Lessi il libro tanto tempo fa, è del 1997, preso dalla biblioteca della mia scuola, e ricordo che non decisi mai di acquistarlo, perché Roth mi fa questo effetto, scrive dannatamente bene, ha una profondità impressionante, ma non mi convince mai del tutto!
Il film non è sicuramente eccezionale. Poco convincente, estremamente semplificato rispetto a quanto racconta il libro. Non ci si immerge a pieno nelle rivolte giovanili del '68, e neppure si riesce a immergersi nel dramma famigliare che ci viene raccontato.
Lui, swede è il fusto eroe del football, per di più con testa sulle spalle e un futuro assicurato nell'azienda di pelletteria del padre. Lei è la Miss del liceo, bellissima e intelligente, determinata, amante della vita rurale e con ambizioni che si scopriranno molto differenti da quelle che appaiono all'inizio. E la bimba... Bionda, bella, ma con la balbuzie. E il problema pare insormontabile, forse dovuto al fatto di sentirsi in dovere di eguagliare, se non essere addirittura migliore, le qualità dei genitori. Peccato che Ewan McGregor non pare mai perfettamente nei panni di un padre disperato. Fa il suo compito a dovere, ma mai convince nel suo dramma interiore, e dire che non è un attore di primo pelo! Jennifer Connelly è la bella moglie, forse veste meglio i panni della donna frustrata che nasconde il proprio dramma grazie all'apparenza e alla sua avvenenza, ma... Perdonatemi: Durante il film la figlia passa dall'essere bambina ingenua a militante contro il governo e la guerra in vietnam, e la madre non invecchia neppure un pochino... Oddio! Neppure il padre pare invecchiare con lo scorrere del tempo. Non ci siamo proprio.
Quindi? Leggete il libro. Non è per nulla leggero... Ma di sicuro è meglio del film!
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