Ma, lo devo ammettere, mi è piaciuto il giusto. Anche in questo caso, come nel film descrittovi qualche giorno fa, le ottime prestazioni degli attori sono messe in cattiva luce da personaggi estremamente stereotipati. Capisco che si volesse costruire una commedia dal profumo crime, ma un killer che ricorda il Paganini di Altrimenti ci Arrabbiamo, i malavitosi che sono cattivi all'acqua di rose, e l'antagonista che si fa fregare alla prima occasione... No, non mi ha convinto per nulla. Così come non mi ha convinto neppure il personaggio della bella e brava Emily Blunt, che in alcuni frangenti appare scaltra, in altri stupida, in altri estremamente emotiva, e in altri ancora praticamente fredda come il ghiaccio. Bravissima lei a interpretare questi salti umorali/emotivi, meno la sceneggiatura nel giustificarli.
La storia? Tutto gira attorno a un quadro falsificato e venduto alla persona sbagliata. Ovviamente la truffatrice finisce nella lista del miglior sicario della piazza, il quale, però, rimane affascinato dalla donna, e decide di risparmiarla. Ovviamente questa scelta fa sì che pure lui entri nel mirino del nuovo incaricato, e di lì, fughe rocambolesche, sparatorie surreali, e finale a sorpresa.
Altri film hanno avuto una trama simile, ma l'hanno raccontata con serietà, e a mio parere, ne sono usciti a testa alta. Questo... Be', si guarda, ma non fa sorridere, non fa ridere, e neppure si riesce ad apprezzare come Thriller.
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