domenica 1 maggio 2022

Un mondo senza povertà

Glauco Silvestri
Muhammad Yunus
è noto al mondo sia per il Nobel per la Pace, sia per essere il 'banchiere dei poveri'. Docente universitario, Yunus volle - oramai diversi anni fa - dedicarsi in prima persona per ridurre la povertà nel suo paese (n.d.r. Il Bangladesh). La sua idea, per certi versi rivoluzionaria, non si è rivolta alla beneficenza, bensì all'osservazione dei poveri stessi. Nel suo paese, soprattutto, la povertà è costituita da persone che, pur lavorando dalla mattina alla sera, non riescono neppure ad avere un tetto su cui dormire serenamente. Per questo motivo, Yunus ha fondato, assieme ad alcuni suoi studenti, una banca dei poveri, la Grameen Bank, una banca indirizzata a offrire micro prestiti ai poveri, senza garanzie, se non una stretta di mano. Ovvio... Le persone che venivano selezionate erano persone attive, con un lavoro, con una attività, ma incapaci di superare la soglia della povertà a causa della loro situazione sociale. Altro piccolo dettaglio, la Grameen Bank, offre i soldi alle donne, e non agli uomini, perché - sia per tradizione, sia per caratteristiche tipiche femminili - queste erano meno spendaccione rispetto alla controparte maschile. Aggiungiamo poi l'idea di consorziare i poveri, creare una sorta di piccoli gruppi di autocontrollo tra debitori della banca, così che - per non fare brutta figura con amici e vicini - tutti ripagassero i debiti... Insomma, un meccanismo virtuoso capace di offrire una opportunità di sviluppo a chi già era industrioso, ma incapace di superare gli ostacoli di una società cieca ai bisogni delle categorie meno abbienti.

In Un Mondo senza Povertà, l'autore va oltre a quanto già vi ho descritto. Parla di 'business sociale', ne propone alcuni già funzionanti ed efficaci, tutti decollati dalle solide radici della Grameen Bank. A partire da un sistema di telecomunicazione cellulare economica, alla fornitura di elettricità nelle baraccopoli,  a sistemi di assistenza medica di base nelle zone più povere del paese, fino ad accordi presi con la Danone, per produrre uno yogurt capace di ridurre i problemi alimentari dei poveri, e da vendere a un prezzo sociale, senza però che ci si rimetta denaro.

Tutto ciò sembra incredibile, ma avviene, e funziona. Forse non è una formula mutuabile senza aggiustamenti per tutto il mondo, ma è sicuramente una strada nuova ed efficace, perché non è basata sulla assistenza e sulla sussistenza, dei poveri, bensì sull'incentivo e sulla spinta economica di una forza lavoro sottovalutata e, per certi versi, neppure mai notata davvero. E il libro si spinge oltre, sogna un mondo dove l'economia globale si dimentichi del 'massimo profitto' e si ricordi dell'umanità. Si sogna una economia sostenibile, che smetta di divorare risorse, che permetta a tutto il pianeta di evolvere in armonia, che si dimentichi di confini, delle differenze razziali e culturali, un mondo più unito e che tutto assieme cammini nella medesima direzione. Il sogno più grande, però, sarebbe quello di relegare la povertà in un museo... Uno per ogni paese, e quello più importante, nell'ultimo paese in cui la povertà sarà sconfitta.

Utopia? Io spero di no. Nel frattempo, grazie alla Grameen Bank e alle altre iniziative di Yunus, oggi, in soli trent'anni, il Bangladesh ha dimezzato il suo tasso di povertà. 

Da leggere!

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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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