domenica 4 settembre 2022

Il Patto del Giudice

Glauco Silvestri
Ma quanto tempo ho atteso prima di leggere Il Patto del Giudice? Amazon mi avvisa che l'acquisto è avvenuto nel lontano 2013... In pratica, se avessi atteso ancora qualche mese, sarebbero stati ben dieci anni d'attesa. Del resto i libri non invecchiano, e le storie rimangono fresche anche se il tempo passa, le mode cambiano, e le abitudini... restano!

Ma parliamo del libro, scritto in modo sapiente, usando un italiano ben farcito di località, di aspromonte, di 'ndrangheta, di vita comune e vissuta con intensità. Il magistrato Lenzi si trova ad affrontare una situazione complicata che, per descriverla bene, finirei con fare spoiler a un intreccio sapiente.
Partiamo dall'inizio: La rivolta dei neri. Sottopagati, sfruttati, i lavoranti di colore decidono di ribellarsi e di mettere a ferro e fuoco la città. Il giorno seguente, però... La città insorge, e sono i neri a dover fuggire a gambe levate. Chi non fugge, chi non fa in tempo a lasciare il territorio, paga col sangue. Tempo dopo vengono rinvenuti tre cadaveri. Tre caporali che sfruttavano il lavoro dei loro compagni, e ovviamente venivano sfruttati da chi dava loro l'incarico. 
Cambio di scena. Siamo al porto. Un carico di cocaina tenuto d'occhio dalle autorità scompare magicamente. Subito dopo, muore un dipendente della dogana. 
Alberto Lenzi è colui che deve seguire i due casi... Lui, che non è proprio una persona integerrima, si trova nel bel mezzo di un calderone che anche a un occhio inesperto puzza di guerra tra cosche.

E di più non posso dire, se non che il romanzo si prende i suoi tempi per raccontare la vicenda, e ampliarla in modo tale da conoscere il contesto, le famiglie, i personaggi, e le abitudini del paese. Ottimo lo stile narrativo, seppur sviante all'inizio della lettura, ma che sa catturare sul lungo periodo. Buono l'intreccio, quasi insospettabile, e capace di mantenere il dubbio fino al resoconto finale... Ed è qui che cade un poco il romanzo, per quanto ben congegnato, lo spiegone finale nascosto nella confessione all'amico fidato, taglia la narrativa in modo violento. Un attimo prima eravamo in carcere tra minacce e contro-minacce, un attimo dopo camminiamo tra i boschi con l'amico fidato e riassumiamo le vicende. Ok. Il dado era tratto. Tutti i nodi erano venuti al pettine, tranne forse uno, però avrei apprezzato di più una chiusura indiretta e furbesca.

Nel complesso, comunque, mi ha catturato in toto. Per cui lo consiglio.




Scopri i miei ebook cliccando QUI


About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

0 commenti:

Posta un commento

Post Recenti



Powered by Blogger.

Popular Posts



Cerca sul Blog



')