sabato 8 ottobre 2022

Lightyear, la vera storia di Buzz

Glauco Silvestri
Lo so! Oggi è il 4 agosto e ieri sera mi son visto Lightyear su Disney+, ma voi che leggete siete già avanti nel tempo, per voi è l'8 di ottobre... E' una sorta di paradosso, per certi versi però non lo è, perché il film parla di velocità superiori alla luce, di paradossi temporali, e ovviamente, del mitico Ranger Spaziale Buzz Lightyear.

Il film ci porta nello spazio profondo, su una nave da esplorazione a forma di rapa. Durante l'analisi di un pianeta promettente, la nave viene attaccata da rampicanti senzienti e insetti giganti. Buzz cerca di salvare la situazione ma la situazione è davvero difficile, durante la fuga, la nave colpisce uno sperone di roccia impossibile da evitare e precipita. Il motore a iperluce è distrutto, e l'equipaggio è costretto ad adattarsi e vivere sulla superficie del pianeta.
Seppur condannati a vivere lontano da casa, l'equipe di scienziati lavora assiduamente per ricostruire i cristalli fondamentali al viaggio iperluce, e alla costruzione di una navetta per testarli. Ci vuole più di un anno per avere il primo prototipo. Buzz è ovviamente volontario per eseguire il volo di test... solo 4 minuti. Decollo, giro intorno alla stella, rientro... Incrociando le dita che tutto fili liscio. Però non accade. Il test fallisce, Buzz quasi rischia di non riuscire neppure a tornare sul pianeta, e al suo rientro, sul pianeta il tempo trascorso è... di 4 anni, non 4 minuti!
In 4 anni la comunità ha cominciato a costruire un centro residenziale, a creare una piccola città. A vivere pienamente sfruttando le risorse del pianeta. Ovviamente nessuno si è arreso, e così, non appena è pronto il secondo prototipo. Buzz esegue il volo di collaudo... Che fallisce, e al suo rientro son trascorsi altri 4 anni. Saranno 15 i tentativi, prima che il programma venga cancellato. Ma il nostro eroe non si vuole arrendere e...

Be' non posso mica raccontarvi tutto. Il film è strepitoso, ben fatto, ironico, appassionante, dolce, e per certi versi anche un po' malinconico. Non mancano le sorprese, specie nella seconda parte della pellicola, e l'unica cosa che forse non ho apprezzato sono le scene nascoste tra i titoli di coda. Non tanto la prima, che è connessa con il film stesso, bensì la seconda, che prelude a un sequel... No! Io sono formalmente stanco di saghe interminabili connesse con scene nascoste e vicende raccontate come se fossero a puntate. Voglio storie con un inizio, uno svolgimento, e una fine che sia definitiva. Capisco che Disney debba tenere in piedi un brand, una linea di prodotti, e che Toy Story sia un contenitore davvero remunerativo, ma così si svilisce la settima arte, e si sviliscono gli appassionati di cinema, che magari sono interessati alla storia, e non al merchandising (n.d.r. Però questo lo voglio per Natale!)

Per cui... Guardatelo, godetevelo, piacetevelo... Ma non attendete le scene nei titoli di coda, a meno di non volervi fare del male, e/o che al contrario di me amiate le serie di film interconnessi tra loro!


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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