sabato 3 settembre 2022

The Contractor

Glauco Silvestri
Ero curioso...
Chris Pine in un ruolo fuori dai suoi canoni standard, nei panni di un ex militare cacciato dall'esercito per 'doping', senza pensione e senza liquidazione, con debiti sulle spalle e una famiglia da mantenere. Ex militare con una storia alle spalle che è determinante nelle sue scelte, e che suo malgrado rischia di non poter mantenere... Chris Pine che praticamente non sorride mai, non dimostra mai la sua verve, non esprime mai quel dinamismo a cui siamo stati abituati dalle precedenti performance. E il risultato di tutto ciò?

Andiamo per gradi: Per quanto della trama vi abbia già detto qualcosa, e per quanto il titolo, The Contractor, vada quasi a completare il quadro, ecco che vi svelo l'arcano. L'ex militare, per poter pagare i debiti di famiglia, dopo aver perso il lavoro, decide di andare a lavorare a contratto, non per una di quelle 'agenzie private' famose, bensì per un piccolo gruppo di ex militari di cui fa parte un suo carissimo amico, e di cui lo stesso garantisce per la 'legittimità' dei lavori che vengono affidati. Peccato che sin dalla primissima missione qualcosa va storto, e qualcos'altro stona in modo peculiare, ma poi tutto diventa palese! Non è una missione legittima, non è una 'cosa pulita', e alla fine lui finisce addirittura per essere una presenza scomoda e da eliminare.

Ovviamente, le dinamiche di queste pellicole non vanno mai oltre certi confini, e sono solitamente piuttosto prevedibili, per cui non ci dobbiamo disturbare nel dire che certe soluzioni, e il finale, sono scontati. Bensì, vorrei concentrarmi sul cast, di tutto rispetto, ma piuttosto sotto tono. Se Pine porta a casa il risultato dignitosamente, pur sembrando parecchio legnoso in alcuni atteggiamenti, poco disinvolto in alcune scene, il suo personaggio appare credibile e sta in piedi. Peggio accade per Kiefer Sutherland, il cui spazio è talmente risicato che a malapena lo si riconosce e lo si apprezza. Un vero peccato! 
Meno efficace la trama, che cerca di barcamenarsi tra l'action classico e il film con una morale. L'action è altalenante e non sempre all'altezza di chi ama il thrilling di questo genere di film. La morale è superficiale e rimbalza sulle aspettative della pellicola... Che poi, di quale morale parliamo? L'inganno di un amico fraterno? La falsa facciata di chi opera a contratto per scopi elevati? La brama di denaro che affossa la speranza di una cura per un virus mortale? C'è troppa carne al fuoco trattata superficialmente per riuscire a scardinare qualche velleità superiore al film d'azione. Ma i ritmi della pellicola non sono assolutamente da film d'azione, neppure durante l'azione.

Quindi? Intrattiene, non meraviglia, ma incuriosisce per l'esordio di Pine in un ruolo di cui non ha mai calzato i panni prima d'ora.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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