sabato 2 maggio 2020

John Wick, la trilogia completa - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Tratto da un famoso videogame, la saga di John Wick è affascinante. Lui è un killer professionista, da sempre impiegato nei traffici della mafia russa, ma da qualche anno 'a riposo' (meritato) per curare la moglie malata.








Alla morte della moglie, questa gli regala un cucciolo, un piccolo beagle, a cui lui si affeziona più di ogni altra cosa. Però, in una giornata qualsiasi, mentre fa il pieno dell'auto, un gruppo di russi adocchia il suo bolide, una Mustang Shelby del 1969, e qualche sera più tardi, si presenta a casa sua per rubare l'auto, e pestare lui, che non ha voluto vendere la vettura sin dal primo incontro ai teppisti.

Nella colluttazione, il cane viene ucciso e...

Qui parte la saga.

La trama del primo film è praticamente la vendetta di John Wick. Che nella sua implacabile sete di morte, arriva quasi a sbaragliare l'intera struttura della mafia russa. Veloce, adrenalinico, pieno di effetti speciali, con un Keano Reeves perfetto, il film è un pop-corn movie che finisce per piacere a tutti, anche ai non amanti del genere.

Il secondo film si aggrappa un pochino al successo del primo capitolo per tenere in piedi la storia. Santino d'Antonio, capo cosca mafioso italiano, trova un escamotage per ingaggiare Wick, e far uccidere la sorella, che siede alla Gran Tavola, una sorta di Tavola Rotonda, di cabina di regia, che tiene nel proprio giogo tutta la criminalità mondiale così che questa non cada completamente nel caos. Wick, seppur titubante, accetta la missione. Uccide la sorella di Santino, ma poi si ritrova con una taglia sulla testa, emessa dallo stesso Santino, per vendicare la morte della sorella.
A Wick girano ovviamente i cinque minuti, e così eccolo di nuovo in guerra, questa volta con la mafia italiana... E potete immaginare il finale, vero? Però il gran finale avviene in un ambiente neutro, all'interno dell'Hotel Continental, e... No, non si può!
Per questo motivo Wick viene scomunicato, e su di lui finisce per pendere una taglia di 14 milioni di dollari... Mettendo il killer in fuga da tutti i professionisti al soldo della Gran Tavola, ovvero, tutti i delinquenti del pianeta.
Trama un po' forzata. Anche se in questo caso sembra più complessa e variegata, alla fine il film è una sequenza continua di combattimenti e sparatorie. Si perde un po' della freschezza del primo film. Però è godibile.

Terzo film... Connesso direttamente col secondo. Wick, dopo una serie di combattimenti di ogni tipo, capisce che deve tentare di redimersi. Cerca quindi il leader della Grande Tavola, e quando lo trova, si offre di rientrare al lavoro al suo servizio. Questi accetta, ma a una condizione. Deve uccidere il direttore dell'Hotel Continental. Wick accetta... Ma quando si trova al dunque, decide di non ucciderlo, bensì di proteggerlo e di fare sua la causa del direttore. Fiducia mal riposta, ahimè, perché alla fine ci sarà materiale per un quarto film... Questo però è già un film stanco, la trama si ripete, l'aria di fresco è diventata stantia. Reeves non può tenere in piedi da solo la baracca. Che sia il momento di chiudere qui con i sequel? Sfortunatamente non sarà possibile, ma sarebbe meglio che lo fosse.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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