Costretta a vivere di sotterfugi, sia per pagare l'affitto, sia per pagare le cure mediche del suo gatto, finisce per fare dentro e fuori da bar di pessima fama, dove incontra - per caso - un altro scrittore caduto in rovina, per cui provava simpatia, e che ora vive spacciando cocaina.
Nel tentativo di racimolare qualche dollaro, Lee decide di vendere alcuni suoi cimeli. Lettere originali scritte dai personaggi di cui ha fatto la biografia, e persino una trovata per caso in una biblioteca pubblica... L'attività sembra fruttare benino, ma quando finisce il materiale in suo possesso, si trova costretta a falsificarlo...
Come andrà a finire? Male, ma non malissimo. La vicenda è comunque affascinante, e descrive quel mondo dedicato alla scrittura che quasi mai viene raccontato. Il mondo di chi ama scrivere ma non ha successo... Per certi versi, è una vicenda che mi tocca, e che sin dai primi minuti della pellicola, mi ha disposto nel mood giusto per entrare in sintonia con l'autrice. Magistrale, in questo film, è il ruolo di Melissa Mcarthy, affiancata da un altrettanto perfetto Richard E. Grant. La narrazione ha il ritmo giusto, un po' scanzonato, e i dialoghi hanno verve da vendere. E' davvero un gran bel film.
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