mercoledì 10 agosto 2022

Ariaferma

Glauco Silvestri
Viva la burocrazia, e il nostro bel paese. In Ariaferma è di questo che si parla, ma anche di persone, di 'trappole' che il nostro sistema produce involontariamente e, a cui noi siamo soggetti senza scampo.

L'ambientazione è un vecchio carcere. Sta per essere dismesso. I detenuti vengono trasferiti, il personale anche... Ma per un piccolo inghippo, dodici detenuti non possono essere trasferiti. Viene quindi lasciato attivo un piccolo avamposto. Dodici detenuti, un pugno di guardie, fine! Persino il direttore se ne è andato perché deve gestire altre due strutture.
Per semplificare il lavoro delle guardie, tutti i detenuti vengono spostati nello stesso settore. Si spera che sia una situazione temporanea, molto breve, perché le visite sono state sospese, la mensa interna è stata sospesa, i lavori interni sono stati sospesi, le attività ricreative sono state sospese... Detenuti e guardie sono costretti entrambi a stare in quel luogo senza poter far molto, se non dormire, mangiare, fare l'ora d'aria... fine!
Il cibo viene dall'esterno, ma non è granché, per cui, quando si percepisce che i pochi giorni non sono tali, cominciano le lamentele... E da questo piccolo scontro, da uno sciopero della fame, il rapporto tra carcerati e carcerieri muta lentamente, si creano nuovi equilibri, nuove forme di rispetto, e soprattutto, due saranno i personaggi chiave della vicenda. No, non vi parlo dei protagonisti, bensì delle vittime di questa vicenda, un ragazzo, un giovane arrestato per scippo, ora a rischio di una condanna di omicidio perché la persona scippata è finita in coma a causa dei traumi subiti; un vecchio pazzo, con poca coscienza di dove si trova, incapace di trattenere i propri bisogni, e che continua a fare discorsi sconclusionati.

Ottimi Toni Servillo e Silvio Orlando, due maestri del cinema italiano. Ottima la regia, e la fotografia, pacata e capace di trasmettere le emozioni, non solo le immagini. Il ritmo non è eccezionale, ma questo è un film introspettivo e ha bisogno dei suoi tempi. Il film ha vinto due David di Donatello, uno per la miglior sceneggiatura, e uno per il miglior attore protagonista, ricevuto da Silvio Orlando.

Ve lo consiglio.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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