mercoledì 10 giugno 2020

Rambo last Blood - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ho piantato la visione quando Gabrielle lascia il Ranch e si dirige verso il Messico per conoscere suo padre... Che dalle premesse non è proprio uno stinco di santo.

Rambo last Blood ci mostra un John Rambo invecchiato e stanco, troppo legato ai propri incubi, tanto che passa il tempo a scavare tunnel nel terreno di famiglia, ad allevare cavalli, ad aiutare la forestale - quando capita - come cavaliere oscuro a cavallo.
John vive con la domestica, Maria, e con la nipote, Gabrielle, entrambe messicane. Gabrielle nasce da una famiglia disastrata, da un padre violento, criminale, e chi più ne ha, più ne metta. Salvata dalla madre, morta prematuramente in seguito, forse anche a causa di quanto subito durante il matrimonio, la ragazza fa la bella vita negli Stati Uniti, in Arizona, e ora progetta di iscriversi all'università.
Ma... Una sua amica trasferitasi in Messico dice di aver trovato suo padre... E gli mette in testa di andarlo a trovare. Visto che Gabrielle è adolescente, visto che non ricorda le sofferenze della madre, visto che sia Maria, sia John cercano in ogni modo di proibirle di andare... Lei parte comunque. Ovvio... Rambo dovrà andare a salvarla...

Poco credibile, film piuttosto stanco... Con una trama che - per certi versi - mi ricorda Commando (n.d.r. Io vi troverò non l'ho mai visto, ma in rete si confronta Last Blood proprio con quel film...). A un certo punto ho preferito staccare. Mi pareva melenso e tirato, con personaggi troppo piatti e figli di cliché banali.
Un peccato? Forse. Magari si riprende nella seconda parte del film magari no...



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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