domenica 6 novembre 2022

Metro 2035

Glauco Silvestri
Eccoci al gran finale...
Metro 2035! Il nostro Artyom è ormai preso per pazzo. Ossessionato da quel debole messaggio percepito via radio durante la missione di bombardamento dei Tetri, il ragazzo continua a uscire all'esterno, giorno dopo giorno, con una radio da campo. La speranza è quella di riuscire a comunicare con qualcuno di ancora vivo, di un'altra città, di un altro paese. Ma i suoi tentativi sono vani, e ciò mette in cattiva luce la sua figura nei confronti di tutti gli altri abitanti della sua stazione, e manda in crisi il suo rapporto con Anya, la figlia di Melnik, che dalla Polis ha seguito "l'eroe" fino alla sua casa.
Il colpo di scena avviene quando alla sua porta compare il vecchio Omero. Il vecchio vuole scrivere una storia su di lui, ma nel parlare del suo passato, si lascia sfuggire di aver sentito di un radioamatore, in una stazione nel territorio Rosso, che ha parlato via radio con degli esterni. Artyom stenta a credere alle sue orecchie, ma ovviamente non può far finta di nulla. Raccoglie armi e bagagli, abbandona la compagna, prende con sé Omero e parte alla ricerca del radioamatore. Ciò lo porterà nell'Hansa, e poi nel Reich, e infine dai Rossi... La sua avventura sarà surreale, tra un morbo che sta distruggendo le coltivazioni di funghi, un Reich molto diverso da quello che aveva sperimentato sulla sua pelle, e una ribellione del popolo Rosso ormai prossimo a morire di fame. Il colpo di grazia arriverà dalla Polis, da Melnik, che tradirà tutte le sue aspettative facendo cose che... Non vi rivelo! Ma non finisce qui, perché la sua avventura lo porterà in superficie, lo porterà in una stazione radio che... Che disturba i segnali impedendo a tutto ciò che sta fuori di arrivare a Mosca! E scoprirà il vero governo... Insomma, ci sarà un cambio completo dei ruoli e della realtà percepita sino ad ora.

Di più non vi dico. Però posso essere felice per aver letto un romanzo privo dei refusi di cui mi lamentavo nelle precedenti pubblicazioni. La storia è avvincente, per quanto ci sia davvero poco spazio per approfondire il mondo sotterraneo della Metropolitana di Mosca. E alla fine le peregrinazioni di Artyom si ripetono di romanzo in romanzo, al punto che ci si stanca persino delle sue ossessioni, dei dialoghi che diventano ripetitivi, di situazioni che paiono dei déjà-vu, anche con Matrix... Che se ci pensiamo bene, il suo incontro con Bessolov non si discosta tanto da quello avvenuto tra Neo e l'Architetto. 
E persino il finale non stupisce, anche se mi sarei aspettato un po' più di coraggio da Glukhovsky.

A ogni modo... Si legge volentieri, intrattiene, e per quanto abbia stretti legami con i romanzi precedenti, può essere affrontata anche come una lettura a sé stante. Rimango dell'idea, comunque, che Metro 2033 sia la componente più potente di tutta la trilogia, e forse, questi due seguiti, finiscono solo per attenuarne l'originalità. Fosse rimasto un romanzo unico, sarebbe stato perfetto!




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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