quando una spiegazione verbale avrebbe sicuramente ridotto i sospetti... Ma sappiamo che questi cliché dei film action thriller odierni sono difficili da archiviare.

Piccola nota sull'allenatore di boxe, che mi ha ricordato tantissimo Mickey di Rocky. Deformazione professionale, credo... Perdonatemi!

La regia è interessante, con cambi di inquadratura mai banali e location azzeccate per le scene proposte allo spettatore. 

Si guarda volentieri.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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