I tre allegri ragazzi morti... Leggevo i loro fumetti, e ascoltavo la loro musica, parecchi anni fa, quando ero giovane!
Davide Toffolo è uno dei membri di questa band, ed è anche un ottimo illustratore, un ottimo narratore. Sono capitato di fronte a questa graphic novel per caso, o forse anche no, perché al momento in cui scrivo ricorrono i cento anni dalla nascita di Pasolini, forse uno dei maggiori spiriti artistici del novecento.
La vicenda di questa Novel è una sorta di viaggio onirico, benché reale, sul significato di essere artisti, scrittori, pensatori, poeti, e allo stesso tempo, sull'attualità, sul concetto di reale e di impuro. Concetti marcati a fuoco dal lavoro di Pasolini, ma qui ripresi prepotentemente perché nell'attuale, tutti quei valori, tutte quelle espressioni, tutti quei timori, sono divenuti realtà. L'arte è stata mercificata, e chi ne usufruisce è visto come un consumatore... Ma una poesia non può essere consumata, se viene letta oggi, può essere letta nuovamente tra cento anni. Cosa che non accade per un paio di scarpe, per una mela, per un prodotto qualunque.
La riflessione ripercorre i luoghi dell'artista (Pasolini), con la scusa di una intervista a un uomo che si spaccia per colui che fu ucciso barbaramente nel 1975.
Il disegno, sempre onirico e cupo, di Toffolo, ci immerge totalmente nei pensieri e nei concetti che Pasolini esprimeva in vita, e forse ce li fa comprendere, o per lo meno ci fa riflettere su di essi, ma se volete che vi dica quali conclusioni ne trae l'autore, be', lascio a voi l'ardua sentenza.
Opera splendida, riflessiva, affascinante.
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