Black Widow si inserisce tra
Civil War e
Infinity War. Dovrebbe essere il primo film della fase 4 del
Marvel Cinematic Universe, e se non sapete di cosa sto parlando... Fa lo stesso! Per primo non amo le serie televisive proiettate al cinema, c'è un luogo per ogni cosa, e se vado al cinema, voglio vedere un film che inizia e finisce. Però l'ho visto in streaming, per cui son rimasto coerente con la mia teoria.
Tornando al film, qui ci vengono raccontate le origini di Natasha Romanoff. Partiamo da quando piccola, e viveva con la sua famiglia, e sua sorella. Si scopre - ovviamente - che la sua non era una vera famiglia. Agenti speciali del KGB il padre e la madre, giovani allieve lei e sua sorella. Accade qualcosa, le bimbe devono essere prelevate, ma i genitori si oppongono, per quanto possibile. Passa il tempo e le ragazze diventano operative, sempre per il blocco sovietico... bla bla bla... Natasha riesce a fuggire dal regime, la sorella no... bla bla bla...
Che noia! Tanti combattimenti, tutti uguali, ricchi di esplosioni e di evoluzioni acrobatiche, tanti spiegoni superflui (n.d.r. Ah, il caro vecchio info dump che noi scrittori in erba odiavamo come la morte e le tasse), emotività a zero, personaggi freddi come il congelatore di casa mia. Neppure Scarlett Johansson sembra al top delle sue capacità (n.d.r. Quanto vorrei vederla fuori dai film Marvel, mi mancano le sue interpretazioni in pellicole 'normali'), niente può salvare questo film dal semplice ruolo di pezza per tappare i buchi narrativi tra i vari film del MCU.
Quindi? Lasciate perdere, a meno che non vogliate tenere il filo sulla continuity del MCU e non amiate gli sparatutto!
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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