Qui non si parla di virus mortali sfuggiti da un laboratorio segreto, e neppure di una spietata mercante di morte, bensì di una vicenda tristissima del nostro paese.
Lei, mente geniale, è una ricercatrice importante, è appassionata, è tosta, e non si tira mai indietro. E' capace di andare contro alle strutture per cui lavora, e anche contro alla comunità scientifica stessa, quando si fa prendere da tecnicismi. A lei si deve la strategia D.I.V.A., ovvero la prima strategia di vaccinazione contro l'influenza aviaria con un test che è in grado di svelare se gli anticorpi presenti in un soggetto sono stati indotti dal vaccino o da infezione.
Sempre lei, nel 2006, con la decisione di depositare la sequenza genetica del primo ceppo africano di influenza H5N1 in GenBank (un database "open access") e non in un database ad accesso limitato, diede inizio a un dibattito internazionale sulla trasparenza dei dati, dibattito che ha cambiato i meccanismi internazionali alla base dei piani pre-pandemici.
Ebbene, a questa donna eccezionale, accadde qualcosa di mortificante...
Dietro segnalazione dell'Agenzia delle dogane statunitense, nel 2006 la procura di Roma aprí un fascicolo d'indagine su di lei, sul marito, e altri 38 ricercatori del suo staff. La stessa scienziata venne sentita dal magistrato nel 2007, e pochi anni più tardi gli ispettori chiusero le indagini. Il fascicolo finí nel dimenticatoio, senza che il magistrato emettesse l'avviso di conclusione delle indagini preliminari... E da questa "dimenticanza", nacque la spiacevole situazione che portò la scienziata ad abbandonare le sue attività nel nostro paese. Nel 2014, il settimanale L'Espresso pubblicò la notizia dell'iscrizione di Ilaria Capua al "registro degli indagati", pubblicò inoltre le motivazioni di tale iscrizione (associazione a delinquere, corruzione, abuso di ufficio, traffico illecito di virus, epidemia...)... Potete solo immaginare cosa accadde in seguito.
Lei tentò di difendersi querelando la rivista, ma le lungaggini processuali furono tali da costringerla, per proseguire il proprio lavoro di ricercatrice, a trasferirsi in Florida.
Del film vi ho spiegato tutto, forse ricorderete persino lo scandalo dell'epoca, visto che il processo si è concluso solamente nel 2018. Il film è drammatico, ha ritmi lenti, e forse non appassionanti, ma la vicenda è tosta e soprattutto significativa. Ci mostra come funziona il mondo accademico del nostro paese, così come la stampa, e pure il mondo della Giustizia.
E' affascinante la grinta, l'energia, la caparbietà, mostrate da
Anna Foglietta (BRAVISSIMA) nelle vesti di Ilaria Capua. E' affascinante anche il mondo che ci viene descritto.
Forse ci vuole un po' di background culturale per apprezzare questo film, e forse pure il titolo potrebbe sviare le aspettative di uno spettatore che arriva sulla pellicola senza conoscere gli argomenti trattati.
Però è un gran bel film!
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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