lunedì 10 agosto 2020

Elah (Incipit) - #ebook

Glauco Silvestri
Un demone spazzino razzolava rumorosamente tra le carcasse di anime già depredate. Le sue zampe artigliate scavavano tra ossa e organi fumanti. Un forte odore di zolfo proveniva dalle sue membra ambrate, coperte da un liquido viscoso simile alla bava delle lumache. Scavava, affamato, delirante, speranzoso. Ansimava come un cane in preda agli spasmi della fame, ma il terreno era arido, privo di frutti, privo di qualunque forma di cibo, e lui continuava a scavare, inutilmente.
Gli occhi a palla del demone controllavano tutta l’area. Il riverbero proveniente dal Padre illuminava tutta la valle. Non c’erano pericoli, al momento, nessun predatore si aggirava nella zona.
Le braccia artigliate si muovevano rapide. Dita sottili afferravano la melma fumante e la sottraevano al suolo per portarla in prossimità delle larghe narici del demone. L’odore dolciastro era sinonimo di veleno. Le dita lanciavano allora il brandello oltre la schiena e riprendevano a cercare. 
La coda oscillava nell’aria. Centinaia di ricettori saggiavano l’etere in cerca di ogni possibile pericolo, ma anche di qualche potenziale preda. 
Ogni tanto il demone interrompeva il proprio lavoro, sollevava lo sguardo, studiava l’ambiente. Poi tornava a scavare, a cercare, ad ansimare. 
Attorno a lui, in un’area vasta quanto un campo da calcio, altri piccoli demoni spazzini perlustravano la loro fetta di terra. Tutti quanti erano devastati dai morsi della fame. Cercavano spiriti freschi, appena giunti, ancora incapaci di difendersi in quel terribile mondo alieno e poco accogliente. Erano ormai mesi che non arrivavano più anime fresche e i demoni cominciavano a essere impazienti, aggressivi, intolleranti.
Il piccolo demone spazzino, forse l’ultimo tassello della catena evolutiva dei demoni, aveva il pregio di non demordere mai. Era immortale, come tutti i demoni. Era affamato, come tutti i demoni. La sua unica speranza di placare i dolori provenienti dal suo stomaco veniva dalla scoperta di un seppur piccolo brandello di cibo.
Alcuni suoi simili avevano persino tentato di attaccare demoni più grandi e potenti. Alcuni si erano alleati in branchi e avevano cominciato a cacciare ciò che sino a qualche tempo prima li aveva intimoriti. La fame era il motore più potente che poteva esistere. La fame rendeva temeraria anche la creatura più pavida.
Il piccolo demone continuava a scavare, a sperare, a sognare di trovare anche solo un piccolo filamento di cibo, ma la ricerca non stava portando da nessuna parte.

*

«Non vedo la cancellata».
Adamo appariva confuso. Eva, al suo fianco, lo osservava divertita. Erano tornati sul confine, nella speranza di percepire la presenza di loro figlio, ma qualcosa di diverso e incredibile si stava mostrando ai loro occhi. Il confine si era completamente dissolto.
«Credo che non ci siano più limiti invalicabili», commentò Eva osservando l’incredibile vastità che si mostrava al suo sguardo. Sabbia color oro, appiattita sull’intero orizzonte, brillava alla luce del Sole al tramonto. Davanti ad Adamo ed Eva c’era solo sabbia. Entrambi la vedevano. Entrambi la sfioravano con i propri piedi nudi.
«Che cosa significa?».
«Non lo so». 
Adamo si chinò al suolo e immerse le dita in quel tessuto impalpabile «Sembra tutto così artificiale», commentò lasciando filtrare i granelli dorati tra le dita aguzze «è... strano».
Eva annuì «Come dovrebbe essere, secondo te?».
Adamo chiuse gli occhi. Cercò Elah in profondità ma non trovò alcun segno della sua essenza «Tu lo senti?», chiese alla propria compagna.
Lei fece un cenno negativo.
«Non è come viene descritto...». Adamo rifletteva su come avrebbe dovuto essere quel luogo. I testi sacri avevano rappresentato molto fedelmente gli inferi. 





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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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