lunedì 24 maggio 2021

Grotte di Soprasasso

Glauco Silvestri
Oggi parliamo di una escursione complessa. Abbiamo progettato questo trek con attenzione, a causa del coprifuoco, dei limiti per pranzare fuori, dell'organizzazione casalinga, di varie ed eventuali. 



Poi, la mattina che si deve partire, il cielo è plumbeo, minaccia un Armageddon, e... Che facciamo? Rimandiamo? Abbiamo già prenotato il ristorante, abbiamo programmato tutta la giornata... Impossibile rimanere a casa. 



Alla peggio, se piove, ci inventiamo un Piano-B. Noi abbiamo un piano bello ricco grazie a un file Excel pieno zeppo di posti che vogliamo visitare, regione per regione, provincia per provincia... Ed è un foglio che cresce più di quanto noi si possa tirare righe nei posti che siamo stati.




Per cui si parte, viene a piovere, ci fermiamo a prendere un caffè, poi arriviamo a Riola di Vergato. Non piove ma il cielo non è davvero un granché. Poco male, tra poco si pranza... Poi vediamo che accade. Nel frattempo scendiamo sul fiume Reno, ci portiamo su una spiaggetta nel punto di affluenza del Limentra, sullo sfondo c'è la bellissima Rocchetta Mattei.











Dopo pranzo ecco che spunta un sole che cuoce! Wow... Siam subito pronti per la nostra avventura! Si salta subito in auto, si prende Via Ponte, stradina stretta e tortuosa che porta a Soprasasso, un borghetto in ristrutturazione che 'sarebbe da dronare' ma non oggi! Ed ecco un bello spiazzo dove parcheggiare, prendere lo zaino, e via... Si sale a piedi! 
Primo stop: Una chiesa abbandonata. La sorvolo col drone, ci entriamo dentro per esplorare e scattare foto.





Poi si riparte. Strada carrabile, paesaggi spettacolari, fino a raggiungere un bivio: Destra o sinistra? Ovviamente sbagliamo, ma è l'occasione per vedere una bella casetta di campagna dove vive una signora inglese molto gentile, assieme alla sua famiglia, ovviamente. Così torniamo sui nostri passi e seguiamo le indicazioni per Ca' Giunchi.






Arriva il bosco. Il percorso si fa stretto. Da un lato alberi e terre selvagge, dall'altro il baratro! Ci dovrebbero essere anche delle trincee della prima guerra mondiale, ma noi siamo troppo impegnati a non cadere nel vuoto, e a non perdere Sansone nel sottobosco, per riuscire a scovarne una.








Poi appaiono all'improvviso... Le grotte! Non sono vere e proprie grotte. Sono rocce scavate dal vento. Rocce composte da un materiale sabbioso e basta davvero poco per eroderle. Umidità, vento, la natura è una artista clamorosa.

La Rocchetta Mattei

chiesetta di Vigo di Camugnano

La vista è strepitosa! Fa un caldo assassino. E' diventata una giornata fantastica. Ed è evidente che le grotte esistano. L'equazione è semplice. La mattina era orrenda, il pomeriggio è magico... E le rocce sono friabili. Il dado è tratto!






Camminare tra quelle rocce è come vivere un'esperienza. E' affascinante e incredibile allo stesso tempo. E quando pensi che hai visto tutto, passa un escursionista del luogo e dice che più avanti ce n'è una ancora più incredibile!





Ci si rimette in cammino. Tra i fiori! E la grotta appare, proprio sopra la nostra testa. Raggiungibile, e si può entrare dentro, e non si sa dove finisce, ma si stringe, e si stringe, e si stringe... Fino a sfidare il coraggio di chi entra. E il coraggio ci vuole sin dall'inizio, e magari un paio di scarponi con i ramponi... Perché l'ingresso in salita sulla sabbia è una avventura tutta sua... E dopo un paio di scivoloni, col rischio di volare in un dirupo, ho desistito!



E il nostro giro non finirebbe qui... Perché il percorso sarebbe ad anello, e continuando si scende a Riola di Vergato, ma visto che son già le sette del pomeriggio, e bisogna essere a casa entro le dieci di sera, abbiamo fatto dietrofront e siamo tornati seguendo lo stesso sentiero dell'andata.


Le foto sono state realizzate con la piccola TZ90, il video è un bel mix: c'è il DJI Mavic Mini, il Fimi Palm, la TZ90, e anche l'iPhone.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. Bel giro, ti correggo solamente dove hai scritto Santuario di Montovolo, in realtà è la chiesetta di Vigo di Camugnano.

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