venerdì 24 luglio 2020

1917 - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Era tanto che volevo vedere questa pellicola. Me la sono persa al cinema, e ammetto che mi dava un po' fastidio. Per certi versi, sono sempre stato interessato ai due conflitti mondiali. Portai persino una tesina relativa a questo argomento all'esame delle scuole medie... Per cui potete immaginare quanto fossi incuriosito dal film.

1917 segue un filo narrativo un po' abusato ma che funziona sempre. Come raccontare gli orrori della guerra? Prendiamo un soldato, gli diamo una 'missione impossibile' da compiere da solo (n.d.r. o quasi), e sfruttiamo la situazione per mostrare le brutture della guerra. E' accaduto in Salvate il Soldato Ryan (n.d.r. Seconda Guerra Mondiale), è accaduto in Behind Enemy Lines (n.d.r. Bosnia), è accaduto davvero in tanti film... E come ho già detto, è un metodo narrativo che funziona sempre.
E funziona anche qui. Siamo sul fronte occidentale. Dopo una lunga guerra di trincea, l'esercito tedesco sembra ritirarsi, per cui le forze inglesi decidono di incalzare l'arretramento scatenando un poderoso attacco. L'intelligence si accorge però che si tratta di una trappola, di un tentativo tedesco di sbloccare la situazione a loro vantaggio, ma le linee telefoniche alleate sono state tagliate, per cui bisogna mandare una staffetta. E visto che in prima linea c'è il tenente Blake, il colonnello Erinmore decide di inviare il fratello, il caporale Tom Blake, e l'amico d'arme William Schofield, ad avvisare il generale Mackenzie e impedire l'attacco e la caduta nell'imboscata tedesca.
Ce la faranno?
Non vi svelo come va a finire, ma non sarà - visto che siamo in guerra - un lieto fine a tutto tondo. Ma poco importa. Durante il viaggio dei due commilitoni, il fronte viene ben raccontato, con i suoi orrori, i suoi ancor più terribili momenti di quiete, gli alberi in fiore in un terreno devastato, gli animali morti in putrefazione, i corpi dei soldati dilaniati, i mezzi distrutti, il filo spinato, le trincee, i topi... Film che sa raccontare l'atroce con la giusta pacatezza, e che non dimentica i due personaggi, che si racconteranno a vicenda, e per quanto già amici, lo diverranno ancora di più. Le interpretazioni sono notevoli, la regia è perfetta, semplice, immediata, e comunicativa. La fotografia è altrettanto notevole. Gli effetti speciali, tutto, tutto gira perfettamente. E' un film che merita i premi ricevuti, e che... Va assolutamente visto.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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