giovedì 26 marzo 2020

Terminator Dark Fate - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Doveva sistemare la faccenda. Doveva essere il giusto epilogo. Doveva essere il terzo film di una trilogia che non è mai stata... Terminator Dark Fate è un pessimo tentativo di reboot della saga, e un film che mi ha fatto rimpiangere tutti quei sequel che - per certi versi - hanno preteso di proseguire le vicende di John Connor nel suo futuro apocalittico (n.d.r. Ovvero questi! Lasciate perdere Genesis...).

Trama: Il secondo capitolo della saga è terminato. Sara e John vivono sereni in Messico quando, all'improvviso, dalle acque spunta fuori dall'acqua un Terminator e uccide il ragazzo. Passano gli anni, ma Skynet - comunque - è battuta, per cui quell'uccisione è solamente il completamento di una macchina giunta dal futuro e rimasta intrappolata nel presente.
A ogni modo, ecco che all'improvviso compaiono di nuovo delle apparizioni dal futuro. Una macchina assassina simile al T-1000, e una ragazza potenziata chirurgicamente - Grace - incaricata di proteggere Dani Ramos, la nuova predestinata. La storia si ripete, solo che la nuova intelligenza artificiale si chiama Legion, solo che l'anno della distruzione è spostato al 2044.
La fuga di Dani e Grace appare senza speranza, quando dal nulla appare Sarah Connor, vecchietta ma ancora tosta come in gioventù, armata fino ai denti, a salvare la situazione. Il bello è che Sarah ha saputo di loro attraverso un sms, ricevuto da... Non ve lo svelo!

La prima parte del film è un omaggio all'acqua di rose del primo Terminator. La seconda parte del film è un omaggio all'acqua di rose del secondo Terminator. Il finale è aperto... Per cui, basta così! Lasciatelo perdere.






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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