Mosca. Sono trascorsi tre anni dal primo contatto. Un primo contatto che seminò il panico, e che costrinse il pianeta a difendersi da una invasione in piena regola.
Vinta la guerra, la vita sembra tornare normale, anche se i governi (e gli eserciti) si trovano costretti a preparare nuove soluzioni per difendere il pianeta, anche studiando le tecnologie degli alieni appena sconfitti.
Studiano le tecnologie, ma anche strane mutazioni biologiche accadute ad alcuni civili durante il conflitto. Tra loro c'è Julia, figlia di un generale dell'esercito russo, coinvolta nel conflitto, entrata in contatto con degli alieni, così come il suo compagno, divenuto capace di controllare gli esoscheletri alieni, pur avendo subito un ictus a causa dello sforzo cerebrale.
Il problema è che nello spazio profondo esistono realtà che monitorano e regolarizzano lo sviluppo delle civiltà emergenti. Sono delle intelligenze artificiali, progettate ad hoc per cercare di mantenere un certo equilibrio tra le specie intelligenti, ma in questo caso, Julia, è un elemento destabilizzante... E deve essere eliminata.
Begli effetti speciali. Idee nuove e fuori dai soliti canoni. Narrazione tranquilla, che si prende i suoi tempi, ma con una pressione che cresce un poco alla volta fino al momento cruciale.
La colonna sonora forse non sempre all'altezza della situazione, soprattutto sugli effetti speciali, dove alcuni suoni mi son sembrati sotto tono rispetto alle situazioni concitate in cui venivano applicati. Ma in generale, si tratta di un ottimo film, migliore di molti blockbuster americani, in cui si predilige l'effetto wow e ci si dimentica di sviluppare una trama sostanziosa per chi è più esigente, come me.
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